FIORINI PER UN REGALO POP DALLE MARCHE

Un’idea regalo originale, di classe e di gusto per un Natale gourmet. È l’ultima novità di Fiorini, cantina che affonda le sue radici nella storia e nel paesaggio delle colline marchigiane, ispirata ai grandi protagonisti della Pop Art. La collezione Pop Wine, composta da Andy, Radiant e Roy è una trilogia di nuovi vini “particolari”, frutto del percorso di ricerca e sperimentazione che caratterizza da sempre l’azienda.
Tutto nasce da un’intuizione di Paolo Tornati, che insieme alla moglie Carla Fiorini è a capo dell’azienda agricola. Amante dell’arte contemporanea, lui. Enologa con lo spirito dell’esploratrice, lei.
Con queste tre etichette Fiorini ha scelto di esplorare il vino da strade nuove e non convenzionali, esattamente come la Pop Art aveva sradicato il tradizionale concetto di arte come appannaggio di un’èlite per formulare una nuova idea di “Arte per tutti”. «Produrre vino, dopotutto, è una forma d’Arte perché ha nella Natura la sua musa ispiratrice» sottolinea Paolo Tornati.

Ciascuno dei tre Pop Wine rappresenta l’approdo di una ricerca a sé stante: Andy esprime la longevità del vino bianco più rappresentativo del territorio, il Bianchello del Metauro; Radiant è l’inedita combinazione di due vitigni autoctoni marchigiani quali Bianchello e Verdicchio; Roy accoglie l’inaspettata riscoperta di un vitigno rosso: il canaiolo. L’omaggio alla Pop Art passa dagli stessi nomi, ispirati a tre dei suoi più celebri interpreti: Andy Wharol, Keith Haring (per “Radiant Baby”, dalla serie di icone dell’artista statunitense) e Roy Lichtenstein. Ma è quell’aggettivo, a cui il nome si accompagna, a denotare la carica innovativa di questi tre vini: Andy, particolare di vendemmia; Radiant insieme particolare, Roy rosso particolare. «Questa trilogia testimonia la voglia di sperimentare e fare qualcosa di assolutamente nostro» racconta Carla Fiorini.

Andy, Radiant e Roy hanno in comune non solo la volontà di superare le convenzioni, ma anche quella di raccontare il vino come materia viva, diretta emanazione della personalità del produttore e del contesto naturale che li circonda. Non per nulla, fin dal processo di lavorazione, i tre Pop Wine di Fiorini sono vini non classificabili, anzi decisamente aperti alle possibilità.
«Ci piace definirli “dinamici”, per la loro capacità di cambiare» continua Carla Fiorini. «Si tratta di vini che hanno come minimo un paio di anni, quindi hanno già una loro portata narrativa. Ma sono anche “particolari” nel sapersi raccontare in modo diverso addirittura man mano che si assaggiano».
Alla base della ricerca che guida la trilogia Pop c’è in fondo un unico obiettivo, per Fiorini: riportare al centro il piacere, sensoriale e intellettuale, del bere come diritto di scoprire e lasciarsi sorprendere, al di là delle tecniche e delle prassi. I Pop Wine sono venduti in una confezione speciale da tre bottiglie, nelle enoteche, negozi specializzati e in azienda, dove sono oggetto di un apposito percorso degustativo “Pop”, che da oggi arricchisce la consueta proposta di vini in assaggio.

 

fioriniwines.it