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Sessanta secondi, tanto basta per celebrare un’unione, apparentemente singolare ed atipica ma in realtà sinergica e intensa, tra danza e vino. Si chiama Tra veli e vigne, la danza della dualità, ed è il cortometraggio celebrativo, o short movie se più vi piace, di Majolini, virtuosa cantina, così attenta alla bellezza dell’arte e alla sostenibilità sociale, nella zona nord est in Franciacorta.

Un video presentato lo scorso 16 maggio e dallo stesso giorno visibile su YouTube, in affascinante e raffinato bianco e nero, che cattura la bellezza intrinseca e l’eleganza di entrambe le arti, la danza e la territorialità, e offre agli spettatori una prospettiva unica sull’importanza del tempo e dell’individualità di questi due mondi apparentemente tra loro non collegati ma in realtà così vicini e iconici.

La regia la si deve ad Antonella Testi, autrice di tre corti sull’arte, la fotografia è invece curata da Vincenzo Finizola; l’etoile è Marta Orsi, della Compagnia del Balletto di Milano, che ha danzato tra gli spazi esterni, le vigne e gli ambienti interni, tra botti e bottiglie, della cantina in una successiva performance live, ispirandosi, come del resto il video, al celebre film Il Cigno Nero, opera controversa, audace e passionale di Darren Aronofsky. Un’esibizione armonica, una sinfonia elegante che ha trasmesso al pubblico con potenza il pathos e l’elevata espressività artistica ed emotiva della danza, rendendo omaggio alla bellezza e alla profondità di questa forma d’arte.

Per Majolini, fondata nei lontani anni ’60 per una produzione, ad ora, di undici diversi vini biologici certificati, questo cortometraggio va oltre la celebrazione della passione per l’arte: rappresenta un momento di riflessione sulle connessioni profonde tra le diverse forme di creatività e il loro potenziale per arricchire e ampliare la nostra comprensione del mondo. Un’opportunità unica, per la cantina, di condividere la sua visione e il suo impegno per la bellezza, l’armonia e l’eccellenza con il mondo.

majolini.com