TERRAZZA GALLIA, LA CARTA DEI VINI “FIRMATA” DA PAOLO PORFIDIO
In Terrazza Gallia, al roof top restaurant al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia – hotel Luxury Collection, parte dello straordinario portfolio di Marriott Bonvoy – sono oltre 600 le etichette presenti nella carta vini.
Frutto di un accurato studio e ricerche dell’enologo e head sommelier Paolo Porfidio. La carta nasce per valorizzare al meglio la proposta gastronomica degli Chef Vincenzo e Antonio Lebano che con i loro piatti accompagnano l’ospite in un percorso denso di sapori mediterranei ricordando la Campania, loro terra d’origine. La carta, in continua evoluzione, copre tutte le regioni italiane, per poi spostare lo sguardo alla Francia con particolare attenzione alla Champagne e alle principali zone vinicole estere tra cui spiccano Germania, Austria, Stati Uniti e Nuova Zelanda.

Paolo Porfidio
Paolo Porfidio affianca grandi etichette a piccoli produttori proponendo una selezione che varia in base alla stagionalità, cercando di soddisfare le richieste degli ospiti che provengono da tutto il mondo. Forte dei suoi studi enologici e dei suoi molteplici viaggi, Porfidio ha un approccio semplice e tecnico allo stesso tempo, con il fine di avvicinare sempre più persone al consumo consapevole e informato, rendendo così il vino un piacere da condividere nella quotidianità. L’intento è parlare all’esperto come al neofita per far scoprire, incuriosire e avvicinare il cliente a un mondo ricco e appassionante. Parole chiave della carta vini: passione, rispetto per il territorio, rispetto per il produttore, ricerca di eccellenze e studio. Nel suo percorso professionale Paolo ha studiato territori, vitigni, è entrato in contatto con molti produttori e ha approfondito temi legati all’influenza del clima. E si è concentrato con particolare attenzione ai vini vulcanici che, oltre a offrire una grande complessità e imprevedibilità, si sposano perfettamente con lo stile degli chef. A testimonianza di questo, territori come l’Etna, il Vulture in Basilicata, i Colli Albani nel Lazio e il Soave in Veneto vengono particolarmente approfonditi attraverso la proposta di eccellenze autoctone. E proprio con queste tipologie di vini si è consumato il nostro incontro di degustazione.
DEGUSTAZIONE
Inama Soave Carbonare
Garganega in purezza. Carbonare nasce da un meraviglioso vigneto, di circa 40 anni con esposizione est a 200 metri di altitudine, di vecchie pergole in località Carbonare che vanta un microclima particolare, con l’aria fresca che scende dalla Val d’Alpone e dalle Piccole Dolomiti, creando un naturale equilibrio tra le piante e i ruscelli adiacenti, risorsa preziosissima per ottenere un grande vino bianco. Garganega coltivata su terreni vulcanici molto antichi, di natura basaltica, emersi dal mare circa 60 milioni di anni fa. Vinificato in acciaio senza svolgimento della malolattica. La prima annata è la 2016.
2020
All’olfatto rivela aromi di frutta fresca, nespola e susina, sentori agrumati di mandarino, toni di fiori di camomilla, nuance speziate e leggera nota di polvere da sparo, erbe aromatiche, salvia. Al palato è elegante, con una bella acidità e sapidità e un finale salino e agrumato.
2016
Soave di bella personalità, dal colore giallo dorato, all’olfatto profumi di frutta candita, marmellata di arancia amara, note speziate e frutta secca e floreale di margherita. Al palato mostra una bella maturità, con ancora un’acidità presente, una mineralità pietrosa con un equilibrio bilanciato che chiude salato misto alla parte dolce della frutta, che porta a un finale ammandorlato amaro di notevole persistenza.
Omina Romana Colli Albani Cesanese
Cesanese in purezza, coltivato a Velletri su terreni vulcanici di 150.000 anni fa. Viene vinificato in acciaio, con un passaggio in barrique da 18 a 24 mesi.
