CALICI DI NOBILTA’: IL POLLENZA

Esiste una realtà enologica marchigiana che riunendo nobiltà e una prospettiva peculiare rispetto al territorio, produce da uve internazionali vini simbolo di pregio e finezza. Un nome preciso, austero e regale: Il Pollenza. Nasce dall’idea di Aldo Maria Brachetti Peretti, erede dell’antica dinastia marchigiana di origini venete risalenti al 1200, che acquistò la tenuta negli anni ’70: circa 230 ettari nel comune di Tolentino di cui 70 coltivati a vigneto. Un luogo di grande armonia riconosciuto per la rilevanza che ha ottenuto nel panorama dell’enologia italiana.

Il Pollenza si caratterizza per la grande capacità di lavorare nelle Marche vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon e Franc, Petit Verdot e Syrah, o il bianco Sauvignon Blanc, quanto gli autoctoni Maceratino, Trebbiano, Montepulciano e Sangiovese. La tenuta a circa 25 km dal mare, è costituta da un corpo vitato unico: un giardino di vigne dall’impatto visivo straordinario che rimanda ai morbidi paesaggi di Bordeaux. Vocazione scelta non a caso anche per i loro vini, lavorati con sapienza in acciaio e in cemento vetrificato, a cui segue secondo la medesima tradizione bordolese un lungo affinamento in barrique e tonneau di rovere di Slavonia. Eccellenza a cui hanno collaborato enologi come Giacomo Tachis, per primo, e successivamente Carlo Ferrini, Enologo dell’Anno 2019 secondo la Guida Doctor Wine, e Giovanni Campodonico responsabile di cantina e vigneti.

Angera

È Angera 2018, Maceratino in purezza, anche detto Ribona “due volte buona”, vitigno forse di origini greche, certamente con una parentela acclarata con il verdicchio, a segnare il legame di territorialità. Breve macerazione, fermentazione spontanea con lieviti indigeni a temperature controllate e molto lente, una sosta di circa sei mesi in cemento vetrificato sulle proprie fecce fini, a esaltare corpo e struttura di un vitigno da molti definito troppo esile per regalare vini di una certa longevità. In cantina annate come la 2013, hanno invece dimostrato il contrario evidenziando, anche dopo alcuni anni, la grande eleganza del bouquet.

Il Pollenza Pàs Dosè

Il Pollenza 2016 è invece il vino bandiera: blend degli internazionali Cabernet Sauvignon 92%, Cabernet Franc 5%, con un saldo di Petit Verdot 3%, da suoli di origine alluvionale, argillosi – limosi, vieni vinificato in vasche di cemento con una macerazione sulle bucce di 20 giorni, a cui segue una maturazione di 14 mesi in tonneau nuovi per il 70%.

Cosmino

Completano la gamma presentata a Merano, Cosmino 2015 Cabernet Franc in purezza e il Metodo Classico Il Pollenza, Zero Dosage, Millesimato 2012 esclusivamente da uve Pinot Nero, sessanta mesi sui lieviti. Cinquemila bottiglie di armonia e complessità dai tenui profumi di ciclamino e fragoline di bosco a cui si accompagnano delicate note di crosta di pane.

 

ilpollenza.it