CAPODANNO CINESE 2025: DOVE FESTEGGIARE A MILANO, FIRENZE E ROMA

Il Capodanno Cinese 2025 si festeggia il 29 gennaio, quando la luna nuova dà inizio all’Anno del Serpente di Legno, segno associato a saggezza, tranquillità e capacità di adattamento, virtù unite a forza e stabilità rappresentate dall’elemento del legno, in un complessivo auspicio di armonia e resilienza per il nuovo anno. Conosciuto anche come Capodanno Lunare o Festa di Primavera, il Capodanno cinese inizia con la Cena della vigilia (Chúxī) il 28 gennaio, raggiunge l’apice il 29 gennaio (Chūyī) ovvero il Primo giorno dell’anno quando i cinesi vanno in visita presso i parenti per scambiarsi gli auguri e prosegue fino alla Festa delle Lanterne che chiude i festeggiamenti il 12 febbraio. La festività tradizionale più importante della Cina si celebra anche in Italia grazie alla numerosa comunità cinese e al fascino che la cultura d’Oriente esercita da secoli con i suoi riti (basti pensare alla cerimonia del tè) e la sua estetica espressa nell’home decor con chinoiserie, raffinate ceramiche, mobili e carte da parati, nel giardinaggio che dall’Asia ha visto arrivare ortensia, peonia, bambu, fiore di loto, nella moda e nella cucina, a partire da spaghetti e ravioli, comune patrimonio gastronomico. Per i buongustai il Capodanno cinese è l’occasione attesa un anno intero per gustare prelibatezze rare e pregiate, cibi particolari e bene auguranti, da accostare a vini e tè pregiati, in un gioco di scambi e rimandi anche culturali.

 

MILANO

A Milano un evento simbolo del Capodanno cinese è l’ormaia tradizionale Danza del Leone e del Drago all’Arco della Pace. Domenica 2 febbraio 2025 dalle 14.00 Piazza Sempione si anima di un’esibizione a ingresso libero nella quale si mescolano musica tradizionale, danze, esibizioni di arti marziali, una sfilata in costumi d’epoca e giochi acrobatici con artisti e figuranti che sfilano insieme a un grande drago di cartapesta. In città non solo via Paolo Sarpi si addobba di lanterne e decori dedicati al Serpente, ma anche le vetrine del centro si ispirano alla ricorrenza e i ristoranti cinesi propongono speciali Menu di Capodanno disponibili per un giorno o due settimane. Partendo dai luoghi della sfilata, un itinerario gastronomico circolare può toccare Mu Dimsum, Gong Oriental Attitude, Mandarin Oriental, Ba restaurant e Bon Wei.

