LUCE 2018, PROFONDITÀ E RIGORE
Esattamente come da ventisei anni a questa parte, il Marchese Lamberto Frescobaldi non trattiene l’emozione nel presentare la compiutezza della nuova annata di Luce 2018, il SuperTuscan che incarna il sogno enologico americano in terra montalcinese. Tenuta Luce nasce in quella Toscana tradizionalista, a volte quasi austera, capace di esprimere in un terroir di spiccata vocazione enologica, un Sangiovese d’elezione. Vocazione che riecheggia in tutto il mondo per il più noto Brunello di Montalcino, capace di accogliere contestualmente vitigni internazionali come il Merlot che in quella dimora d’adozione creano dimensioni parallele di gusto e personalità. Tenuta Luce, 249 ettari di cui 88 a vigneto, si estende a sud-ovest di Montalcino, nel cuore del Parco Naturale della Val d’Orcia: un paesaggio rurale, poco antropizzato, dichiarato nel 2004 Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco.

Marchese Lamberto Frescobaldi
Pensare negli anni ’90 a questa moderna idea di vino fu certamente un anelito pionieristico, una timida follia che Vittorio Frescobaldi e Robert Mondavi progettarono insieme spiazzando consuetudini e usanze. Non solo Sangiovese dunque, ma Sangiovese e Merlot in pari quantità, secondo criteri di armonia, eleganza, finezza e rotondità. Le prime due annate di Luce, 1993 e 1994, furono presentate insieme nel 1997 stimolando curiosità e interesse. Luce venne immediatamente percepito come un vino potente, dalla grande personalità e dal carattere innovativo. Dal 2004, con la fine della partnership con i Mondavi, sarà Lamberto Frescobaldi a prendere saldamente il timone e dare continuità al progetto.
Tenuta Luce è un luogo speciale. Colpisce la sua ampiezza visiva, la profonda sintonia con il microclima e la perfetta insolazione, catalizzatori di una lenta e completa maturazione dei grappoli. I suoli di galestro, le fresche notti estive, la brezza costante, la maggiore altitudine dei vigneti che raggiungono i 420 metri di altezza, creano vini di personalità e finezza, mostrando un’originalità espressiva, a testimonianza di quella filosofia che è la loro idea di vino: espressione del luogo in cui viene prodotto. I vigneti seguono armoniosamente la conformazione del territorio dove ogni varietale trova la massima intensità grazie al posizionamento ideale in termini di quota, esposizione e tipologia di suolo. Luce nasce da vigne dedicate, ritenute le migliori per naturale vocazione. Le pratiche agricole impiegate sono svolte coerentemente con il pensiero e l’armonia di una produzione biologica. Vendemmia dopo vendemmia, il processo di vinificazione e la scelta del blend hanno seguito l’incedere della natura, rispettandone i suoi andamenti senza mai prescindere dal concetto di equilibrio tra Sangiovese e Merlot.
La stagione 2018, caratterizzata da leggere brinate primaverili e molte piogge, ha consentito alle viti di rinvigorirsi e affrancarsi dalla precedente annata asciutta e siccitosa, favorendo un germogliamento rapido ma omogeneo. A un’annata ossuta, a un’estate senza estremi, a una vendemmia di qualità, è seguita la consueta vinificazione in cemento, rigorosamente separata per Sangiovese e Merlot e, il successivo affinamento di 24 mesi in barriques di rovere francese, 80% nuove e 20% di secondo passaggio. Luce si completa di ulteriori 6 mesi in bottiglia per divenire un vino di precisione e perfetta coerenza estetica.
Luce 2018
50% Sangiovese, 50% Merlot
96/100
Si assaggia il vino e si assaggia il terroir. Si apprezza la profondità e la sua definizione, la croccantezza del frutto, l’intensità e l’armonia. La severità concettuale si apre a un sorso rosso rubino profondo. Il naso è l’impronta del luogo, le note di bacche mature, la croccantezza del frutto, pieno e definito, il frutto rosso scuro, le spezie dolci. Vino giovane, pronto, mostra le sfumature balsamiche di macchia mediterranea, la mineralità di una geologia che contribuisce a una struttura densa e fitta, a una trama tannica pronta seppur ancora di giovinezza.
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