CÀ DU FERRÀ, TRA CIELO E MARE

Poco a Nord del Parco Nazionale delle Cinque Terre, stretto tra Levanto e Sestri Levante, c’è il paesino di Bonassola. Appoggiato sulla spiaggia che si apre sulla relativa insenatura, il comune di Bonassola racconta di un territorio racchiuso da una cerchia collinare ricca di pini marittimi. Dall’alto i tipici terrazzamenti di uliveti e vigneti sovrastano la zona bassa di chiara origine alluvionale.

Davide Zoppi e Giuseppe Aieta

In questo magnifico contesto dove tutto è ancora come una volta, sei anni fa, Davide Zoppi, affiancato dal marito Giuseppe Aieta, ha preso le redini di un’azienda che il padre Antonio e la madre Aida avevano fortemente voluto più di vent’anni fa lasciandosi alle spalle quella che era la loro vita in quel momento comprese le loro professioni. Un’autentica scelta d’amore potremmo dire. I cinque ettari chiusi in un territorio difficile ma unico sono stati immaginati come scrigno capace di custodire integralmente la storia, la biodiversità e il luogo. Il nome Ca du Ferrà (casa del fabbro) sta proprio a testimoniare l’attenzione e la cura per l’autenticità.

In questo percorso fatto di attenzione, cura e narrazione Davide ha deciso di portare nuove concezioni in quel viaggio straordinario che contraddistingue ogni annata, ogni raccolta.  È così che per l’annata 2023 si palesano nuovi codici identificativi capaci di affiancare con un linguaggio esaustivo quello che tradizione e scienza già raccontavano. Arrivano i colori. I colori come parte integrante di uno spazio, di una visione, di un sogno. I colori come elementi di superfici a volte magiche, preziose e spesso cangianti che per forma, per trama rappresentano la tessitura di un lavoro sempre più attento e rivolto alla qualità. E dato che il vino è percezione sensoriale anche i monocromi voluti da Davide e Giuseppe nelle rappresentazioni visive della materia spesso portano ad una sorta di esaltazione dei sensi.

Dunque, il mescolarsi tra loro di luci, colori, profumi e sapori è il traguardo di questo viaggio legato alla memoria (elementi del vissuto). Dinamicità questa capace attraverso le emozioni di orientare l’analisi dell’essenza del prodotto, di stimolare il ricordo di elementi apparentemente diversi tra loro ma in grado di dare completezza alla nuova immagine aziendale. Infatti i concetti di bellezza, rispetto della natura e unicità del territorio sono divenuti fattori fondanti di quella splendida alchimia che li lega in maniera armonica al concetto di sogno, di immaginazione, di percezione tanto a cuore alla proprietà.

In questo processo di modernizzazione non si è mai persa la percezione del territorio e delle sue origini, del quadro naturale di cui l’azienda vuol essere custode, della biodiversità fatta di antichi vitigni e storia millenaria. Le vigne, presenti su terrazzamenti che salgono dal livello del mare fino a circa 400 metri di altitudine, sono caratterizzate dalla presenza di vitigni a bacca bianca tipici come il Vermentino, l’Albarola, il Bosco e l’antico Ruzzese (Rossese bianco) e a bacca nera come il Vermentino nero, il Sangiovese e il Ciliegiolo. A completare l’elenco, da qualche anno, sono arrivati il Merlot, il Grenache e il Syrah.

La vicinanza del mare, il vento che non abbandona mai quella parte di costa ligure e l’esposizione a sud creano le condizioni ideali per vini di indiscutibile qualità. Di recente, con l’arrivo di Graziana Grassini, enologa di grande esperienza e assoluta professionalità, stanno trovando vigore alcune scelte nitidamente riscontrabili in prodotti sempre più originali. Attraverso l’abbinamento a piatti altrettanto unici per qualità ed eleganza preparati appositamente dalla squadra dello Chef stellato Francesco Apreda dell’Idylio abbiamo avuto l’occasione di testare l’intera gamma dei vini prodotti da Cà Du Ferrà.