Mu Dimsum

Mu Dimsum è un ristorante a pochi passi dalla monumentale Stazione Centrale di Milano dalle atmosfere ariose di giorno e rilassate a cena grazie a giochi di luci e ombre e al calore donato dal legno (in cinese mù). Durante le celebrazioni del Capodanno Cinese 2025 Mu Dimsum propone una serie di iniziative, coerente con la mission della proprietaria Suili Zhang impegnata a divulgare le tradizioni millenarie della Cina inanellando cucina, cultura e arte. Dal 27 gennaio al 2 febbraio si può gustare lo speciale Menu di Capodanno ideato da Bryan Hooi, lo chef di origini cinesi e cresciuto in Malesia dal ricco bagaglio di esperienze internazionali, con il proposito di coniugare la celebrazione delle molteplici tradizioni gastronomiche della Cina al significato simbolico di ogni piatto, “in un complessivo augurio di prosperità, serenità e lunga vita” commenta Suili Zhou. Il Menu del Capodanno Cinese è coerente con la nuova linea di cucina disegnata dallo chef, un ritorno alle radici e ai sapori tradizionali e autentici attinti dalle svariate aree regionali della Cina, riletti con gusto moderatamente moderno ed eleganza, in un percorso che anche attraverso le presentazioni accurate dei piatti e le eleganti movenze del servizio del tè, riesce a coinvolgere tutti i sensi. Si parte dalla Cerimonia di Yusheng centrata sull’insalata della prosperità associata ad abbondanza e lunga vita, a base di pesce crudo che tradizione vuole sia servito al centro di un piatto contornato da verdure tagliate a strisce e salse di condimento che i commensali mescolano tutti insieme con vigore mentre pronunciano frasi di buon augurio ad attirare la prosperità. La Yusheng, che si gusta a Capodanno anche per il significato simbolico generato dall’ambiguità dei caratteri cinesi yu (pesce) e sheng (crudo, ma anche abbondanza e vita), è seguita da Zuppetta di Mare per attrarre fortuna e ricchezza, Riso Glutinoso con Foglia di Loto ad augurare abbondanza e successo, Laxiang con Astice, vero e proprio auspicio di dinamismo e cambiamento positivo. Il 25 gennaio un’esperienza particolare proposta da Mu Dimsum unisce il rito del tè cinese alla calligrafia tradizionale, piccolo viaggio nel mondo della bellezza e della filosofia della scrittura cinese culminante nel dono ai partecipanti di un tradizionale cartello di buona fortuna, solitamente appeso fuori dalla porta per augurare prosperità, serenità e felicità. Il primo febbraio una esclusiva Cerimonia del tè rappresenta un’immersione nella tradizione cinese, ma anche “l’opportunità di vivere un’esperienza coinvolgente nei rituali legati al tè, una tradizione che affonda le radici nella cultura millenaria cinese” completata dal workshop dell’8 febbraio sull’Arte della preparazione del tè cinese, per imparare a usare gli utensili tradizionali attinti dalla ricca collezione visibile nelle teche del ristorante Mu Dimsum come la teiera in argilla, il gongfu cha, il cucchiaino da tè e le tazze. Il 5 febbraio si può partecipare alla cooking class sulla preparazione dei ravioli cinesi, scelti proprio in quanto simbolo di fortuna e prosperità durante il Capodanno Cinese, con tanto di finte monete commestibili nascoste all’interno, in un gioco che augura ricchezza e fortuna. Infine il 12 febbraio, giorno della Festa delle Lanterne che conclude le celebrazioni, viene proposta una cooking class sulla preparazione dei Tangyuan, dolce tradizionale a base di riso glutinoso del Capodanno Cinese, simbolo di unità e prosperità, consumato per augurare felicità e buona fortuna.

