L’ANDANA: 20 ANNI DI STORIA ALL’INSEGNA DELLO STILE ITALIANO

Sono trascorsi vent’anni e sembra ieri. Il giorno dell’apertura del Resort, Carmen Moretti, vicepresidente della holding di famiglia Terra Moretti, aveva dichiarato: “L’Andana è l’immagine della Maremma toscana: unica, autentica, generosa. Un mondo a sé e un universo senza pari dove accoglienza, sapori gourmet ed eccellenza sostengono la passione e l’impegno della nostra famiglia per le grandi storie dei territori italiani”.  Su queste premesse è iniziato il grande progetto che la famiglia Moretti ha abbracciato nel segno di un’ospitalità attenta e famigliare che si è avvalsa sin dagli esordi di sodalizi speciali: Alain Ducasse prima e oggi Enrico Bartolini per una cucina stellata ispirata alla tradizione del territorio e alla sua ricchezza in biodiversità, l’architetto Ettore Mocchetti per le scelte di design ispirate alle botteghe artigianali rinascimentali e, su tutto, l’impronta di casa derivata dall’esperienza acquisita dal gruppo nel settore delle costruzioni di pregio e nel Relais & Chateau di famiglia L’Albereta, fondato nel 1993 in Franciacorta insieme al compianto chef Gualtiero Marchesi.

Famiglia Moretti, Enrico Bartolini

Abbiamo sognato ad occhi aperti – ricorda Vittorio Moretti, presidente del gruppo – e ci siamo subito innamorati di questa tenuta per la sua storia e la sua struttura d’insieme che rifletteva la visione illuminata di chi l’ha immaginata. C’era già tutto, se pur in pessimo stato: il lungo viale di accesso, la tabaccaia, il granaio, la villa padronale, e poi il piccolo lago, le vigne e gli ulivi con le residenze del borgo lavorativo e la piccola Chiesa. Tutto pensato con un senso del bello al contempo pratico e produttivo. Ridare vita a questo borgo è stato meraviglioso e ancora oggi, anche se non raccontiamo questa storia, si respira un senso di ordine che dà pace e si riflette nell’impegno delle donne e degli uomini che qui lavorano e sono fieri di incarnare con orgoglio il senso di ospitalità e passione per le bellezze del territorio. Come nel nostro dna imprenditoriale continueremo ad investire in questo luogo per dare valore al territorio che lo ospita e alla straordinaria storia che lo ha generato”.

Riuniti per ricordare questo momento, Carmen e Vittorio Moretti hanno celebrato i vent’anni con l’amico Enrico Bartolini, lo chef pluristellato che ha preso il testimone di Alain Ducasse portando la stella nel ristorante ricavato nell’antico granaio della Tenuta. Con queste parole Enrico ricorda il lungo percorso inaugurato nel 2016: “Quando nel 2016 Vittorio Moretti mi chiamò per essere partner della sua famiglia, si scatenarono in me diverse emozioni: l’entusiasmo che ogni nuovo progetto porta con sé, la soddisfazione personale per essere stato interpellato da un grande imprenditore, ma anche il timore di misurarmi con una situazione ad alto valore che richiedeva idee, personalità e coinvolgimento. Nel tempo la paura si è trasformata in successo, sia con il primo Resident Chef, sia con Bruno Cossio che sta portando avanti egregiamente il progetto della brace. L’Andana è un posto magnifico, stagionale, nella ‘mia’ Toscana. Un luogo speciale, incastonato tra la campagna e il mare, che cerchiamo di valorizzare attraverso la biodiversità degli ingredienti eccezionali che abbiamo a disposizione, dalle verdure alle carni al pesce. Bruno ha un background personale molto variegato, che con grande talento riesce a raccontare nei piatti. È nato e cresciuto in Brasile, la mamma è di origine russe e lui ha studiato e lavorato in Italia. Questo melting pot, insieme alla straordinaria ricchezza del territorio e al suo talento, definiscono la cucina de La Trattoria che ha nel menu “Brace” la sua espressone massima. Bruno ha studiato tutte le tipologie di cottura e fa la brace in mille modi diversi, per la carne, ma anche per le verdure e il pesce. Questa impronta definisce la nostra proposta ed è molto apprezzata dagli ospiti del resort che cercano esperienze autentiche e legate al territorio. Con la famiglia Moretti c’è un rapporto speciale e sono onorato di lavorare con loro. Condividiamo spunti, suggerimenti, iniziative e intuizioni: al centro del nostro confronto ci sono sempre il cliente il suo benessere.”