 

 

DEGUSTAZIONE

 

BONAZOLAE 2023

Colline di Levanto Bianco Dop

È un Vermentino, accompagnato da Albarola e Bosco, collocabile nella “Colline di Levanto bianco Dop”. Si tratta di un vino bianco sapido, minerale con una spiccata acidità e una straordinaria piacevolezza. Biologico, lascia trapelare con chiarezza la provenienza da terreni di argilla e roccia vulcanica. Brillante di un paglierino chiaro al naso racconta di fiori bianchi, boccioli di ginestra e erbe aromatiche. La freschezza è notevole, trova equilibrio con le note tipicamente sapide e ricordi di frutti a pasta bianca in una buona persistenza.

 

MAGIA DI ROSA 2023 

Liguria di Levante Rosato Igp

Un rosato dal fascino indiscusso. Sfumature di rosa tenue brillante aprono a ventaglio sentori di fiori e fragoline di bosco, di pesca noce e percocca. Al palato non tradisce le attese. Equilibrato, fresco e setoso parla di frutta e di mineralità. È una cuvée ottenuta da uve di Vermentino nero, Sangiovese e Syrah. L’attenta selezione, la fermentazione in acciaio a temperatura controllata e la permanenza sulle fecce fini per alcuni mesi rendono questo rosato seducente e profondo.

 

LUCCICANTE 2023

Colline di Levanto Vermentino Dop

Anche per questo “Colline di Levanto Dop” Vermentino in purezza assaggiamo la vendemmia più recente. Giallo paglierino brillante si palesa al naso con note di assoluto interesse. Agrume da limoni, pesca e mela verde. La percezione di salinità, di salsedine, è netta, sicuramente evidenziata dall’affinamento in acciaio. Al palato è decisamente secco, torna la mela verde e la pesca croccante. Il finale è ben equilibrato, freschezza e mineralità si accompagnano in un lungo abbraccio.

 

‘NGILU’ 2022

Colline di Levanto Rosso Dop

Questo “Colline di Levanto Rosso Dop” è ottenuto dai vitigni Sangiovese, Vermentino Nero, Ciliegiolo, Grenache, Merlot e Syrah. Rappresenta la sfida in cui l’azienda ha voluto affiancare ai tre vitigni italiani tipici dell’Alto Mediterraneo tre grandi vitigni internazionali anch’essi rappresentativi di territori affacciati sul Mare Nostrum. Rubino brillante sprigiona note di frutti rossi di bosco, fragola e lampone. In bocca è rotondo, morbido e secco. Sicuramente equilibrato con un tannino già tendente al vellutato. La percezione di piccoli frutti rossi è netta anche all’assaggio. Persistenza e mineralità accompagnano l’assaggio decisamente a lungo.

 

L’INTRAPRENDENTE 2022

Liguria di Levante Passito Igp

Questo passito è di fatto uno “Sciacchetrà”. Nasce da uve di Bosco, Vermentino e Albarola. Giallo dorato dall’aspetto denso è ammaliante. Note inebrianti e dolci di fiori gialli maturi, frutta disidratata ed erbe spontanee presentano al naso un bouquet aromatico di tutto rispetto. Al palato è piacevolmente dolce, denso, vellutato e setoso. Una buona acidità si affaccia tra le tante note che ricordano dolcezza dapprima timidamente per poi unirsi nel finale a una altrettanto importante mineralità.

 

DICIASSETTEMAGGIO 2020

Liguria di Levante Passito Igp

Ruzzese in purezza è un vino passito prezioso e potente. Le uve di questo antichissimo vitigno sono estremamente caratterizzanti. Giallo dorato, dalla consistenza quasi cremosa, al naso è decisamente complesso. Dapprima sentori di acacia e fiori di mandorlo, poi tanta frutta disidratata (uva sultanina, prugna e albicocca). Al palato risulta immediatamente dolce, denso e vellutato. Buone l’acidità e la mineralità. Un vino importante dal carattere nobile e deciso.

 

 

caduferra.wine