Gong Oriental Attitude, Anguilla del Cambiamento e la sua pelle

Una passeggiata a piedi di dieci minuti da San Babila conduce alle atmosfere dorate e di sobria opulenza di Gong Oriental Attitude luogo di felice incontro fra le tradizioni gastronomiche di Asia e occidente, con particolare sensibilità agli ingredienti, selezionati da produttori attenti all’etica e alla sostenibilità ambientale. Dal 28 gennaio a domenica 2 febbraio Gong propone un Menu dedicato al Capodanno Cinese 2025 aderente al gusto estetico di Giulia Liu e alla brigata di cucina internazionale guidata con dedizione dallo chef Guglielmo Paolucci. Piatto emblematico dello speciale menu di otto portate è la “Anguilla del Cambiamento e la sua pelle” immagine dello spirito di rinnovamento intrinseco nell’Anno del Serpente. Una bellezza enigmatica caratterizza il serpente e l’anguilla. Simboli di saggezza e forza, entrambi invitano a concentrarsi sul proprio mondo interiore, in armonia con il ritmo naturale della vita. Analogamente, l’Anno del Serpente sollecita a trasformarsi e adattarsi con grazia e intelligenza. “Nella cultura cinese il serpente è molto più di un semplice animale” spiega Giulia Liu anima di Gong, “è il simbolo della trasformazione, della rigenerazione e dell’introspezione. La sua capacità di mutare pelle è vista come un gesto naturale di rinnovamento, un processo che porta a lasciare il vecchio per abbracciare il nuovo”. Concetti ai quali si ispira il piatto principale del Menu del Capodanno Cinese 2025: lo spiedino di Anguilla alla brace affumicata con legno di ciliegio laccata col suo fondo e porri, servito con cialde croccanti di amido di riso che ricordano la pelle “abbandonata” dopo la muta: “il nostro modo per augurare agli ospiti un buon 2025 all’insegna del rinnovamento e delle novità, lasciando alle spalle il passato“. Abitante delle acque profonde, l’anguilla vive tra mondi opposti, a metà tra terra e acqua, tra il visibile e l’invisibile, il dolce e il salato, adattandosi a ogni condizione ambientale e come il serpente, con il corpo allungato e i movimenti fluidi e ipnotici, si muove in modo armonioso, “ricordando la continuità della vita, la capacità di adattarsi al proprio ambiente” e di affrontare le sfide della vita con resilienza, valori essenziali per l’Anno del Serpente. Oltre all’anguilla (proveniente dall’Azienda Agricola Giuseppe Colombo che alleva anguille utilizzando l’acqua all’interno del Parco del Ticino), il resto del menu ideato con lo chef Guglielmo Paolucci si presenta come un raffinato mosaico le cui tessere hanno il gusto di Scampi con caviale e foglia d’oro, Carpaccio di branzino marinato con succo di barbabietola rossa, Ravioli Dim sum e immancabili Xiao long bao, i simboli di lunga vita Lamian all’astice e un richiamo alla preziosa cucina degli Imperatori nell’Anatra laccata al tè nero Lapsang Souchong con melanzana cinese laccata al miso, mandorle sabbiate al curry e zafferano. A suggello dell’esperienza, il Dolce di Buona Fortuna, elegante dedica del pastry chef Paolo Sistu che a ogni ricorrenza del calendario cinese si misura con le tradizioni orientali ricavandone poetiche creazioni. In occasione del Capodanno Cinese lo chef presenta una cialda al cioccolato bianco serigrafata con il Serpente sotto la quale si cela un universo di dolcezze composto da gel al kalamansi, arancia candita, mandorle pelate a fette, gelato all’amaretto, miele millefiori, spuma di latte ridotto, granita alla vaniglia, meringa al kalamansi. Il Mandarin Oriental a poca distanza dalla Scala, il 29 gennaio propone una performance di Danza del Ventaglio accompagnata da una calligrafa e da una suonatrice di Ghuzeng impegnata a eseguire musiche tradizionali. L’evento è arricchito da un Aperitivo a base di finger food di ispirazione asiatici e drink list dedicata disponibile per tutta la settimana fino al 2 febbraio incluso. La Spa, dal 29 gennaio fino al 28 febbraio, offre un trattamento ispirato al segno del Serpente che consiste in una profonda esfoliazione di corpo e viso, seguita dall’applicazione di un ricco olio a base di Vitamina A e dalla crema Black Diamond allo scopo di stimolare la rigenerazione cellulare e rivitalizzare la pelle.

