TENUTE SILVIO NARDI, I COLORI DEL TERROIR
Silvio Nardi, umbro di Città di Castello, era un industriale del ferro che, a un certo punto della sua vita, si è innamorato di una terra meravigliosa che appare come un mosaico complesso di territori diversi: Montalcino. Sebbene fosse considerato forestiero, Silvio fu tra i primi produttori di Brunello. Iniziò a comprare terreni nel 1950 a Casale del Bosco, là dove per arrivarci bisognava attraversare l’Ombrone su un ponte precario, e divenne uno dei primi soci del Consorzio del Brunello di Montalcino, nel 1967. La prima vendemmia di Silvio Nardi avvenne nel 1954, mentre la prima bottiglia commercializzata di Brunello di Montalcino della Tenuta uscì nel 1958. Lo slancio lo portò ad ingrandirsi, acquistando dei nuovi vigneti anche nella zona est a Manachiara nel 1962.

Montalcino vista dalla Tenuta Manachiara (Photo credits Andrea Dapueto)
Negli anni ’80 Banfi internazionalizzò il Brunello e cominciò a esportarlo negli Stati uniti, segnando l’inizio del grande boom di Montalcino. Silvio capì che quello era il momento di agire e mandò a Casal del Bosco la più giovane dei suoi 8 figli, Emilia, per occuparsi della Tenuta. Era una giovane ragazza, fresca di studi liceali linguistici e reduce da una delusione d’amore. Emilia andò spesso a Bordeaux, capitale del vino di qualità, per studiare il terroir e l’uso del legno, importando nella propria cantina le conoscenze acquisite e cambiando pian piano il metodo di coltura dei vigneti. Nel 1995 Silvio morì ed Emilia divenne la presidentessa della realtà costruita dal padre: da quel momento Emilia si trova a vivere la poliedricità di una vita che oscilla fra gli scarponi e i tacchi alti, incarnando l’agricoltore e la viaggiatrice, con un solo obiettivo: una produzione di qualità, intesa come identità e ascolto della terra. “Voglio che i miei vini esprimano l’essenza di ogni nostra vigna e di quella zona unica della Toscana che è Montalcino” questo era ed è ancora oggi il suo motto.

Emilia Nardi, proprietaria delle Tenute Silvio Nardi (Photo credits Matteo Brogi)
Quella di Tenute Silvio Nardi è la storia di due tenute, due versanti, otto macro parcelle, due territori immersi nei paesaggi di Montalcino con vista mozzafiato sulla Val d’Orcia; due mondi unici, entrambi Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, con circa 80 ha di vigneti suddivisi tra l’88% di sangiovese, il 4% di Cabernet Sauvignon, il 6% di Merlot e il 2% di Syrah.
La prima è la tenuta Casale del Bosco, sita nel versante nord-ovest. Qui la Silvio Nardi è l’unico produttore, nucleo originario della proprietà, distribuito su un’area prevalentemente collinare tra il fiume Ombrone e i Cerralti. L’estensione altitudinale, che va dai 140 ai 420 m.s.l.m., abbraccia cinque macro-parcelle definite da terreni molto variegati che tendono ad essere sassosi e da un clima generalmente più fresco. Confluiscono nel Brunello di questa Tenuta le uve del vigneto Cerralti, con terreni caratterizzati da sabbie e argille foriere di eleganza, e quelle provenienti dalla parcella denominata Sassi, che segna il confine estremo della denominazione a nord-ovest e sovrasta il letto del fiume Ombrone. La terra scura di origine vulcanica dal vigneto Doria dona ai vini pennellate di grande finezza, tanto da meritare un assolo: da una parcella di cinque ettari di questa vigna, infatti, nasce nel 2005 il cru di Brunello di Montalcino Poggio Doria. Completano il mosaico di vigne le parcelle Casale e Grancia, da cui nascono vini che si contraddistinguono per equilibrio e delicatezza.

Vigneto Poggio Doria (Photo credits Andrea Dapueto)
Ci spostiamo nei pressi di Castelnuovo dell’Abate, per incontrare la seconda realtà dei Nardi, la Tenuta Manachiara. Acquisita nel 1962, si trova esposta sul versante sud-est, all’interno di una mezzaluna particolarmente vocata per esposizione e caratteristiche pedoclimatiche, capace di originare Brunelli più strutturati e potenti. Manachiara – il cui nome significa “mattina chiara” poiché per esposizione i filari ricevono sole sin dal mattino – si compone di vigneti più elevati e più caldi, mentre i suoli tendono ad essere più ricchi in argilla. La tenuta si suddivide in tre macro-parcelle. La prima è Colombaiolo, che con terreni prevalentemente argillosi di sabbie e limo che generano potenza e calore nei vini. Poi c’è Pinzale, che ha la forma di un anfiteatro con esposizione nord-sud, e infine Manachiara, culla dei cloni più antichi e fiore all’occhiello dell’azienda. Nei circa 10 ettari di questa parcella situata tra i 325 e i 450 m.s.l.m. il clima è ottimale per il Sangiovese, caldo ma ventilato e con notevoli escursioni termiche, mentre il suolo si compone di arenarie terrose che virano dal grigio al rosso, con buona quantità di argilla e di scheletro, ottimo drenaggio e permeabilità. Qui nacque nel 1995 il primo, omonimo cru di Brunello che risulta morbido e concentrato, dotato di notevole complessità e lunghezza.