2019
Colore Rubino profondo, all’olfatto esprime una leggera nota di caffè, presenza di piccoli frutti rossi, ribes e amarena, mirtilli, more, floreale di violetta, sentori di agrumi rossi, speziature e cacao, con sensazioni appena selvatiche. Al palato mostra una bella complessità e sapidità, una decisa struttura tannica, una freschezza gradevole con un finale più piccante che salino.
2014
Rubino tenebroso profondo. Il profilo aromatico è ben delineato sul fruttato di more, amarena, frutta sotto spirito, confettura di prugne, cacao, cioccolato fondente, spezie dolci, chiodi di garofano e a fare da sfondo humus e terra umida. Al gusto l’equilibrio è centrato, tenuto in tensione da un ottimo corredo tannico nobile e integrato, chiude con un tocco ammandorlato elegante e una persistenza balsamica esplosiva.
Pietradolce Vigna Barbagalli
100% Nerello Mascalese, proveniente da Contrada Rampante a 900 metri di altitudine, allevato ad alberello. Pietradolce è tra Solicchiata e Passopisciaro, sul versante nord dell’Etna, fondata e condotta dalla famiglia Faro. Sono gli 35 ettari di proprietà, tra i 600 ed i 900 metri d’altitudine, costituiti da vigne che hanno tra i 50 ed i 65 anni, in prevalenza Nerello Mascalese con una piccola parte di Carricante, da una vigna prefillossera di 120 anni, dalle cui uve vengono vinificati l’Archineri Etna Bianco e il Sant’Andrea. Un grande amore per la propria terra: questa è la filosofia alla base del lavoro della famiglia, che rispetta i singoli terroir, vinificando separatamente le uve ed esaltando così le più piccole sfumature. I terreni di natura franco-sabbiosa con abbondante presenza di elementi minerali, dono del Vulcano, conferiscono ai vini peculiarità uniche nel loro genere dove il vero portabandiera è il Vigna Barbagalli, da vigne ad alberello prefillossera di quasi 100 anni.
2017
Colore rosso rubino, all’olfatto esprime profumi fruttati, ma soprattutto agrumati di arancia rossa e tamarindo, note di caffè, cacao e cioccolata, toni speziati e sentori balsamici e mentolati. Al palato mostra un bel tannino, freschezza e sapidità, una mineralità territoriale che evoca un finale dal corredo speziato e salino.
2011
Colore granato, all’olfatto propaga profumi agrumati di arancia tarocco e chinotto, la pesca di Mojo, note speziate di pepe nero, la mandorla, erbe di montagna, alloro e timo, nota ematica e ferrosa, sentori vulcanici di cenere, grafite e china. Al palato è pulito, preciso, con una bella freschezza ed equilibrio, tannini setosi e vellutati, una mineralità vulcanica, un finale salino e una lunga persistenza su toni di liquirizia e tabacco.
Basilisco
100% Aglianico, vitigno tra i più tardivi proveniente dal vigneto di 40 anni circa a Prete a Fontanelle, su tufo del Vulture di 160 mila anni fa. Dopo la fermentazione alcolica il vino matura fino a 18 mesi in legno di rovere: 2/3 tonneau e 1/3 barrique, e almeno 12 in bottiglia.
2013
Colore rosso rubino compatto, all’olfatto rivela note speziate dolci, piccante, frutta dirompente, giocato su note di more, ciliegie, confettura di lamponi e prugne, alternati a tabacco, floreale di viola con spunti di menta ed eucalipto. Al palato è di corpo vigoroso, morbido e caldo, formidabile estratto, freschezza mentolata supportata da tannini levigati, lungo e persistente il finale di liquirizia.
2005
Colore rosso rubino, impenetrabile, di grande consistenza olfattiva, è imponente e complesso, con note di vaniglia e speziature, supportate dalla frutta rossa matura, frutti di bosco, prugne, ciliegia, seducente balsamicità, floreale di viola, foglie di tabacco, humus e radice di liquirizia. Al palato è ancora vivace, teso, con una notevole trama tannica, una bella sapidità, un equilibrio gustativo perfetto con un finale minerale lungo e persistente.