Ba restaurant

Ba restaurant è un locale di stile internazionale già negli ambienti che mescolano verticali scenografie contemporanee nei toni del grigio e del nero e lampadari-scultura rosso lacca. La cucina è altrettanto moderna seppure con lo sguardo rivolto alle tradizioni orientali e offre una delle proposte Mid sum più interessanti del panorama etnico meneghino, curate dallo chef Wu Chee Kean all’opera nella cucina a vista e rese ancora più pregiate dagli abbinamenti perfettamente centrati del sommelier Marco Spini. A guidare la felice commistione fra culture, Marco Liu, sempre garbato anfitrione. Dal 29 gennaio al 12 febbraio Ba Restaurant celebra la tradizione del Capodanno Cinese 2025 con uno speciale Menu di otto portate e una proposta di vini in abbinamento aperto dall’insalata Yusheng alla quale il sommelier Marco Spini propone in abbinamento il Verdicchio di Matelica Grilli’ 2022 Villa Collepere, un vino bianco con naso di media intensità, ampio ed elegante e note di gelsomino, frutta tropicale e pietra calcarea, di struttura media al palato, con freschezza e sapidità decise e una lunga persistenza esaltata dalla salsa agrodolce con cui è condita l’insalata della prosperità. Piatto emblematico e beneaugurante è poi la proposta di sei diversi ravioli Dim sum ai quali si può abbinare un Roero Arneis Riserva Perdaudin 2022 di Angelo Negro di media intensità al naso, ampio ed elegante con note che Marco Spini invita a riconoscere: “acacia, mela e pera, ananas, pietra focaia ma anche un leggero sentore di guscio d’ostrica dato dal terreno che in quanto antico fondo marino è composto da sabbia marina con fossili affioranti” e buona struttura al palato “con decisa freschezza, tanta sapidità, e una lunga persistenza” e un aneddoto: “questa azienda è stata la prima a produrre l’Arneis come vino da tavola secco nel 1971; prima era vinificato come vino dolce in quanto in ogni vigna di Nebbiolo (la varietà più nobile del Roero) erano sempre presenti un paio di filari di Arneis che essendo a maturazione precoce attirava gli uccellini che beccandola lasciavano intatto il Nebbiolo. Con i grappoli di Arneis surmaturati in pianta si produceva un vino dolce fino a quando Negro ebbe l’intuizione, vista la grande acidità e sapidità del vitigno, di far uscire nel 1971 il primo Arneis, e il resto è storia”. Il motivo del perfetto accostamento è da rintracciare nella contrapposizione fra la tendenza dolce della sfoglia e del ripieno dei Dim sum e la freschezza intesa come acidità e sapidità dell’Arneis. Nel segno della prosperità anche i Lamian, insaporiti con ragù di manzo alla pechinese e accostati al Merlot Cortona Leuta 2019, vino rosso con “buona intensità olfattiva di frutta rossa matura, erbe officinali e grafite e bella struttura in bocca, caldo di alcol, con bella freschezza e sapidità, tannini morbidi e vellutati e lunga persistenza” ad amplificare la struttura e l’intensità olfattiva dei sapori di manzo, funghi shitake e bamboo del ragù. In un crescendo di sapori il Maialino da latte con caviale, salsa all’aglio nero e composta di mele è accostato al Barolo Albe 2020 G.D. Vajra “frutto dell’assemblaggio di vigneti in quota in Barolo dove, grazie a tre diverse esposizioni, ogni giorno compaiono tre albe”. Un Barolo molto elegante e fine, con “naso intenso e ampio di marasca, lampone, rosa e viola, spezie dolci, sottobosco e tocco di scorza di agrume retronalase”. Al palato la bella struttura si addice alla sapidità del maialino grazie al “tannino ben presente ma molto fine che insieme alla freschezza si contrappone alla grassezza della pancia”, mentre lunga persistenza e morbidezza perfezionano l’abbinamento. Al dessert, il Dolce della fortuna è un cremoso al cioccolato bianco profumato alla mano di Budda (agrume esotico della famiglia del cedro), gel di mandarini e zenzero, arachidi sabbiate, cialda croccante e gelato al sesamo nero, seguito da Palline dolci al sesamo.

