TUA RITA, L’ANFORA COME NOUVELLE VAGUE
Il mondo “zoom” stravolge ancora una volta l’idea di incontro e conoscenza e in una modalità ormai consueta, riesce a veicolare a casa vino e cucina. Un matrimonio d’amore che si consuma quotidianamente in un’unione a volte difficile da costruire che Tua Rita, azienda vinicola in Suvereto, ha proposto con un’esperienza straordinaria volta all’esplorazione delle sue nuove eccellenze. Progetti che non cedono spazio alle attuali difficoltà, che superano il limite delle distanze, cogliendo nuove opportunità di realizzazione. Tua Rita e Dal Cacini, la condivisione esperienziale: la concentrazione sull’assaggio, l’emozione dell’abbinamento.
A ripercorre il viaggio alla scoperta delle tre nuove creature enologiche firmate Tua Rita, un narratore d’eccezione come Luca D’Attoma, enologo e consulente. Sullo sfondo il territorio di Suvereto, la Maremma toscana in un ensemble di luce e compressione. Il mare della costa, le colline metallifere dell’entroterra: un paesaggio unico che mette al centro la tradizione, usanze antiche come gli orci di coccio toscani, anfore di manifattura regionale che “coccolano” Ansonica e Syrah. Visioni moderne e complesse capaci di smorzare l’acino duro e compatto dell’Ansonica, vitigno della costa e delle isole, e di svolgere il Syrah in eleganza e frutto. Insieme a Sese, il Passito di Pantelleria prodotto in pochissime bottiglie, frutto della passione nata durante un viaggio sull’isola, accompagnano i piatti della cucina del Ristorante Dal Cacini. Un menù interpretato secondo i gusti toscani con alcune aderenze alla cucina francese, capace di regolare i criteri tra bottiglia e ricetta, confrontandosi su un terreno di libertà che non perde mai di vista l’autenticità della materia prima. La zuppa Corsa, il “caciuchetto” di pesce di tramaglio, richiama perfettamente al gusto francese grazie all’uso sapiente del formaggio, in una dolcezza che contrasta la sapidità del piatto e la ruvidità dell’Ansonica Keir 2019. La palamita in umido con le olive sperimenta l’abbinamento con il Syrah capace di “illuminare” vicendevolmente. Un abbinamento desueto di scoperta, nel quale nessun elemento gioca individualmente ma vive in una reciprocità perfetta. Il dolce giunge in conclusione per amalgamarsi con Sese, il Passito di Pantelleria. La piccola pasticceria di grani antichi, farine verna, tumminia, avena e farro, per quattro frolle tipiche della tradizione toscana e della vita contadina: il Cantuccio e la schiaccia Campigliese.
Il progetto di Pantelleria, che ha significato prima innamorarsi del luogo e solo successivamente farlo proprio, condensa in poco più di un ettaro di vigneto la cultura isolana affidata alle mani di pochi professionisti locali, Vinisola e Antonio D’Aietti. Una storia da vivere e raccontare in un continuo confronto con il territorio, protagonisti di una scoperta stimolante. Un vino che non ha nulla di commerciale, non una azione di marketing ma spin off della terra, figlio di una viticoltura dura e per questo ancora più ambita.
DEGUSTAZIONE
Keir Ansonica 2019
92/100
Dall’alta Maremma il progetto in anfora di un’uva che torna a raccontare di sé. L’Ansonica, per molti anni messa da parte, vede oggi un nuovo interessamento grazie anche al cambiamento climatico che ne ha favorito il reinserimento. Acino austero, buccia dura e consistente, trova infinita eleganza nelle lunghe macerazioni e nei tempi generosi per l’affinamento. Pochi i quintali d’uva: solo 2000 bottiglie ottenute da tre filari di un vigneto in affitto di circa 90 anni collocato nella parte nord di Suvereto, per una piccola produzione rappresentativa dell’azienda e del territorio. Un sorso di non semplice comprensione, certamente preciso e generoso, dal gusto acuto e dal profumo vivido.
Keir Syrah 2019
95/100
Syrah Keir è stato il primo esperimento in anfora, un dettagliato lavoro di ricerca su un vitigno duttile favorevolmente influenzato dal clima e dal territorio d’origine in una zona di poderosa luminosità. Da un vigneto piantato nel 2004 e da un procedimento di vinificazione sulle bucce piuttosto lungo (fino a cinque mesi) si ottiene una nuova esperienza gustativa tutta succo e dolcezza. Risultati sorprendenti e molto piacevoli ottenuti da uve in “infusione” per circa 6 mesi in orci crudi dalla capacità di 650 litri. Vino di alto profilo che, grazie a una vinificazione estrema, vince di misura cambiandosi tutti i connotati. Grande equilibrio e vitalità per un calice ottenuto da una cinetica perfetta della massa. Vino che si fa da sé.
Sese Passito di Pantelleria
94/100
Un gioiello racchiuso in sole 1000 bottiglie. Il classico allevamento ad alberello e tutto il cuore di un’isola assorbita dal sole, dal vento e dal mare. Sese, 100% Zibibbo (la prima vendemmia risale al 2016), nella magistrale etichetta del pittore livornese Raffaele De Rosa, non è un semplice vino ma l’incontro tra sogno, natura e civiltà.