ROTTENSTEINER, IN VIAGGIO TRA MASI E PIETRA ROSSA

Il vino buono per Hannes e Judith Rottensteiner è una questione di famiglia e di territorio. A pochi passi dal centro di Bolzano il paesaggio cambia velocemente per lasciar posto alla natura rigogliosa di vigne ordinate e di numerose varietà vitivinicole. Hannes e la sua famiglia abitano questi luoghi da sempre. Le prime attestazioni risalgono al 1530, ma solo nel 1956 il nonno Hans fondò ufficialmente l’omonima cantina. In quegli anni la priorità era la vendita del vino sfuso in Svizzera. Solo più tardi intorno agli anni ’80, con l’ingresso in cantina del figlio Toni, il lavoro si concentrò sulla produzione di vino in bottiglia. Dieci ettari di proprietà e sessanta ettari gestiti da cinquanta piccoli conferitori sono oggi la forza di Hannes, la terza generazione di un’azienda fortemente a conduzione famigliare.

Tradizione, passione, ma soprattutto l’opportunità di creare un vino unico per la grande diversità di zone, orientamenti, altitudini a disposizione, sono gli strumenti per interpretazioni enologiche tutt’uno con il territorio: il suolo di pietre rosse, il clima, la magia Rottensteiner, il filo rosso che lega varietà così diverse eppur così simili e intense. Poi ci sono i masi di famiglia, abitazioni passate e attuali circondate da giardini vitati a pergola altoatesina. L’uva di Bolzano, il Lagrein, ma così anche il Traminer, la Schiava, il Pinot Bianco, il Sauvignon crescono su suoli di porfido e pendii del maso Premstaller, sulla cresta del maso Kristploner, sul maso Reiter – luogo di nascita di Toni Rottensteiner (padre di Hannes) – dove tutto un tempo cominciò.

Maso Premstaller

Dalla cantina Rottensteiner, con una breve passeggiata in senso antiorario tutta intorno all’azienda, incorniciata da prati e filari, dai giochi dei bambini che rompono i silenzi di un caldo mese di luglio, troviamo i masi Köfele e Hofmann. Il primo, Köfelehof, con una vista fiabesca sulla torre di Druso divenuta il simbolo della cantina, è il maso più giovane lavorato da Hannes. Comprende vigneti di Schiava posti sulle colline di Bolzano, e Gewürztraminer, Pinot bianco, Chardonnay, Pinot grigio suoi suoli calcarei di Caldaro. Il secondo, Hofmannhof, menzionato per la prima volta attorno al 1600, per un lungo periodo di proprietà della famiglia Rosenthal, fu acquistato dalla famiglia Rottensteiner negli anni ’70. Un parco molto bello ricorda i nobili proprietari di una volta, mentre oggi è Silvia, la figlia più giovane, ad occuparsene. Diviso tra pianura e collina, offre il Lagrein in pianura e la Schiava dai terreni porfirici della collina.

A pochi chilometri dal cuore convulso della città di Bolzano, affacciato sulla passeggiata del Guncina, si trova Kristplonerhof, menzionato per la prima volta nel 1135 a proposito della famosa disputa sulla decima parte tra il Freising e la curia Crispiani. Uno dei masi più vecchi dei dintorni, è un luogo meraviglioso che gode della vista sulle Dolomiti e sulla città, così felicemente posizionato a un’altitudine di 300-400 metri e con esposizione sud-est. Nel 1165 la zona era conosciuta come “Cancenai”, il nome attuale del Gewürztraminer della Tenuta Rottensteiner, mentre il maso vede l’origine del nome dalla parola latina “cresta piana” che rimanda alla posizione davanti alla quale il vigneto scende leggermente creando una stretta terrazza su Gries e da cui prende il nome il Traminer Aromatico Passito Cresta. Casa natale di Rosl Rottensteiner, Kristplonerhof oggi è gestito dalla primogenita Evi. Da generazioni passa di madre in figlia, in un avvicendamento che ha permesso di tramandarne la tradizione. “Il maso è arrivato a me tramite i nonni materni” racconta Evi “Mia madre Rosl, primogenita di sei sorelle, col matrimonio si trasferì a Bolzano, nel maso Hofmannhof di proprietà di mio padre, dove i miei genitori ancora abitano e dove hanno costruito insieme la cantina Rottensteiner, gestita oggi da mio fratello Hannes. Anch’io sono nata e cresciuta là, trasferendomi al Kristplonerhof quando sono nati i miei figli Jan e Nora”. A Kristplonerhof è possibile soggiornare godendosi il silenzio e il buon vino. L’agriturismo prevede tre unità abitative su due piani progettate e realizzate con cura, ideali per 2-4 persone, un luogo in cui rigenerarsi e da cui partire alla conoscenza del Sud Tirolo.

Hannes Rottensteiner

Premstallerhof si trova nel cuore del Santa Maddalena Classico a un’altitudine di 400 fino a 500 metri, ed è uno dei masi più belli e più grandi che Gertrud Vogel lavora biodinamicamente. Sebbene oggi il maso Premstaller non sia parte della proprietà di famiglia, i proprietari svizzeri – la famiglia Vogel – sono molto legati alla cantina. Camminare nella vigna è l’esperienza migliore per coglierne la biodiversità e la filosofia biodinamica di Gertrude. La pendenza e la vantaggiosa esposizione si sposano con le più favorevoli condizioni orografiche della zona, mentre i terreni sciolti e minerali attribuiscono a uno dei primi vini della DOC, la selezione Premstallerhof, un carattere e una conformità in perfetta armonia con la natura, impronta unica del luogo e di mani che accompagnano senza prevaricare il frutto e la sostanza.

Gertrud Vogel

Il segreto di Hannes Rottensteiner e sua moglie Judith? Saper leggere in chiave moderna la tradizione, l’attenzione per la bevibilità, incarnando il tempo e sviscerando nel sorso quella conformazione geo-pedologica che con l’unicità del clima, fortemente mediterraneo, rende il calice inesorabilmente vero e profondo.

Debutta il primo settembre il Santa Maddalena Classico Select Vigna Premstallerhof. Un Santa Maddalena di assoluta eccellenza, prodotto dalle uve del maso Premstaller, Select Vigna Premstallerhof. “La qualità nasce in vigneto” afferma Hannes Rottensteiner e non vi è alcun dubbio che le uve di Schiava e Lagrein coltivate da Gertrud secondo i principi biodinamici, assumano i contorni di un vero capolavoro. Duemila e settecento bottiglie frutto di uno studio durato anni e un livello qualitativo molto alto dove Hannes Rottensteiner e Gertrud Vogel hanno selezionato una parte speciale di vigneto, vinificando separatamente le “file” più basse. Un altro livello qualitativo, un altro mondo espresso con il 13% di Lagrein. Frutto e tannini nobili definiscono un assaggio elegante di concentrazione e linearità.

 

rottensteiner.wine