HOTEL WEISSES KREUZ: DUALISMI ALPINI, TRA PASSATO E PRESENTE
L’anima di un luogo, probabilmente, si compone dell’essenza delle storie e delle persone che lo hanno abitato e vissuto. Nel cuore di Burgusio, un pittoresco borgo di meno di 900 anime in Alta Val Venosta si confonde con le facciate del centro storico, quasi fosse timido, l’Hotel Weisses Kreuz – Adults Only. Un luogo che di storia e di storie ne contiene molteplici e non ha mai smesso di raccontarle, fin dalle epoche passate. Nessuno è in grado di affermare con certezza da quanto tempo esista l’hotel, che nel corso degli anni è stato foresteria, fattoria, negozio di alimentari, ristorante, albergo. Quello che è certo è che la storia di questo edificio è collegata indissolubilmente alla famiglia Theiner.

Mara Theiner
Oggi il Weisses Kreuz è una struttura di charme, sapientemente restaurata sotto la guida della giovane proprietaria Mara Theiner, che con l’aiuto dello studio di architettura Marx/Ladurner ha riportato agli antichi splendori due edifici storici, offrendo ai suoi ospiti, a partire dai 14 anni, un’esperienza unica, dove storia e modernità si fondono in un equilibrio perfetto.
Se è vero che il futuro si costruisce dal passato, qui tutto profuma di storia: antichissime vie romane, stube gotiche, stanze rinascimentali si intrecciano a elementi moderni e contemporanei di grande impatto visivo. Ecco perché l’Hotel Weisses Kreuz è ben più di un Design Hotel, con le sue linee chiare e la comodità alpina a rincorrersi in un progetto sorprendente e coerente, un rifugio per momenti di piacere e di assoluto relax in un complesso storico dalle atmosfere uniche. Si erge sulla piazza principale di Burgusio, quasi si confonde con gli edifici del luogo, per via della sua facciata originale e l’insegna (squisitamente) vintage: una volta entrati nella struttura, ecco che si apre un mondo sorprendente. Dispone di 37 suite raffinate e di una Spa d’eccellenza, l’Aurea Mea Spa, dotata di una piscina a sfioro riscaldata tutto l’anno e una vista senza pari, quanto inaspettata, sull’abbazia di Monte Maria e sull’imponente massiccio dell’Ortles, la montagna più alta dell’Alto Adige, che si possono godere anche dalla soleggiata terrazza.
Qui il tempo sembra fermarsi, il ritmo della vita rallenta e l’orologio interiore batte al proprio ritmo: sta all’ospite decidere se abbandonarsi al dolce far niente o dedicarsi all’attività fisica nella palestra a cielo aperto offerta dalla natura e dai paesaggi unici della Val Venosta, una valle ancora da scoprire, che ha tutte le caratteristiche che ricerca chi desidera una vacanza nella quale si possa staccare la spina. Scegliendo il ritmo ideale per godersi a pieno il tempo presente.
“Al Weisses Kreuz si può praticare l’arte del dolce far niente, che per molti, complice lo stile di vita frenetico che conducono nella propria routine, è difficile da attuare. Ma noi ci impegniamo offrendo loro il contenitore ideale per riuscirci. Mi piace dire che qui gli ospiti devono ‘abbandonarsi ed essere’, godersi lo spettacolo della natura e la vita del paese che scorre lenta, tra i suoi vicoletti angusti, con il contadino che lavora e il falegname che taglia la legna. Da noi non si fa, semplicemente, una vacanza: il soggiorno qui è qualcosa che agisce più in profondità ed è molto simile al vecchio concetto di villeggiatura. Un momento di vera pausa dalle attività quotidiane, una straordinaria occasione per riprendere fiato e forze. In montagna e nella valle. Per pedes e per pedales (a piedi o in bicicletta). Per il corpo e lo spirito” spiega la proprietaria, Mara Theiner.
