TENUTA DI BISERNO, STORIA DI “FAMIGLIA”

A volte, per apprezzare un vino, c’è bisogno, oltre che della sua bontà, anche di una storia. E qui, in questo incredibile crocevia di tre rami della famiglia Antinori, di storia ne abbiamo in abbondanza. Il progetto di Tenuta di Biserno è una vicenda intima, che parte da una terra vicina a Bolgheri, ma che non è Bolgheri, benché parli di una toscanità enoica di profondità assoluta.

Niccolo’ Marzichi Lenzi, Lodovico Antinori e Piero Antinori

Tutto ha inizio nel 2001 quando i fratelli Lodovico e Piero Antinori e i loro nipote Niccolo’ Marzichi Lenzi, figlio di Ilaria Antinori, assieme al socio Umberto Mannoni, decisero di dare vita alla Tenuta di Biserno e alla Tenuta Campo di Sasso.

La Tenuta di Biserno si trova nel comune di Bibbona, in Alta Maremma e confina a nord con lo storico villaggio di Bolgheri. Ha un’estensione di circa 40 ettari e si trova a 90 di altitudine. I terreni, principalmente alluvionali, argillo-calcarei, ricchi di carbonato di calcio e ciottolosi sono coltivati principalmente con Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. L’influenza del mare di fronte e la diversa esposizione è parte integrante per la produzione delle due versioni stilistiche di: Biserno e il Pino di Biserno.

In particolare, il Pino di Biserno, Toscana Igt Rosso da uve Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e di Petit Verdot, è pura espressione del terroir di Bibbona. 100.000 bottiglie prodotte per l’annata 2019, un profumo denso, di grande intensità ed eleganza. Le note fruttate fuse a sensazioni di cuoio, di spezie, di sentori balsamici, donano la raffinatezza ideale che precede un palato levigato, da tannini lievi e fini, di monumentale piacevolezza.

L’altra Tenuta, Campo di Sasso, ha un’estensione di circa 56 ettari e si trova ad un’altitudine inferiore rispetto a Tenuta di Biserno. I terreni sono più sabbiosi ed il clima è più caldo durante i mesi estivi. Queste condizioni sono ideali per la coltivazione di Syrah e di Vermentino oltre che alle altre varietà di vitigni bordolesi. I vini prodotti in questa area sono l’Insoglio del Cinghiale e l’Occhione.

Insoglio del Cinghiale, Toscana Igt Rosso da uve Syrah, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot, è l’emblema dello spirito maremmano. L’annata 2020, 300.000 bottiglie, sorprende per una straordinaria freschezza, grazie a un frutto rosso esuberante, a sentori di agrumi e vegetali delicatissimi. Il palato è altrettanto fresco e piacevole, leggero e lieve, dinamico e di grande beva.

Quando pensi agli Antinori, hai in mente buona parte della storia del vino italiana. E ti immagini vette altissime spesso difficili da raggiungere con la mente. Ma questa volta la storia parla di dolci colline dai declivi morbidi e tenui, di pranzi in famiglia, di calore umano e sorrisi, di complicità. Un’affettuosità e una confidenza che non ti aspetti. Ma che è un piacere poter assaporare.

 

 

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