Bon Wei

Bon Wei è un moderno ristorante progettato dall’architetto Carlo Samarati secondo i canoni della Cina contemporanea che celebra il Capodanno Cinese 2025 legando arte, champagne e cucina cinese e rinnovando la collaborazione con l’artista e designer Teo KayKay, pioniere nelle edizioni limitate di etichette di champagne che oltre a dedicare un’immagine di grande impatto al Serpente di Legno esposta al ristorante, ha dipinto a mano 10 bottiglie di champagne esclusive e ha ideato un’etichetta speciale per il whisky PX “Bon Wei selection”. Sono due le esclusive bottiglie di champagne da collezione, Pol Roger Wiston Churchill 2012 e Perrier-Jouët Belle Epoque Rosé 2005 Vik Muniz (una resterà a Bon Wei e l’altra sarà messo in vendita), alle quali si aggiungono otto bottiglie di Klepka-Sausse Comte de Chermont 2012, dipinte a mano, corredate di certificato di autenticità e arricchite da un package ad hoc e tag in pelle di cactus, pianta fortunata del Serpente. Nel ristorante Bon Wei l’appuntamento per i festeggiamenti del Capodanno cinese è mercoledì 29 gennaio con un menu di otto portate molto tradizionali come in una classica festa di famiglia proposto su prenotazione, firmato dallo chef Zhang Guoqing abbinato alle bottiglie di champagne decorate dall’artista e per gli ospiti una piccola opera d’arte in dono nascosta in una busta rossa come da usanza cinese. Ogni piatto fa idealmente riferimento a ciascuna caratteristica del serpente e protagonisti del menu sono in particolare gli Niángāo Dou Chi Yu: Gnocchi del Serpente di Legno, disponibili fuori carta per 14 giorni, fino alla Festa delle Lanterne. Si tratta di tradizionali Gnocchi di riso preparati per l’occasione con gallinella di mare, verdure dell’orto e soia nera e la traduzione del loro ideogramma dice “ogni anno sempre di più”, un significato augurale che è filo conduttore dell’intera festa. Come spiegano da Bon Wei, “il segno del Serpente di Legno è di fatto un piccolo drago, caratterizzato dai colori nero, rosso e giallo, dai numeri portafortuna 2, 8 , 9 e dalle piante distintive orchidea e cactus. Il Serpente di Legno è saggio, ordinato e intelligente, deciso ma riservato, comunicatore di poche parole, dotato del dono di saper apprezzare l’arte e con la passione e il gusto per tutto ciò che è raffinato, come è l’alta cucina regionale di Bon Wei”. Il ristorante cinese si contraddistingue infatti nel panorama meneghino per l’ambizione di abbracciare un po’ tutte le culture gastronomiche regionali della Cina. Tornando alle virtù celebrate dal Menu del Capodanno cinese, la Saggezza è Qiao Yu Tang una zuppa di cernia gialla, cavolo cinese e shitake; l’Ordine, è il primo antipasto Jiu Cai He, Involtino con germogli, uova, gamberetti e spaghetti di soia, l’Intelligenza è il secondo, Da Xia Juan, mazzancolle in pasta kataifi e la Decisione è rappresentata dagli Gai Jiao Mian, Noodles arricciati in agro piccante. La Comunicazione silenziosa è Da Pan Ji, Pollo croccante al wok, peperoncino, sesamo e arachidi e la Passione è Suan Cai Yu, Branzino stufato in terracotta, con bambù e Jie cai, verdure sottaceto. La virtù della Raffinatezza chiude il percorso goloso con Qiao Ke Li She She, una torta Sacher contemporanea in forma di serpente, pensata dalla pastry chef Sonia Latorre Ruiz, dolce che Bon Wei invita ad accompagnare con un bicchiere del suo Whisky PX. A coloro che non riuscissero ad aggiudicarsi uno degli champagne personalizzati, Zhang Le suggerisce due accostamenti ad hoc al piatto Gnocchi del Serpente di Legno con Gallinella di mare. Un vino bianco potrebbe essere un “Vermentino Riserva passato sia in acciaio sia in botti di legno e gradazione abbastanza elevata che regga la struttura del piatto sapido e gustoso e possa sgrassare il palato”, mentre come vino rosso consiglia un accostamento a contrasto con un “Pinot Noir che ai sapori morbidi del pesce e croccanti delle verdure aggiunge un salto ulteriore con un pizzico di acidità che contraddistingue i Pinot nero e li differenzia da altri vini rossi magari troppo corposi che rischierebbero di coprire il piatto”.

 