La Dependance Ansitz Zum Löwen
La dependance Ansitz zum Löwen, è un edificio storico di oltre 800 anni, tutelato dalle Belle Arti, restaurato con minuziosa cura per preservare elementi originali come il legno di cembro secolare, gli affreschi murali e i soffitti a cassettoni. Questi dettagli storici si integrano armoniosamente con bagni moderni e arredi di design in un suggestivo contrasto, reso ancora più scenografico dalla scelta del calcestruzzo a vista, dell’intonaco grezzo e del vetro per le parti ristrutturate.
“Ogni stanza ha una sua personalità, un pezzo unico in cui elementi antichi e tocchi contemporanei creano un contrasto affascinante. Ciò che è antico e ciò che abbiamo realizzato ex novo si nota in modo chiaro”, spiega Mara Theiner, erede di una struttura che ha visto la luce grazie alla passione della nonna, ma è rimasta chiusa per oltre 40 anni, in attesa della sua vera vocazione. Ansitz zum Löwen comprende 9 suite, tutte diverse e tutte di epoche differenti (una è addirittura del XIII secolo), ma dietro ogni porta si nasconde sempre un piccolo segreto che racconta la sua storia: un soffitto in legno vecchio di secoli e artisticamente intagliato, una parete decorata, un bagno nell’antico affumicatoio, un chiavistello originale.
L’area benessere Aura Mea
Fiore all’occhiello dell’Hotel Weisses Kreuz è l’area benessere Aura Mea, che si estende su una superficie di 1.300 metri quadrati: gli ospiti possono rilassarsi in diverse saune (dalla biosauna al cirmolo alla sauna in abete), immergersi nella piscina infinity lunga 20 metri con vista panoramica e provare l’idromassaggio panoramico esterno. E ovviamente concedersi momenti di tranquillità nelle sale relax appositamente progettate, dove lo sguardo spazia dalla vetta del Piz Lun all’imponente massiccio dell’Ortles fino ai vigneti dell’Abbazia di Monte Maria e del Castello del Principe, un tempo sede vescovile.
La Silence Lounge di questa Spa adults only è come un guscio che avvolge tutto di piacevole pacatezza, con la luce dolce delle candele e i lettini ad acqua riscaldati che invitano al riposo. E si possono trascorrere minuti interi a osservare la splendida parete di legno che potrebbe raccontare mille storie, dal momento che per oltre cento anni è rimasta nascosta in una fattoria della Valle. Il relax è assicurato anche nel nuovissimo giardino d’inverno, con vetrate panoramiche e comode sdraio. Nella Spa è possibile usufruire di trattamenti benessere personalizzati, massaggi e rituali pensati per favorire il relax e il benessere, avvolti dalle essenze di arnica, pino cembro ed erbe di montagna. Nella Private Spa – con vasca idromassaggio, cabina a raggi infrarossi e letto a baldacchino – la coppia può scegliere tra vari pacchetti: il Wellness da sogno per due, ad esempio, include un peeling completo, un bagno rilassante e un massaggio, il tutto accompagnato da un bicchiere di prosecco e frutta fresca. Il pacchetto “Batticuore”, invece, include un bagno romantico per due (circa 45 min); un massaggio rilassante per collo e spalle (50 min a persona) e la cabina a infrarossi da condividere in coppia (circa 20 min).
IL RISTORANTE FINE DINING MAMESA
A completare l’offerta, il suggestivo ristorante Fine Dining MaMesa, un progetto culinario che vede protagonisti la giovane proprietaria Mara Theiner e lo Chef Marc Bernhart. Fedele al motto “Sei tavoli. Cinque sensi. Innumerevoli sapori, moltissime consistenze e interpretazioni sorprendenti”, celebra il Fine Dining più puro e meraviglia per la sua forte identità, capace di fondere radici locali e influenze internazionali. Glocal è il motto del ristorante: global, but local. Mesa è un termine che in lingua retoromanza significa tavolo. Il prefisso Ma rappresenta un omaggio ai nomi dei due giovani proprietari. La cucina, raffinata e innovativa, propone un connubio di sapori locali sudtirolesi, provenienti da coltivazioni sostenibili, con il savoir-faire della tradizione francese e un tocco esotico di influenze thailandesi e giapponesi. Tutto questo si traduce in piatti che vanno in profondità, con sapori forti, decisi, moderni, che sfruttano tutto quello che la natura può offrire. L’obiettivo? Risvegliare delle emozioni.

