BIOESSERì. BIOLOGICO CON STILE

Biologico, nella mia mente, è un concetto ben chiaro.
Da marchigiana penso ai prodotti dell’orto sotto casa, con le verdure appena colte ancora croccanti di rugiada e gonfie di sole; penso alle galline che razzolano indisturbate e agli animali che vengono “sacrificati” per il nutrimento della famiglia.
Penso al nutrimento, soprattutto, e al cibarsi con prodotti che fanno bene davvero al nostro organismo.
Cibo vero e di stagione.
A Milano sembra un concetto un pò più complesso da realizzarsi, qualcosa che richiede una ricerca più intensa. Figuriamoci unire l’utile al dilettevole con una cena che faccia bene a corpo e spirito, dove staccare la mente, godere di buon vino, musica giusta e compagnia adeguata ma trovando la cucina sana che proporrei io a casa.

 

È stato quindi un piacere scoprire la nuova apertura di Bioesserì in zona Porta Nuova, un locale che “sembra e finalmente è”; uno di quelli da chiacchiere con le amiche, da primo appuntamento, da qualsiasi occasione richieda un luogo ricercato e accogliente al tempo stesso.
Se il primogenito milanese dei fratelli Borgia, in Brera, invita al benessere con uno stile più “hygge” ma scaldato dai colori del Mediterraneo, il ristorante di Via Vespucci veste da gran sera il biologico, con il verde che diventa ottanio, il legno scuro e i dettagli luccicanti che rimandano a uno stile di vita un po’ più bohémien, almeno all’apparenza.
Nell’idea di Giovanni Musica, dello studio MGALAB,  il nuovo spazio deve in primis evocare emozioni.
Il progetto è stato delineato per recuperare lo stato originario della struttura. I mattoni rossi dei muri maestri sono tornati a nuova vita in un gioco di contrasti con i solai grigi di cemento, tutto rigorosamente lasciato a vista. L’intento era dare un’anima al luogo, facendo riaffiorare anche i vecchi pavimenti in rovere che si sposano con la semplicità di tutto il complesso. Un po’ New York, un po’ Milano, un po’ Palermo.

Andrea di Prinzio, il barman di Bioesserì

La proposta alcolica (e non) che accompagna la serata è bio grazie alla selezione di Andrea di Prinzio; sempre più tendenza, la mixology bio apre un panorama tutto da scoprire: la qualità della materia prima diventa un elemento imprescindibile per sorseggiare cocktail che restano nella memoria e che si rivolgono a un pubblico attento al benessere oltre che al gusto. Cocktail versatili, da gustare all’aperitivo, a cena o dopo cena.
Un’offerta che rende unica l’esperienza visiva e gusto-olfattiva con drink tropicali a base rum ed estratti, tequila e mezcal o distillati, sparkling drink con bollicine, soft drink e ovviamente analcolici sempre tutto in ottica sostenibile.
Sostenibilità che significa anche utilizzare ingredienti di recupero, all’insegna della lotta allo spreco senza rinunciare al gusto e alla creatività, con un’attenzione anche al plastic free, sostituendo le cannucce di plastica con la loro versione biodegradabile in amido di mais.

La cucina, quando il palato inizia a richiedere attenzioni, ha tutto il profumo del Mediterraneo con proposte genuine e seducenti pensate dallo chef Federico della Vecchia.
Ad accompagnare i cocktail ci pensano gli sfizi come le arancinette al burro, alici e fiori di zucca o i maritozzi con hummus e mortadella con spuma di parmigiano mentre a tavola è la tradizione a fare da padrona tra grandi classici e rivisitazioni.
Basterà scegliere il punto geografico a cui abbandonarsi per decidere di optare per uno spaghetto ai tre pomodori, con i movimenti sinuosi della pasta attorno alla forchetta e quel pomodoro che è la tonalità migliore di rosso che le labbra possano desiderare, oppure rimanere a Milano con il classico risotto alla milanese con ossobuco.
Nei secondi di mare risuona l’eco del Mediterraneo, in quelli di carne ad essere esaltata è la genuinità e la forza dei prodotti dell’entroterra siculo, come l’agnello fricassé al limone con erbette di campo, l’uovo florentine con salsa mornay, spinacino, erbe miste e crostini di pane o il cube roll servito con patate sauté e la sua salsa.
Non manca l’attenzione alle proposte vegetariane e vegane e la pizza continua a occupare un posto importante da Bioesserì, realizzata con farine macinate a pietra e fatte lievitare naturalmente per 72 ore.

 

Una cucina di territorio che esalta i sapori veri della terra, del mare e della montagna, trattati nella loro purezza. Niente sofisticazioni, niente nomi complicati, solo la bontà e il gusto di ogni piatto che si apprezza nella semplicità di un servizio altamente professionale ma sempre rilassato e confortevole.
Perché se devi fare una cosa, tanto vale farla con stile.
Anche nel bio.

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