Anfiteatro di Pinzale nella Tenuta Manachiara (Photo credits Andrea Dapueto)
Seppure caratterizzate da altitudini, clima e suoli diversi, in entrambe le tenute i vigneti sono circondati da boschi di macchia mediterranea e lecci, che sono il simbolo di Montalcino.
I vigneti, con le loro peculiarità, danno vita a tre espressioni differenti del Sangiovese ilcinese: il Brunello Tenute Silvio Nardi, fusione esemplare ed emozionante dei due terroir che compongono l’azienda, mentre i due cru Manachiara e Poggio Doria parlano delle diversità dei due versanti. Questi tre vini, con il loro carattere così diverso, raccontano l’azienda, la sua mission e l’amore dei Nardi per questa terra.

Vigneto di Tenute Silvio Nardi (Photo credits Andrea Dapueto)
I due cru sottolineano nettamente la loro appartenenza. Essi ricalcano l’identità e gli obiettivi che si manifestano nell’agricoltura di precisione svolta nelle due tenute aziendali e condotta sia tramite l’opera di zonazione del vigneto iniziata negli anni Novanta sia attraverso il programma di selezione clonale che ha portato all’identificazione dei cinque cloni signature di Sangiovese Grosso. Per tutti e cinque si è indagata la più idonea collocazione all’interno delle parcelle, fino al reimpianto di tutto il parco vitato dell’azienda e l’introduzione, negli stessi anni, dello studio delle maturità fenoliche. Un progetto agronomico innovativo e di ampio respiro scientifico, che nasce da una forte passione per la produzione di vini in grado di esprimere l’essenza di questo territorio costellato di splendidi paesaggi.

