FONTE DOMINI 2016 TENUTA LA NOVELLA
È tra i progetti più promettenti nel Chianti, il giovane e talentuoso Simone Zemella lo immaginiamo sempre tra le vigne, nei boschi, a camminare e dirigere i lavori della Tenuta La Novella. Una proprietà del XIX secolo, ricca di storia. Da un avamposto di controllo, con la sua torre si controllava l’ingresso in Firenze passando dalla Valle dell’Ema, la struttura ha ospitato un convento di suore, è diventata una fattoria e infine una tenuta agricola al tempo del dominio di Napoleone Bonaparte. Dei 188 sono 13 gli ettari vitati, una superficie che negli anni è stata messa sono la lente da Simone per constatare le differenze qualitative delle 15 diverse parcelle che ospitano diverse varietà (Sangiovese, Syrah, Canaiolo, Viogner, Malvasia). La loro linea di confine è tracciata dalle latitudini, le vigne si trovano tra i 350 ai 650 metri s.l.m. in suoli ricchi di galestro e arenarie. I diversi appezzamenti circondano la Tenuta e si intercalano nei boschi. Una folta vegetazione che porta a sposare dal 2009 la biodinamica. E dal 2018 l’azienda è all’interno del SIVCB (sindacato internazionale des vignerons cultura biodinamica). Un percorso quello di Simone, che lo ha visto impegnato nel vino sin da bambino. Non distante da Roma, viveva con la famiglia in un podere con ulivi e vigneti. Dopo la laurea in enologia e un master di specializzazione nientedimeno che a Bordeaux, ha viaggiato per specializzarsi e vivere le vendemmie in diverse zone: Balsac, Sauternes, Saint-Julien e Napa Valley. Dopo qualche anno a Tenuta La Novella è arrivato il momento di fare il salto, iniziare ad apportare cambiamenti oltre che produttivi anche commerciali. Un direttore in toto. E così, dopo lo spianto di Cabernet in favore del Canaiolo e del Sangiovese, si è creduto nel Syrah, il vino di punta dell’azienda, e si sono introdotte altre tre referenze più pop, per un target più giovane che beneficiano del passaggio in acciaio per agevolare la comprensione del frutto offrendo una grande bevibilità, vins du plaisir… In cantina la stilistica vede fermentazioni spontanee, bâtonnage, l’uso di acciaio, botti grandi di legno e girare in grès. Ma non solo vino anche una sfaccettata produzione di mieli e olio.
James’ Tasting
FONTE DOMINI 2016 TENUTA LA NOVELLA
Colli della Toscana Centrale Igt
92/10
Un vino che riporta alla valle del Rodano ma con una timbrica personale ineguagliabile. Sorso profondo, pieno, deciso. Impossibile dimenticarlo. Con l’uscita di quest’ultima annata si comprende bene il percorso di Simone, fatto di ambientazione, comprensione e sviluppo. Un Syrah che si presenta con uno stadio nuovo rispetto alle due versioni precedenti. Un vino da collezione, essendo le bottiglie prodotte in appena due ettari. C’è uno strato ulteriore, un epifenomeno dato dal 20% di raspo impiegato e un ph di 3,8; dopo una macerazione lunga e passaggi in ceramica e legno (100% di botte grande), all’attacco la presa tannica è forte ma sensibilmente elegante. È speziato, coriaceo. Solido e proiettato nel futuro con note più balsamiche e fruttate ben fuse nella matrice che stabilizzano la struttura. Densità in crescita. Nei giorni che seguono l’apertura, non c’è alcun cenno di cedimento. Anzi. Il vino migliora ancora restituendo folate di coriandolo e pepe.
tenutalanovella.com