PRATO E FIRENZE

A Prato martedì 28 gennaio alle 17:00 il suono della campana al tempio buddista Pu Hua Si dà ufficialmente il via al Capodanno Cinese 2025, allineandosi esattamente alla mezzanotte di Pechino. Con la Sfilata del Drago e danza del Leone che percorre le vie del centro e delle aree industriali iniziano i festeggiamenti dell’Anno del Serpente che per tutto il mese di febbraio offrono svariate tipologie di eventi. Si può visitare il tempio buddista Pu Hua Si che è l’hub culturale della comunità cinese di Prato con una collezione di preziose statue provenienti dalla provincia cinese del Fujian; partecipare alla Cerimonia del Tè nel Ridotto del Teatro Metastasio, un’esperienza guidata da ZENTE in collaborazione con l’Associazione Mindful Peace International Italy per promuovere il dialogo culturale e condividere momenti di introspezione; ascoltare il Concerto di musica tradizionale cinese dell’ensemble Dong Xun (Viaggio verso l’Est) immersi nello scenario tardo barocco del Convitto Nazionale Cicognini; tuffarsi nella cultura pop cinese con tutta la famiglia partecipando ai laboratori e workshop di PrismaLab dedicati a maschere cinesi, fumetti, danza e canto pop cinese e oroscopo cinese; assistere alla proiezione di film cinesi in lingua originale con sottotitoli (Terra e polvere del regista Li Ruijun e Il mistero scorre sul fiume del regista Wei Shujun, vincitore del premio Un Certain Regard al Festival di Cannes 2023 e tratto dal bestseller “Torture” di Yu Hua). Il 9 febbraio si coniugano conoscenza della società e cultura cinesi e gusto attraverso lo Street Food Tour, un tour enogastronomico a piedi alla scoperta delle diverse tipologie di cucine regionali cinesi guidato da sinologi e mediatori culturali nel quale si assaggiano piatti tipici e si ascolta il racconto di ricette e simbologie connesse ai cibi prediletti del Capodanno cinese. Inoltre nei giorni del Capodanno i ristoranti locali e cinesi che espongono la vetrofania dell’evento propongono piatti nei quali la tradizione culinaria pratese si fonde con le influenze della cucina cinese e viceversa.

Il Gusto di Xinge

A Firenze il Capodanno Cinese è l’occasione per vivere a tavola le esperienze originali e improntate all’eleganza proposte da Il Gusto di Xinge e Gucci Giardino. Il Gusto di Xinge è lo sfolgorante set cinematografico di una cucina cinese nella quale bellezza, creatività ed estetica esprimono la poliedrica personalità della proprietaria Xin Ge Liu, arrivata in Italia per studiare moda e conquistata insieme al marito e socio Lapo Bandinelli dal mondo del food. Gli ambienti del ristorante a nord del centro storico di Firenze (aperto dopo la prima esperienza de Il Gusto Dim Sum caratterizzato dall’esclusiva offerta dimsum capace di racchiudere in ciascun ravioli un variegato mondo di sapori e suggestioni) evocano con stile e carattere incanti orientali e onirici attraverso le cromie decise dell’ocra e del blu Cina accostate con gusto impeccabile e dettagli di decor che suscitano meraviglia cambiando l’originaria funzione come i vasi cinesi colmi di rami sui quali “fioriscono” polpette cremisi fritte di scampi e formaggio da afferrare e assaporare. Il set ideale dunque per un’altrettanto scenografica celebrazione dell’evento più importante della cultura asiatica, il Capodanno Cinese 2025, celebrato da Il Gusto di Xinge il 29 gennaio con il menu ad hoc “One Thousand and one Night”. A sfilare sono piatti dai nomi evocativi come Oyster in Drama con cavolo rosso, cordial lime e salsa tabasco, Red Passion, Har Gow (ravioli di cristallo) farciti con astice e bamboo, Luckiness, un risotto con abalone e funghi cardoncelli, Black Gold, prelibatezza a base di caviale di storione bianco americano servito con crocchette di yuka e cetriolo marinato. Piatto simbolo del ristorante presente anche nel Menu Capodanno è lo scenografico Noodles Nostalgia, versione orientale delle tagliatelle fritte con astice e capesante, “un piatto che unisce due mondi e scalda il cuore” lo definisce Xin Ge Liu. Il nome tradizionale del piatto è Liangmianhuang (Due Lati Gialli) ed è un tipo di pasta tradizionale originaria di Shanghai e Suzhou dove era uno dei piatti principali e più apprezzati, accanto alle zuppe di pasta. Nella regione del Jiangnan la pasta viene generalmente servita in brodo, ma il Liangmianhuang, una pasta saltata a secco, rappresentava un’alternativa altrettanto popolare. Nelle famose case di noodle come Guanzhengxing e Zhuhongxing a Suzhou, era possibile gustarli e a farci capire quanto fossero stimati basta il nome con cui erano celebrati: “Imperatore dei Noodles”. Il Liangmianhuang è una pasta saltata in padella con un procedimento che ci spiega la stessa Xin Ge Liu: “i noodles, precedentemente cotti, vengono fritti in padella fino a ottenere una crosta croccante all’esterno, mantenendo però un interno morbido e umido. A questo punto, si versa sopra un condimento saltato al momento che tradizionalmente include carne di maiale sminuzzata e gamberi. Noi invece utilizziamo ingredienti più pregiati come polpa di aragosta, cappesante e altri elementi, preparando una salsa calda e saporita che lentamente penetra nei noodles croccanti”. Il contrasto tra la croccantezza e la morbidezza della pasta offre un’esperienza gustativa unica e irresistibile”.