Marc Bernhart
L’attenzione alle materie prime è unica: lo speck, per esempio, viene fatto in casa e fa bella mostra di sé nelle teche di stagionatura presenti nel ristorante, ma anche il miele e il Wagyu sono prodotti dell’azienda agricola dello chef. Accanto ai prodotti locali, eccellenze da tutto il mondo, come il luccio dell’Atlantico, le capesante norvegesi, il curry thailandese, il gambero rosso di Mazara del Vallo. La pasticceria è il regno di Kay Baumgardt, che ha bandito lo zucchero bianco dalle sue creazioni e usa tecniche innovative che esaltano la naturale dolcezza dei prodotti. Il suo motto? Pensare fuori dagli schemi, aprire nuovi orizzonti e sorprendere sempre. Ad accogliere gli ospiti del ristorante, oltre al servizio impeccabile, un’atmosfera intima e ovattata: si cena in una “scatola” di vetro, negli spazi di un ex-fienile, che incornicia un panorama incredibile, che si riflette in modo affascinante (anche) sull’esperienza culinaria.
ESTATE ATTIVA AL WEISSES KREUZ
Chi desidera esplorare i dintorni di Burgusio, non rimarrà deluso. Lungo le rogge secolari (Waale), si possono fare diverse passeggiate perfette anche per i meno sportivi: raggiungibili a piedi dall’albergo, i Waalwege (“Sentieri delle rogge”), circa una ventina, furono realizzati per consentire ai guardiani delle rogge di controllare agevolmente lo scorrere delle acque. Oppure si può scegliere il Sentiero del Sole, molto facile da percorrere: inizia poco prima dell’abbazia di Monte Maria, passa dal paese di Burgusio e prosegue attraverso campi e rogge fino a Spondigna. Facili e abbordabili anche le passeggiate lungo il vicinissimo e delizioso lago naturale di San Valentino alla Muta (il percorso è di 5 km circa ed è costellato di panchine e tavoli per picnic) o lo scenografico Lago di Resia (il percorso è di 15 km circa ed è percorribile anche in bicicletta) che ospita il celebre Campanile della Vecchia Curon, cittadina che venne sommersa dall’acqua a causa della costruzione della diga.
Il Weisses Kreuz organizza diverse escursioni ogni settimana. Tra queste, l’uscita mattutina per vedere l’alba sul Watles: si cammina per circa un’ora e mezza e si viene ricompensati da una vista unica sulla Val Venosta e sul gruppo dell’Ortles. Una chicca per i più golosi? Dopo una passeggiata di circa un’ora dall’hotel si raggiunge Glorenza, una delle cittadine più piccole delle Alpi, per godersi un gelato tra le cinta murarie medioevali, il vicolo porticato e la vivace piazza.
Chi ama la bici può percorrere la celebre Ciclabile della Val Venosta, che dal Passo Resia (a 1.500 di altitudine), al confine con l’Austria, porta fino a Merano ed è parte della rotta della Via Claudia Augusta. Passa dal Lago di Resia, da San Valentino alla Muta e prosegue per Burgusio, Clusio e Glorenza fino alla cittadina meranese. Voglia di adrenalina? Nella zona escursionistica di Watles, proprio sopra Burgusio, si può provare il parapendio.
Per i fan dell’allenamento indoor, l’hotel offre un’area fitness climatizzata, con attrezzature Technogym. Nella sala yoga e meditazione vengono invece organizzate lezioni di yoga tre volte alla settimana con l’insegnante Annalisa, che accompagna principianti e avanzati nelle discipline Aatha, Ashtanga, Flow o Vinyasa. C’è anche la possibilità di partecipare a retreat di quattro giorni dedicati per esempio all’introspezione in movimento.
