BLUESQUARE, UMAMI E MUSICA
Bizzarra città Milano, così piena, forse troppo, di proposte ristorative e per un dopo cena musicale e creativo all’insegna della convivialità e del divertimento. Ma c’era davvero bisogno di aprire un nuovo locale in via Tortona, vicino ai navigli e, tutt’ora, quartiere sempre cool e di tendenza? Dopo aver passato una serata al bluesquare la risposta è si, fugando dubbi e perplessità.
Possiamo definirla una locanda contemporanea (il pay-off dice a contemporary inn), per un denominatore comune di gusto, dinamicità, accessibilità e divertimento. Il gusto: l’umami è al centro, per una cucina vegetale di ispirazione asiatica divisa tra vegetariana e vegana che sorprende per piacevolezza, unicità (difficile trovare proposte simili altrove) e carattere.
Dinamicità e accessibilità (e posizionamento): bluesquare è trasversale, è caffetteria e pasticceria secca all’apertura, location da smart-working, business lunch, menù all day, aperitivo, cena alla carta e dopocena. Divertimento: è il mood, l’intrattenimento musicale e le serate evento. Pare poco? Pensiamo al nome, bluesquare: è volutamente internazionale, blue evoca le atmosfere vibranti della grande metropoli, dove la musica è protagonista ma si ispira anche alla piazzetta (square) antistante che, a breve, sarà allestita a lounge con divanetti e tavolini bassi.
È punto di approdo per aziende e uffici della zona nelle ore diurne infrasettimanali; proprio per questo è stata pensata un’idea all-day e un business lunch con wrap, burger, chirashi e noodles con pesto alla coreana o cacio e pepe. La proposta aperitivo si rivolge a un pubblico giovane internazionale e si distingue per una formula semplice e immediata con calici di vino, cocktail e small plates.
La cena, da bluesquare, è condivisione con tacos, bao, uramaki, spiedini a cui si aggiungono ravioli cinesi e piatti principali come Lomein (Noodles tirati a mano), il Nasu Dengaku (melanzana grigliata glassata con salsa miso) e il Rapakatsu, una cotoletta di sedano rapa alla milanese in stile giapponese. I dolci, fatti in casa, sono estremamente golosi, tutti vegani e gluten free. A completamento, sake e carta vini con bianchi, rossi, rosati e bollicine italiani, francesi e spagnoli.
Da non sottovalutare le proposte mixology, tra grandi classici e creazioni pensate per le proposte food del locale: c’è del talento, come in cucina, e un’attenzione particolare all’armonia e alla complicità al palato con i piatti. In calendario, a sera, tanta musica, dal vivo e non, e per tutti, o quasi, i gusti, per una location poliedrica, camaleontica, dinamica e di importante personalità. In sintesi, una location divertente, conviviale, di gran gusto e gola, per belle vibrazioni e buon cibo.