Dettaglio con logo aziendale sui legni di affinamento (Photo credits Andrea Dapueto)
Lo stile dei vini di Tenute Silvio Nardi vira verso il rispetto dell’espressione più vera della zona di origine, esprimendo un Sangiovese che racconti il terroir, ossia quell’insieme di suolo, sole, brezza, piogge ed escursioni termiche, vite coltivata e sapiente mano dell’uomo. Nella cantina costruita nel 1996 a Casal del Bosco ogni parcella viene vinificata singolarmente, con la bottaia che contiene botti da 50 hl, un tunnel adibito a barriquerie (circa 500) e l’antica cantina del ‘600 scavata nella roccia, dove vi sono altre 170 barriques per raggiungere una produzione totale di 250.000 bottiglie.
DEGUSTAZIONE
BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG 2015
93/100
Sangiovese Grosso 100%, assemblato a fronte di venti vinificazioni di uve proveniente dalle due tenute con i vigneti allevati a cordone speronato, siti a 350 mt slm. su un suolo argilloso e scistoso. La vendemmia manuale è stata effettuata a partire dalla metà di settembre. Fermentazione e macerazione si sono svolte per circa 28 giorni a temperatura controllata, con una maturazione di 12 mesi in tonneaux di rovere francese (Allier) di secondo passaggio, seguita da 18 mesi in botti grandi di rovere di Slavonia. Il successivo affinamento in bottiglia dura almeno 12 mesi. Il suo assemblaggio riesce a catturare le note diverse dei terroir, regalando un bouquet intenso e complesso ricco di profumi di frutta matura, ciliegia e amarena, con presenza della componente speziata e quella tostata di caffè e tabacco. Bocca morbida e strutturata, elegante ed ampia, tannini fitti e setosi, con una buona freschezza. Dotato di ottima concentrazione e lunghezza, chiude su un finale piacevole e di grande bevibilità.
43° TOSCANA IGT 2018
92/100
Il nome rende omaggio al 43° parallelo, che attraversa perfettamente il territorio di Montalcino. È un assemblaggio di Sangiovese per il 40%, Merlot per un altro 40% e Petit Verdot per il restante 20%, provenienti da vigneti allevati a cordone speronato a circa 240-380 m.s.l.m. e posti su suoli sabbiosi, argillosi e scistosi. La vendemmia manuale viene svolta nella seconda metà di settembre. Fermentazione e macerazione hanno una durata di circa 18 giorni, a temperatura controllata, con una successiva maturazione in botti di rovere per almeno 4 mesi. Colore rubino con profumi di frutti rossi maturi, confettura di fragole, bouquet floreale, lavanda, costellato di sentori speziati, bacche di ginepro e foglie di the. Il palato è intenso e complesso, dotato di un attacco morbido seguito da una struttura importante, con tannini dolci e vellutati. Sfuma su un finale morbido.
BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG VIGNETO MANACHIARA 2015
96/100
Sangiovese 100%, proveniente dal vigneto Manachiara, dove le viti sono allevate a cordone speronato nella parte sud-est di Montalcino a circa 350 m.s.l.m., su suoli di sabbie ricche di quarzi e argille plioceniche. La prima annata prodotta risale al 1995. La vendemmia manuale viene svolta nell’ultima settimana di settembre. Fermentazione e macerazione si svolgono in un tempo di 32 giorni a temperatura controllata, con un affinamento di 18 mesi in tonneaux di rovere francese (Allier) seguito da 16 mesi in botti grandi di rovere di Slavonia e un riposo in bottiglia per almeno 16 mesi. Colore rosso rubino intenso tendente al granato. Brunello elegante, dai profumi puliti, intensi e complessi, con dominanza di note fruttate seducenti di ciliegia, prugna e piccoli frutti rossi neri, sottobosco, humus, sentori speziati di legni orientali, tabacco e cioccolato, con nuance balsamiche e mentolate su un fondo minerale di grafite. Il sorso è strutturato e di carattere, con una texture morbida. Equilibrato, grazie ai tannini ben armonizzati e all’ottima acidità; sapido, con una chiusura piacevole di ottima persistenza e un retrogusto fruttato fresco.
BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG VIGNETO POGGIO DORIA 2015
95/100
Sangiovese 100%, proveniente dal Vigneto Poggio Doria allevato a cordone speronato, situato nella parte Nord-Ovest di Montalcino all’interno della tenuta di Casale del Bosco con esposizione Sud-Ovest/ Nord-Ovest a circa 260 m s.l.m. su suoli di sabbie e argille. Vendemmia manuale nella prima settimana di ottobre. Fermentazione e macerazione si svolgono per 32 giorni a temperatura controllata, seguite da una maturazione di 18 mesi in tonneaux di rovere francese (Allier) e 16 mesi in botti grandi di rovere di Slavonia, per poi concludere con un affinamento in bottiglia per 16 mesi. Elegante e aristocratica espressione del Sangiovese, dal colore rosso rubino intenso. Naso complesso e variegato dove la componente fruttata appare nella visciola e nel lampone, nei frutti di bosco e nelle spezie dolci, che si fondono a sentori minerali e balsamici, al tabacco e alla nota di cioccolato. Bocca elegante ed equilibrata, dimostra grande struttura e concentrazione, ottimi tannini vellutati e finale sapido, fresco e ammandorlato.
CHIANTI COLLI SENESI DOCG 2018
90/100
Blend di Sangiovese Grosso per l’85 % e Merlot per il 15%, provenienti da diversi vigneti allevati cordone speronato con esposizione ovest a circa 250 mt. s.l.m. su suoli scistosi e argillosi. La vendemmia si svolge manualmente nella prima metà di ottobre. Fermentazione e macerazione sono a temperatura controllata; affina per 4 mesi in botti di rovere di Slavonia. La prima etichetta nacque nel1950. Oggi il Chianti Colli Senesi di Silvio Nardi presenta un colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, attraenti note di frutta rossa e sentori speziati e balsamici, bacche di ginepro, liquirizia e una nota erbacea. Al palato si apre rotondo e morbido con tannini fitti e vellutati, di buona concentrazione e struttura, con un buona chiusura dal ritorno fruttato.
ROSSO DI MONTALCINO DOC 2018
91/100
Sangiovese 100% proveniente da diversi vigneti allevati a cordone speronato a 300 mt slm. su un suolo composto da galestro e formazioni marnoso arenacee. La vendemmia viene svolta a mano nell’ultima decade di settembre, con una fermentazione e macerazione che si svolge per circa 18 giorni, a temperatura controllata. Maturazione in legni di varia capacità di primo e secondo passaggio per 6 mesi seguita da affinamento in bottiglia. Colore rosso rubino. Al profumo ricorda le note fruttate di ciliegia e di mela rossa, un bouquet floreale di rosa, erbe officinali e sentori speziati. Al palato si mostra essere un Sangiovese di buon approccio, morbido dai tannini rotondi, equilibrato nella bella freschezza e sfumato su una chiusura lunga e aromatica.
tenutenardi.com
Cover: Tenuta Casale del Bosco (Photo credits Andrea Dapueto)