L’affascinante storia del Weisses Kreuz
Era il 1871 quando Josef Theiner acquistò il Weisses Kreuz e il terreno adiacente alla struttura, che si trova sulla Via Claudia Augusta, leggendaria via del commercio del periodo romano, che collegava il nord al sud. Lo utilizzò parzialmente come negozio e ancora oggi la famiglia Theiner viene definita “i Kroumer” ovvero “i bottegai” dagli abitanti di Burgusio. Nonostante i due terribili conflitti mondiali, i Theiner sono riusciti a far crescere le attività e nel 1950 il Weisses Kreuz comprendeva una moderna fattoria, una bottega, un’enoteca e un ristorante. Fu proprio allora che Kurt Theiner e sua moglie Maria Blass rilevarono l’attività. Kurt si rivelò un imprenditore lungimirante e già negli anni ‘60 sognava di costruire una piscina, in tempi in cui avere l’acqua corrente in paese non era cosa scontata. Il primo telefono di Burgusio appare proprio al Weisses Kreuz e i Theiner sono i primi a guidare un veicolo a motore nell’Alta Val Venosta. Nel 1964 Kurt e Maria rinunciano alla fattoria e ammodernano il ristorante e il negozio: la struttura dispone di 7 camere, solitamente affittate a commercianti di passaggio ma iniziano ad arrivare anche i primi villeggianti dalle città, in particolare da Milano. Dopo la tragica scomparsa di Kurt, nel 1970, Maria si ritrova a dirigere da sola il Weisses Kreuz insieme ai suoi quattro figli: Beate, Elke, Thomas e Joachim. Nel 1974 entra nella sua vita il poliziotto Karl Theiner (omonimo): anche lui è visionario, sogna di aprire un bar tutto suo e per finanziarselo vende a Maria la sua proprietà ovvero una vecchia casa di circa 800 anni situata proprio dall’altro lato della strada. Fatta valutare da un esperto, ecco la sorpresa: la Ansitz zum Löwen, è uno degli edifici più belli di tutta la Val Venosta. Nel 1985 Maria cede l’attività ai figli Thomas e Joachim. Nel 1999 il sogno di Kurt diventa realtà: viene creato un grande centro benessere con piscina e un garage sotterraneo.
Nel 2011 la Ansitz zum Löwen si risveglia da suo letargo e con l’aiuto degli architetti Stephan Marx ed Elke Ladurner, in collaborazione con l’Ufficio dei Beni Culturali dell’Alto Adige, viene creata una simbiosi unica tra la costruzione storica e l’architettura contemporanea. Nel 2013 viene rinnovato anche l’hotel: reception, bar, ristorante, area wellness, camere e suite. L’hotel e la tenuta zum Löwen crescono insieme e danno forma, piacevolmente, al centro di Burgusio. Nel 2022 Mara Theiner, la nipote di nonna Maria, e lo chef Marc Bernhart concedono ancora più spazio al relax e ai piaceri culinari inserendo una infinity pool di 20 metri, una nuova area giardino, il giardino d’inverno, sala fitness, area yoga e soprattutto il ristorante fine dining MaMesa, fiore all’occhiello della struttura.
Come arrivare
In auto: dal Brennero, prendere l’autostrada in direzione Bolzano e uscire a Bolzano Sud. Poi seguire la superstrada in direzione Merano (circa 45 km). La superstrada passa nella strada della Val Venosta, che si segue in direzione Passo Resia fino a quando non si svolta a sinistra per Burgusio (circa 65 km). Seguire quindi la piccola strada del paese sempre dritto, passare la latteria e svoltare a destra dopo la Raiffeisenbank. Dopo circa 100 metri si è sulla piazza del paese e si vede l’Hotel Weisses Kreuz sulla destra. È possibile parcheggiare la macchina in uno dei parcheggi nei pressi dell’hotel. Suggerimento green – in treno: la stazione ferroviaria è quella di Malles. Da lì si prende l’autobus per Burgusio. L’autobus 274 collega la località con la città di Merano, che dista quasi 60 chilometri, mentre la linea 273 con Passo Resia.
Tariffe
A partire da 260 euro a notte per due adulti in una stanza doppia con prima colazione. Nel mese di giugno 2025 chi viaggia da solo ha la possibilità di soggiornare in una camera doppia a 195 euro a notte o in una suite a 250 euro a notte.