Nella primavera del 2004, la famiglia Moretti concretizza il sogno di aprire in Toscana un nuovo resort ispirato alle suggestioni del Mediterraneo. Artefici del progetto sono Vittorio Moretti, presidente, e Carmen Moretti, vicepresidente del gruppo Holding Terra Moretti. Nella nuova avventura immettono tutta la passione e l’esperienza acquisite nel Relais & Chateau di famiglia L’Albereta, fondato nel 1993 in Franciacorta insieme al grande chef Gualtiero Marchesi. Un modello di accoglienza che integra intorno ad una villa di campagna un’offerta molteplice radicata nel territorio, nelle sue origini e nei suoi prodotti di eccellenza. Vigneti e Vino, Uliveti e Olio, Orti e Cucina, Essenze mediterranee e SPA: tutto in un solo luogo, tutto intorno ad una villa principale che accoglie con il calore e la personalità di una “casa”, così come nelle antiche residenze dove le foresterie e le attività di campagna non erano un corollario da nascondere all’ospite, ma esse stesse luoghi inaspettati di ospitalità, ricchi di soprese e fascino.

Nasce così L’Andana, situata a Castiglione della Pescaia (Grosseto), nel cuore di Tenuta La Badiola, 500 ettari di natura incontaminata, appartenuta nell’800 al granduca di Toscana Leopoldo II, la cui politica illuminata consentì la rigenerazione della Maremma attraverso tecniche agricole innovative e una visione lungimirante che ne ha trasformato il destino. Proprio dove oggi sorge L’Andana, il granduca aveva infatti realizzato l’avamposto del suo progetto, scegliendo l’isoletta del lago Padule per la sua residenza, e dislocando nella tenuta fattorie, scuole, abitazioni e tutto ciò che poteva contribuire a realizzare l’ideale di una comunità felice e operosa. Questa preziosa e complessa eredità rivive oggi nel progetto alberghiero che ha saputo ridare vita ad ogni spazio, non solo rispettando, ma anzi traendo ispirazione dalla sua storia e dalla sua essenza.

Enrico Bartolini e Carmen Moretti

Un percorso così illustrato da Carmen Moretti: “La nostra famiglia è fortemente legata alla terra di Franciacorta, ma la Toscana ha rappresentato per noi il contesto ideale dove realizzare una casa di campagna che potesse raccontare una storia con il suo passato, le sue note e i suoi profumi particolari. Siamo rimasti subito colpiti da questa tenuta per la sua capacità di conservare intatto il sapore di un’epoca in cui i viaggi duravano giorni interi e il viaggiatore aveva tempo per nuove scoperte e nuovi incontri. I nostri sforzi si sono concentrati sin dall’inizio su questo concetto di tempo affinché a L’Andana si potesse ripetere la magia dell’incontro tra una storia del passato e una sensazione dell’oggi”. Come già per L’Albereta, anche a L’Andana il primo chef e partner del progetto è stato Alain Ducasse. “Con lui e il suo staff– racconta Carmen Moretti – abbiamo disegnato l’offerta alberghiera approfondendo il carattere di ogni singolo spazio e proponendone la rivitalizzazione nel rispetto della storia, della natura, del paesaggio e della vocazione del contesto generale. Ricordo i molti incontri con tutti i collaboratori: giornate intere con più tavoli di lavoro nei grandi spazi del cantiere, per discutere il futuro dei giardini, delle cucine, degli arredi, dei luoghi di lavoro e di accoglienza. Niente è stato tralasciato affinché il disegno avesse una chiara impronta: il Mediterraneo in chiave italiana”.

Un’eredità che nel 2016 passa di mano allo chef pluristellato Enrico Bartolini che ha sapientemente interpretato la sua terra toscana in chiave “classica contemporanea”, come lui stesso ama definire la propria cucina. Per le scelte di interior design, Carmen Moretti ha chiamato al suo fianco l’architetto e amico Ettore Mocchetti, storico fondatore e direttore di AD Italia, ma soprattutto geniale fondatore di una vera e propria scuola dell’arte e del mestiere di progettare gli interni alla maniera italiana. “Uno stile che si addiceva perfettamente al nostro progetto” – racconta Carmen – “perché capace di fondere interior design e lifestyle con una sensibilità tutta italiana e con un taglio quasi teatrale, capace di emozionare e rendere unico il ricordo. Ettore è scomparso da poco e questo luogo è un memoriale vivente al suo buongusto misurato e a quella rara capacità di teorizzare e praticare un lusso colto e contemporaneo, mai gridato e alla costante ricerca della qualità migliore”.

Anche il nome scelto, L’Andana, è un richiamo al lungo viale di cipressi e pini marittimi che introduce alla Tenuta. “Un’andana” è infatti termine ottocentesco per definire in modo maestoso una lunga striscia di terreno libero tra due filari, siano essi di alberi, alberature di vele o botti. Un significato, tuttavia, che va oltre la mera funzionalità di un passaggio tra due file perché ciò che limita e delimita questo passaggio è materia viva, fonte di attrazione e di meraviglia. E L’Andana, sin dal primo incontro, suscita proprio questa sensazione: la meraviglia.

 

 

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