Gucci Giardino

L’avvento dell’anno lunare cinese del Serpente di Legno conquista anche Gucci Giardino, un all-day café e cocktail bar in piazza della Signoria dove dal 22 al 29 gennaio viene proposto un Dim sum menu dedicato al Capodanno cinese pensato da Il Gusto di Xin Ge e valorizzato da un inedito Cocktail pairing ideato dalla bar manager Martina Bonci con la consueta dedizione a studio, artigianalità e memoria. Nel menu spiccano fagottini di pasta di tofu a forma di melagrana ripieni di tofu, funghi, finocchi e carote serviti con una salsa abalone che ricorda il sapore del pregiato mollusco ma è vegana (Dimsum Melograno) perfetti per l’abbinamento al cocktail Conversion preparato con Gin infuso melograno, Santoni, Vermut cringe e infuso mango; lo Gnocco di Taro giallo alla curcuma farcito con purea di edamame e germogli di bambú servito con ceviche sauce (Emoticon) è suggerito con il cocktail Insight a base di Santa Teresa, miele e vaniglia, limone, ciliegia e liquore mela, alle note orticole; i mini Charsiu Bao con ripieno di maiale arrosto e salsa Hong Kong sono perfetti con Elegance a base di Santoni, Karkade rosmarino, limone e lavanda e infine i golosi Har Gow di riso rosso con ripieno di gamberi e germogli di bamboo e accompagnamento di fiori di loto essiccati (Essence) sono ideale accompagnamento ai gusti aromatici del Wisdom a base di Santa Teresa, liquore prugna, Amaretto Adriatico, zucchero, limone e cioccolato. A fare da sfondo alla degustazione dedicata al Capodanno lunare gli ambienti del Gucci Giardino, ispirati dallo storico fioraio che una volta ne occupava gli spazi e caratterizzati da armoniosi contrasti originati dalla fusione tra i codici della Maison Gucci e il patrimonio storico e artistico della città di Firenze, ispirati proprio ai colori e ai profumi che caratterizzano un negozio di fiori. Valore aggiunto per gli ospiti locali e internazionali è la possibilità di assistere da vicino alla preparazione dei cocktail di Martina Bonci, talento naturale nella miscelazione e combinazione di sapori e sfumature di ingredienti associati a culture di tutto il mondo, messo a frutto con passione e rigore ereditati dal passato di sportiva professionista (nella Pallavolo) e premiato con numerosi riconoscimenti.

 

ROMA

 A Roma il proscenio delle celebrazioni per il Capodanno Cinese è piazza Vittorio Emanuele II, cuore multietnico della Capitale, dove dal 7 al 9 febbraio 2025 nei Giardini Nicola Calipari si svolgono spettacoli culturali e degustazioni gastronomiche che raggiungono il culmine sabato 8 febbraio con il Festival del Capodanno Cinese della Comunità Cinese reso magico dalle suggestive lanterne, e domenica 9 febbraio con la Parata di draghi e le Danze del leone arricchite da spettacoli tradizionali. Per chi voglia festeggiare a tavola, due validi indirizzi di cucina cinese d’autore moderna a Roma sono Dao Restaurant e Oolong.

