BON WEI CELEBRA L’ANNO DEL CONIGLIO

Il 2023 sarà per i cinesi nuovamente l’anno del Coniglio, un anno caratterizzato da tranquillità, gentilezza, mansuetudine, timidezza, eleganza, pochi conflitti e un alto senso di responsabilità.

Bon Wei, ristorante di alta cucina regionale cinese a Milano, un classico della ristorazione asiatica, fin dalla sua apertura nel 2010 ha scelto di celebrare la ricorrenza del Capodanno Cinese con un piatto o con un intero menù degustazione abbinato a un vino. Per l’avvento dell’anno del Coniglio ha voluto inoltre far decorare due bottiglie di Champagne da Teo Kaykay, street artist pioniere nella customizzazione dello Champagne, che ha dipinto in esclusiva per Bon Wei un Salon Blanc de Blancs Le Mesnil Brut 2012 e un Cristal Rosé 2009 Louis Roederer. Raffigurati su di esse il simbolo del coniglio, il suo ideogramma e il caratteristico diamante, tag con cui Teo Kaykay firma le opere. Una delle due bottiglie verrà messa in vendita a partire dalla serata di Capodanno, il 22 gennaio 2023, l’altra resterà nella collezione di Bon Wei.

Per la cena Bon Wei propone un menù degustazione celebrativo firmato da chef Zhang Guoqing che include specialità della Cina contemporanea come Il Riso dell’Imperatore, ovvero un sontuoso riso Venere saltato con anatra arrosto e foie gras o Huángshí bān yú, pregiata cernia gialla al vapore condita con salsa di soia nera e peperoncino; ma anche gli Niángāo, gli gnocchi di riso di Capodanno con granchio di Laguna e zenzero, il simbolo di questa festa. Cinque piatti del menù, oltre al Riso e alla cernia gialla anche il Gambero fritto in forma di hulu, il Filetto di manzo saltato nel wok in salsa chili nera e Ricchezza e felicità, il dessert della pastry chef Sonia Latorre Ruiz, resteranno in carta per i successivi 14 giorni fino alla Festa delle Lanterne. Una cucina filologica corretta e rispettosa della tradizione, un percorso che guarda alla continuità di ricette regionali, oggi interpretate in modo contemporaneo.

Interessante il pairing dei vini appositamente studiati da Zhang insieme a Distribuendo Wine & Spirits. Sette etichette (Klepka Sausse, Blagliesi, Plonerhof, I campi, Tenuta Ferrera Poggio Racineci, Stefano Occhetti, Col di Lamo), e un vermouth agricolo bianco (Borgo San Daniele) pensati per esaltare gli aromi della cucina cinese e allo stesso tempo far conoscere produttori di nicchia che Bon Wei ha scelto di inserire nella sua carta vini.

Le degustazioni del Capodanno Cinese da Bon Wei rappresentano ormai anche uno spunto per riflettere sul percorso compiuto dal ristorante proprio nell’abbinamento dei vini con la cucina cinese. Il percorso di ricerca sul vino è cresciuto molto in questi dodici anni di attività. Se la prima carta è stata costruita con la consulenza di un sommelier italiano che ha preferito privilegiare etichette note con un taglio prevalentemente commerciale, l’arrivo del figlio dello chef Zhang Le nel febbraio 2013 – sommelier Fisar e appassionato di vini – ha visto l’ingresso in carta di etichette più ricercate, capaci di reggere i sapori della cucina asiatica, dal dolce all’aspro al piccante, ragionando su abbinamenti non soltanto al singolo piatto ma all’intero pasto.

Oggi Bon Wei ha una carta vini sempre in evoluzione così come lo sono i suoi piatti. Con la creazione della carta di specialità regionali della Badacaixi (le 8 regioni gastronomiche di Cina) la ricerca delle etichette si è sempre più allontanata da scelte scontate, per privilegiare la nicchia, il territorio e i piccoli produttori. Tra le 300 etichette, 70% italiane e 30 % estere, dalla Francia a Israele, dall’Australia al Sud Africa, fino al Cile e a un pregiato vino cinese, non mancano nomi altisonanti come Château Pétrus, Domaine de la Romanée-Conti, Masseto, Grange Penfolds, tipiche referenze di un ristorante di lusso in Cina.

 

bon-wei.it