SELVOSO 2016 POGGIO CAGNANO
Ricordo un’estate in cui visitai la Maremma. Era calda, selvaggia, estremamente affascinante con i suoi borghi arroccati e le sue colline ammantate di filari, bacche della tradizione spesso tradotte in espressioni concretamente di qualità ed eleganza. A Manciano, l’azienda Poggio Cagnano ne è l’esempio. Alessandro Gobetti, giovane vignaiolo proprietario, milanese di nascita toscano di adozione, con il suo piccolo vigneto a quasi 500 metri di altezza tra il Monte Amiata e il mare dell’Argentario, e un lavoro condotto in chiave biologica seguendo le regole di potatura di Simonit e Sirch, realizza pochissime etichette da uve Sangiovese, Ciliegiolo, Vermentino, Ansonica. In un contesto rigorosamente improntato su natura e biodiversità, decisamente mediterraneo con boschi di querce e ulivi, Alessandro sperimenta il cemento, l’anfora, la botte. Da terreni di arenaria mista a roccia, poveri e drenanti. Il risultato per bianchi e rossi è una franchezza di beva, un assaggio fresco e bilanciato in aromi ampi e finali sapido-minerali.
JAMES’ TASTING
SELVOSO 2016
92/100
Selvoso 2016 da uve Ciliegiolo e Sangiovese porta in dote tutta l’armonia territoriale. Solo 2.000 bottiglie che racchiudono il vigneto, il metodo, l’equilibrio. L’esuberanza cede il passo alla finezza, la potenza si slancia in un volume di bocca che richiama il frutto, la ciliegia, le piccole bacche rosse, humus e tostature. I toni sono quelli di un calice brillante, godibile, uno stile racchiuso in un passe partout di consueti respiri di Maremma.