Dao Restaurant

A Roma Dao Restaurant festeggia il Capodanno Cinese 2025 il 28 gennaio con una selezione di piatti che compone un menu ponte fra tradizione e simbolismo. “L’Anno del Serpente (Shé )” commenta Jianguo Shu, proprietario del Dao Restaurant, è “simbolo di trasformazione ed evoluzione nella tradizione orientale. Il serpente è il sesto animale dello zodiaco cinese ed è associato alla saggezza, alla riflessione e all’adattabilità. Per questa occasione speciale Dao Restaurant ha ideato un menu ricco e raffinato, capace di trasportare gli ospiti in un percorso sensoriale dove spiccano i sapori più autentici della cucina cinese”. Dopo un brindisi di benvenuto per entrare nell’atmosfera della festa, il Menu del Capodanno Cinese dell’insegna romana inizia con una selezione di antipasti volti a esaltare la varietà e complessità della tradizione gastronomica cinese. Tra le proposte spiccano i Bi Lu Juan, Cannelloni alle erbe cinesi con ripieno di maiale, bambù, funghi, carote e tofu, e i ravioli tipici delle festività, gli Jiaozi, ma in una speciale edizione che, combinando gusto e simbolismo, li vede preparati con riso rosso fermentato e quindi farciti di manzo e cicoria. Il Menu del Capodanno Lunare prosegue con le Xia Qiu, delicate Polpettine di gamberi guarnite con la loro bisque e lamelle di mandorla e i Kong Qi Chun Juan, croccanti fagottini a celare un morbido ripieno di granchio e funghi, in tenero contrasto di consistenze. La grande varietà della cucina cinese trova espressione nelle portate principali, dai Di Gua Fen Spaghetti di patate dolci saltati con frutti di mare, al Long Zaifan, un piatto a base di riso che equilibra i sapori di ombrina, maiale marinato, prosciutto, gamberi croccanti e “rousong”, anche chiamato cotone di carne per la soffice consistenza e che consiste in fili di carne di maiale essiccata soffiati ottenuti cuocendo la carne tagliata fine in una miscela zuccherata di salsa di soia e spezie fino a quando risulta talmente tenera da sfilacciarsi, per poi essere passata in forno per una parziale essiccazione e infine nel wok. Si respira il mare nello Yu Shao Nian Gao, un Branzino stufato accompagnato da gnocchi di riso al vapore e nello Shang Tang Long Xia, un Astice con la sua bisque, crema di patate di montagna “san yao” e alghe marine. E continuando con i cibi pregiati, viene proposto anche un assaggio di Bei Jing Kao Ya, la pregiata Anatra alla pechinese simbolo della cucina cinese. Chiudono il cerchio del menu del Capodanno cinese le Si Se Tangyuan, palline di riso glutinoso cotte al vapore presentate in quattro diversi gusti. Il brindisi di mezzanotte si fa con la grappa cinese, viatico nel passaggio al nuovo anno e tintinnante auspicio di trasformazione, prosperità e fortuna.

Oolong

Oolong celebra il Capodanno cinese con uno speciale Menu proposto a cena il 28 e il 29 gennaio nel quale sfilano piatti che fondono gusto e buoni auspici come il Tataki di cappesante con sesamo arrosto e salsa allo yuzu, l’agrume originario dell’Asia orientale nel quale confluiscono gli aromi di limone, bergamotto e pompelmo, i Mid sum, termine che letteralmente significa “Toccare il cuore”, fatti naturalmente a mano replicando in ogni increspatura della sfoglia la memoria di gesti perpetuati nei secoli, la Zuppa di melone invernale con polpette di pollo speziate. Tra le raffinatezze a base di pesce spiccano Gnocchi di riso al granchio e caviale, HunTun, una tipica pasta ripiena cinese dalla sfoglia fine che cuocendo crea un reticolo di grinze intorno al ripieno che per l’occasione è di astice e con il condimento della salsa speziata a base di pepe di Sechuan chiamata Málà (combinazione dei caratteri cinesi “intorpidente” 麻 e “piccante” 辣, le due sensazioni innescate sul palato), Branzino pescato alla moda di Sichuan, una delle quattro grandi cucine tradizionali della nazione Han e una delle otto cucine regionali della Cina, caratterizzata da sapori arditi tendenti al piccante e all’acre conferiti da ingredienti come zenzero e pepe del Sichuan. Maialino a lenta cottura nel coccio con verdure in una ricetta tipica Oiukui precede le dolcezze finali tradizionali.