Damilano è una delle cantine di Barolo dalle tradizioni più antiche, ultra centenarie. L’attività della famiglia Damilano risale, infatti, al 1890 quando, nel comune di Barolo, Giuseppe Borgogno, bisnonno degli attuali proprietari, iniziò a coltivare e vinificare le uve di proprietà.

 

Guido, Mario e Paolo Damilano

 

La generazione successiva con Giacomo Damilano prosegue la cura delle vigne, costruisce la cantina e apporta costanti miglioramenti nella qualità della vinificazione. Dal 1997 alla guida dell’azienda ci sono i suoi nipoti Guido, Mario e Paolo Damilano.

La nuova generazione ha da subito lavorato per la valorizzazione del vitigno principe delle Langhe, il Nebbiolo e in special modo per mettere in bottiglia i vigneti più vocati, primo fra tutti Cannubi. L’azienda può vantare oggi ben due crus provenienti da questa celebre collina: Barolo Cannubi e Barolo Cannubi “1752” Riserva. Il primo interpreta magistralmente l’approccio rigoroso della famiglia a questo territorio unico e amato, e il secondo, una vera sfida, vuole rappresentare la “summa” della filosofia produttiva e nasce proprio dal nucleo storico della vigna Cannubi di Damilano.

Barolo è il paese che dà il nome al così detto “Re dei vini, il vino dei Re”. È la patria del Nebbiolo, vitigno delicato e complesso, così chiamato perché pur essendo il primo a germogliare, è l’ultimo a far cadere le foglie quando arriva appunto la prima nebbia.

Cannubi

Siamo nelle Langhe e precisamente nella provincia di Cuneo nella parte sud-ovest del Piemonte, una terra dallo straordinario paesaggio modellato dal lavoro dell’uomo e dalla benevolenza della natura che da giugno 2014 è stata inserita nella Lista del Patrimonio Culturale Vitivinicolo Mondiale dell’Unesco per il suo Eccezionale Valore Universale.

In questo territorio dalle geometrie emozionanti si trovano i vigneti di Damilano: 53 ettari di vigne collocate nel cuore della zona di elezione dei grandi vini piemontesi tra Barolo, Monforte, Grinzane Cavour, Novello, La Morra, Casorzo e Vezza d’Alba.

Tra essi ci sono alcune vigne-mito che evocano immediatamente l’eleganza e la longevità dei loro Barolo. La più importante è senz’altro la collina di Cannubi, il luogo per eccellenza del Barolo dove nascono i due crus portabandiera dell’azienda. Accanto ad essa, letteralmente, Damilano ha individuato altri appezzamenti che, grazie a microclima e suoli particolari, permettono una produzione di Barolo dalla spiccata personalità: Brunate, Cerequio e Liste.

La bottiglia più antica con la scritta Cannubi risale al 1752 ed è conservata a Bra presso la famiglia Manzone: praticamente il Barolo non era ancora nato che il Cannubi esisteva già.

Questa preziosa collina si trova ai piedi del paese di Barolo e si allunga lungo la strada che porta ad Alba, terminando dolcemente quasi davanti alla cantina Damilano.

Nella sua Guida ai Vini del Piemonte Renato Ratti scrive nel 1977 “nel comune di Barolo vi è una posizione di eccezionale completezza (localizzata, collina lunga e gradualmente crescente, al centro della valle che divide le due grandi sottozone) dove i terreni di tipo Elveziano e Tortoniano si uniscono e si confondono….” .

Precisamente si tratta dell’unica zona, nell’intero comprensorio della produzione del Barolo, nella quale si uniscono e si confondono terreni Tortoniano, Serravalliano e Marne di S. Agata Fossili di epoche geologiche diverse. Sono suoli poco evoluti, costituiti da marne argillose grigio-biancastre in superficie.

Il segreto di Cannubi è nei suoi suoli unici, formatisi circa 10 milioni di anni fa, che ad un esame fisico rivelano un’elevata quantità di sabbia fine (elemento fondamentale di fertilità e scioltezza del terreno), associata ad un elevato tenore di calcare con importanti tracce di ossido di magnesio e manganese che lo rendono adatto alla produzione di vini di distinguibile finezza.

Inoltre l’esposizione quasi interamente a sud-sud/est e l’altitudine (la sommità della collina tocca quasi i 300 m slm e supera per altitudine anche la piazza principale di Barolo) costituiscono due ulteriori caratteristiche di eccellenza per la coltivazione della vite e la perfetta maturazione dei grappoli, specialmente quelli del Nebbiolo che vengono raccolti a ottobre inoltrato.

La parte storica della collina di Cannubi si estende per 15 ettari. Due di questi sono di proprietà della famiglia Damilano dal 1935, ai quali si sono aggiunti altri 8 ettari in affitto nel 2008 e che saranno gestiti dall’azienda almeno fino al 2027.

Barolo Cannubi, eleganza allo stato puro.

 

DAMILANO BAROLO CANNUBI 2013

I primi mesi dell’anno, tra precipitazioni e basse temperature, avevano rallentato le prime fasi vegetative, poi in estate la vite ha trovato il suo equilibrio ma è stato solo a settembre e ottobre che il team tecnico della Cantina Damilano ha capito che la vendemmia 2013 sarebbe stata una grande annata.  Gli ultimi mesi hanno infatti regalato alla collina di Cannubi – che si erge con i suoi 300 metri slm proprio davanti alla cantina – un microclima perfetto: sole e alte temperature per sviluppare al meglio il quadro fenolico, notti serene e fresche per un profilo aromatico particolarmente complesso.  Un insieme di fattori che ha consentito, come di rado, l’espressione precisissima del Nebbiolo che qui cresce sui suoli unici poco evoluti e costituiti da marne argillose grigio-biancastre e da un’alta percentuale di sabbia. La raccolta si è svolta a partire dal 16 ottobre (quindi con una decina di giorni di ritardo, come in tutto il territorio, rispetto agli ultimi 10 anni) e si è concentrata in 4/5 giorni di passaggi manuali in vigna. “I grappoli erano perfettamente maturi e sanissimi, una vendemmia di grande soddisfazione da tutti i punti di vista” conferma l’enologo dell’azienda, Alessandro Bonelli.  Come di consueto il Barolo Cannubi svolge la vinificazione in acciaio e matura in botti da 50 e 100 hl dalla leggera tostatura per 24 mesi.  Il risultato di questa annata – nelle parole di Guido Damilano, che segue quotidianamente la cantina – è un Barolo che “combina in modo sorprendente potenza e frutto con interessanti equilibri aromatici che – nel tempo – sveleranno emozionanti sfumature”. Per Paolo Damilano, che conduce l’azienda di famiglia insieme al fratello Mario e al cugino Guido, Cannubi è l’identità di Damilano.  “La nostra passione per Cannubi nasce dalla memoria delle generazioni che ci hanno preceduto. Oggi abbiamo il privilegio di accudire questa terra, un impegno cui dedichiamo tutte le nostre energie e che viene ripagato dal piacere di proporre in Italia e nel mondo un Barolo di cui siamo di anno in anno più orgogliosi”.