BRAIDE ALTE 2018 LIVON

Livon e il Friuli, un’identificazione perfetta. Fu Dorino Livon a dare inizio a una storia familiare che da 50 anni parla di passione, tradizione, qualità e successo. Nel 1964 acquista il primo appezzamento sulle colline del Collio e da allora la crescita è stata costante, fino agli inizi degli anni Ottanta quando entrano in azienda i due figli, Valneo e Tonino. Ecco quindi un nuovo impulso alla diversificazione dei vini che mantengono una qualità altissima, ponendo grande attenzione ai Cru, con produzioni limitate su vigneti particolarmente vocati, e che consentono ai Livon di entrare nei mercati d’eccellenza.

Braide Alte

Un’altra svolta strategica avviene tra il 1992 e il 2001 quando i Livon decidono di acquistare quattro aziende agricole: Villa Chiopris e Tenuta Roncalto in Friuli, Borgo Salcetino in Chianti Classico e Fattoria Colsanto in Umbria, nella zona del Sagrantino di Montefalco.

 

 

James’ Tasting

Braide Alte 2018 Livon

95/100

Braide Alte è unanimemente considerato uno dei grandi bianchi italiani. Punta di diamante della Livon, è frutto di magnifici vigneti in località Ruttars nel Comune di Dolegna del Collio. Qui, su un terreno di marne e argilla, rigogliosi filari di Chardonnay, Sauvignon, Picolit e Moscato Giallo contribuiscono a creare un blend inimitabile.

Braide Alte 2018 è un intenso viaggio nell’anima più profonda del vino friulano. Supera i limiti naturali del monovarietale, si erge a sintesi definitiva di una terra generosa, estrema, ineguagliabile. L’assemblaggio delle quattro varietà dimostra, innanzitutto, la grande capacità della Livon nel definire il suo stile, dipingendo la complessità del vino attingendo da una tavolozza di colori a tinte accese e vibranti. L’aroma è di una esuberanza travolgente, un turbinio di profumi di agrumi rossi e frutta tropicale, straordinariamente piccanti e verticali. Si mantiene costantemente in un ambito di raffinata eleganza grazie a delicate nuance salmastre, fuse a sensazioni di colla, erbe d’alpeggio, fiori primaverili. Una evidente muscolarità che non perde mai la sua allure aristocratica soprattutto al palato, dove il delizioso viaggio tra le colline del Collio continua in un percorso emozionante di sensazioni opulente, dolci, acide e sapide. Alla fine, netta e indimenticabile, una impressionate freschezza. E questa è, semplicemente, il vertice a cui tendono la sua classe, la sua purezza e e la sua perfezione.

 

 

livon.it