EMPEROR ALE, LA BIRRA CREATA PER BON WEI
La birra è, senza dubbio, una delle bevande più utilizzate in abbinamento alla cucina cinese. Sia in patria che in Italia o all’estero. Quindi nulla di nuovo sul fatto che la si trovi in tutti i ristoranti cinesi, dal più semplice al più ricercato. La novità sta invece nel fatto che un ristorante decida di produrre una sua birra che, per caratteristiche, si abbini meglio delle altre alla cucina del Paese del Dragone. Ma andiamo con ordine. Zhang Le è il giovane proprietario, con il padre, lo chef Zhang Guoqing, di Bon Wei, il primo e unico ristorante di Milano di alta cucina regionale cinese. Con la conduzione di Zang Le, sommelier Fisar e appassionato di vini, la carta del ristorante si è arricchita di etichette ricercate e capaci di reggere i sapori della cucina asiatica, dal dolce all’aspro, al piccante. Bon Wei si è fatto così conoscere e apprezzare anche per la sua carta dei vini e per l’attenzione che viene riservata agli abbinamenti. In questo contesto, Zang Le non è nuovo a iniziative particolari o comunque inconsuete. Lo scorso anno aveva messo in carta, primo fra tutti, la nuova Cyber Cuvée (firmata dall’artista Teo KayKay e da Pellegrini Private Stock) ovvero il primo Champagne al mondo (un extra brut 100% Meunier con 84 mesi sui lieviti in edizione limitata a 480 bottiglie) “AI powered” ovvero disegnato con l’Intelligenza Artificiale, che sotto la direzione creativa di Teo, ha definito il design delle etichette, elaborato il nome e la strategia di marketing. Ancora prima aveva firmato una sua linea, la “Zhang Le Selection”, con cinque whisky single cask.

Zhang Le
Ed ecco la novità del 2024, la nascita di “Emperor Ale”, una birra artigianale prodotta appositamente per Bon Wei dal birrificio italo-cinese Postwave, una edizione speciale prodotta solo in 148 esemplari, maestosa e regale che si abbina perfettamente alla cucina dello chef Zhang Guoquing. “Postwave, grazie al know-how italiano nel fare birra e agli anni trascorsi in Cina dal suo fondatore Silvio Festari – sottolinea Zhang Le – era il partner perfetto per creare la nostra birra. La sintonia culturale, quella di visioni e pensiero, oltre che la ricerca di qualità, sono racchiuse in una birra speciale, imperiale appunto, incontro di culture millenarie, regale nel gusto, raffinata nell’immagine e unica nella sua rarità. Degna compagna di vini, champagne e whisky della nostra carta”. “La abbiamo realizzata in edizione limitata, pensando a una ricetta per un caro amico più che per un cliente – spiega Silvio Festari – abbiamo voluto che fosse una birra maestosa, dal nome importante – “Emperor Ale” – come il locale a cui è dedicata, perfetta per celebrare un’esperienza culinaria “alta” come quella della Badacaixi, le otto regioni gastronomiche della Cina di Bon Wei”. “Emperor Ale” è una Golden Ale a doppio malto, non pastorizzata né filtrata con una gradazione robusta, 8,5%, e una texture vellutata. Il suo colore, il giallo, rimanda all’Imperatore, unico a cui era concesso indossare abiti di colore giallo; il suo stile è belga con le speziature del malto dolce che si accompagnano le note di frutta matura. Dalla buona struttura e persistenza, chiude con un finale piacevolmente amaricante. Una birra che, potenzialmente, potrebbe anche invecchiare, come il vino. Lo chef Zhang Guoqing suggerisce di abbinarla a un fritto asciutto e leggero, perché fritto e birra artigianale si esaltano a vicenda, oppure, in un rimando di note gustative intense, a delle succulente costine “Sale e pepe”, al “Pollo del generale Zuo Zongtang” o alla raffinata “Crispy duck”, che rispetto alla classica anatra arrosto laccata alla pechinese, presenta una parte di pelle fritta.