TROY: CANTINA TRAMIN SALE IN “VETTA”

Neanche il tempo di smaltire la sbornia di felicità per l’epico 100/100 parkeriano del suo Epokale, Cantina Tramin ritorna alla ribalda con una nuova etichetta: Troy, “lo chardonnay di montagna” come lo definiscono i produttori. E quale scenario migliore per presentare alla stampa questo nuovo vino se non andare proprio lì, sulla vetta di una montagna che idealmente è l’ambito culturale di questo chardonnay.

Willi Stürz, Norbert Niederkofler e Wolfgang Klotz

Con una felice intuizione, prima dell’ascesa, Cantina Tramin ha scelto come “campo base” il Rosa Alpina e il St.Hubertus: la sera prima, infatti, cena dal tristellato Norbert Niederkofler che in fatto di “suggestioni montane” è indiscusso Maestro. L’esperienza si è rivelata, ma non poteva essere altrimenti, semplicemente straordinaria: la ricerca sulla materia e il rigore intellettuale di Norbert nel trattarla sono stati l’ennesima dimostrazione del suo indiscusso talento.

Willi Stürz durante la degustazione

Il giorno dopo tutti a quota 2.410, utilizzando al Funivia Saceda. Qui al bellissimo Sofie, una degustazione alla cieca tra 10 grandi chardonnay, tra i quali, nascosto, ovviamente Troy.

Nell’antica lingua locale Troy significa “sentiero”, nome scelto per evocare un lungo percorso compiuto dalla storica azienda altoatesina. Una crescita qualitativa ininterrotta che prosegue da oltre vent’anni, testimoniata dai numerosi premi e riconoscimenti raccolti dai propri vini, nei quali la varietà Chardonnay era impiegata finora come importante componente della prestigiosa cuvée Stoan.

Nel nostro territorio” ci ha raccontato Willi Stürz, kellermeister di Cantina Tramin “per molti anni lo Chardonnay coltivato a quote elevate non era apprezzato, a causa della sua struttura esile. Con il passare del tempo abbiamo compreso come le piante potevano trovare il proprio equilibrio e ad avere basse rese in modo naturale, con un minimo intervento di regolazione delle quantità. Questo ci ha consentito di raggiungere i risultati odierni, di cui siamo molto soddisfatti”.

I vigneti si trovano in località Sella, sul versante orientale del massiccio della Mendola. Si collocano tra 500 e 550 metri d’altezza, quindi in posizione più avanzata rispetto a quelli di Gewürztraminer con cui si produce Epokale. Hanno un’età media di 25 anni e sono allevati in parte a guyot e in parte attraverso la pergola semplice aperta, con pendenze che vanno anche oltre il 30%. L’esposizione è a sud-est e gode di giornate calde e soleggiate, con forti escursioni termiche notturne e la presenza di correnti fredde provenienti dalle montagne. I terreni sono composti da ghiaia calcarea mista ad argilla.

Per la prima edizione di Troy è stata scelta la vendemmia 2015, annata eccellente per i vini bianchi dell’Alto Adige. Per Wolfgang Klotz, direttore commerciale di Cantina Tramin “lo Chardonnay è la varietà con cui si producono alcuni tra i più grandi vini bianchi del mondo, ma al tempo stesso è anche una tra le più diffuse ad ogni latitudine. Un vitigno che ci fornisce spettacolari esempi di versatilità e che noi vogliamo arricchire con la nostra interpretazione: un’inconfondibile espressione della terra alpina in cui viviamo”.

Forse proprio per questi motivi hanno scelto di mettere Tory in aperta competizione con la nobiltà mondiale versante chardonnay. Non sapevamo quali erano le bottiglie, ma due campioni in particolare ci hanno meravigliato per complessità, finezza, lunghezza e stoffa. Due bottiglie che si sono distinte per una qualità superiore, non c’è dubbio: la prima bottiglia era un Gaia&Rey 2015, la seconda il Troy 2015.

E scorrendo l’elenco delle altre etichette non c’è bisogno di sottolineare come Troy nasca sotto i migliori auspici, con l’ambizione di essere tra i migliori Chardonnay italiani (e non solo).

Petronilli/Villa ci hanno azzeccato anche stavolta …

Un vino suadente e rotondo, minerale ed equilibrato, una vera meraviglia che in questa prima annata è stata prodotta in 90 Magnum e 3120 bottiglie da 0,75 con un prezzo medio in enoteca di circa 65 €.

Complimenti a Willi Stürz, che conosciamo da anni e che non ne sbaglia mai una. E complimenti a Cantina Tramin, uno dei gioielli più luminosi di una terra che amiamo profondamente.

 

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