VITIGNOITALIA, ANTEPRIMA DA FAVOLA

Lunedì 25 novembre, nelle splendide sale dell’Hotel Excelsior a Napoli, avrà luogo la tanto attesa anteprima della XVI edizione di VitignoItalia, salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani. L’anteprima vedrà ospiti circa 100 cantine con 500 etichette in degustazione, ma per VitignoItalia stesso invece bisognerà aspettare maggio. Come da tradizione, la manifestazione si terrà presso il maestoso Castel dell’Ovo di Napoli 24, 25 e 26 maggio, in rappresentanza delle migliori espressioni vitivinicole del panorama nazionale, con oltre 300 aziende e più di 2.500 etichette in degustazione.

Non è casuale la scelta del maestoso Castel dell’Ovo come teatro d’eccezione, tra terra e mare. Emblema della città, questa rocca è uno degli edifici più celebri dell’epoca Svevo-Normanna e il castello più antico di Napoli, in grado di offrire ai visitatori una splendida vista sul golfo e un’esperienza di degustazione indimenticabile. Maurizio Teti, direttore di VitignoItalia, dice: “Di edizione in edizione richiamiamo a Napoli un numero crescente di produttori, buyer, giornalisti ed esperti, sia dall’Italia che dall’estero, ma anche appassionati e semplici curiosi.” Per questo l’attività di incoming guarda anche al ‘fuori salone’ con degli educational tour, come se fossero un “benvenuto dello chef” che fa venire l’acquolina in bocca e una gran voglia di assaporare quel che viene dopo.

Lo scopo è far scoprire il grandioso e unico territorio della Campania attraverso le eccellenze locali, la storia e il lusso dell’ospitalità partenopea. E chi non tornerebbe a Napoli dopo un’esperienza “breve ma intensa” tra il mare e la terra, dopo aver coccolato tutti i 5 sensi con i colori, sapori, profumi e suoni, per un nuovo full immersion sensoriale?

 

Hotel Regina Isabella

Siamo partiti dal club nautico ai piedi del Castel dell’Ovo a bordo di un veloce motoscafo, con il vento tra i capelli e le gocce di sale sul viso. Direzione Ischia, la terrazza sul mare dell’Hotel Regina Isabella, che ospita il ristorante Indaco, 1 stella Michelin, guidato dal bravissimo Pasquale Palamaro.

Pasquale Palamaro

Il Mare di Plastica, verza e gamberi

Rombo in crosta di quinoa e zucca in più consistenze

Risotto verde acquamarina

Cucina di mare, la sua, che rispecchia la realtà isolana, interpretata in chiave intelligentemente creativa, non senza qualche cenno all’emergenza inquinamento, che trova posto proprio nella prima portata, Il Mare di Plastica, verza e gamberi. Poi arriva il Rombo in crosta di quinoa e zucca in più consistenze, un piatto che rispetta la vera stagionalità dei prodotti. Risotto verde acquamarina è cremoso e sa di tradizioni marinare.

Lampuga e acqua di mare

Cabrilla al sale, salsa di menta glaciale, sedano rapa e friarielli

Cabrilla al sale, salsa di menta glaciale, sedano rapa e friarielli

Cabrilla al sale, salsa di menta glaciale, sedano rapa e friarielli

Lampuga e acqua di mare: è un incantesimo questo piatto, che vede protagonista una splendida rosa di filetti di pesce sul letto di soffice salsa. Cabrilla al sale, salsa di menta glaciale, sedano rapa e friarielli, piatto scenografico dove la cottura sotto sale avviene direttamente sul tavolo, sotto gli occhi meravigliati dei commensali. Infine una Patata a Sorgeto, che di sicuro è uno dei dolci più divertenti dall’effetto sorpresa. In abbinamento i vini dell’azienda Pietratorcia, prodotti con i vitigni tipici dell’isola: Forastera e Biancolella.

Patata a Sorgeto

La cosa interessante dello chef Palamaro è che riesce a stupire senza strafare. Così, un piccolo piattino di salumi di mare con un calice di bollicine, servito dopo il dolce, riporta il palato nella semplicità di un posto di mare, fa scendere i commensali dalle stelle della Guida Rossa sull’isola, e fa ritrovare l’armonia e l’equilibrio tra la terra, il cielo e il mare.

L’onirica visione di Procida al ritorno fa venire voglia di fermarsi, di mangiare uno spaghetto con i ricci al porto e di fare una passeggiata tra le colorate casette dei pescatori, così come l’inesplorato “ventre di Napoli”, la sera, stuzzica l’immaginazione e fa venire le farfalle allo stomaco per l’irrefrenabile desiderio di immergersi nella realtà da film di Totò.

Peccato, non si può fare tutto in un giorno, ma a Napoli si ci ritorna sempre, e potrebbe essere proprio l’anteprima di VitignoItalia, una scusa giusta per riscoprire un altro pezzetto dell’antica Parthenope.

 

 

vitignoitalia.it