LUX, LA LUCE DI UNA RISTORAZIONE AL FEMMINILE
Ormai raramente andiamo al ristorante perché abbiamo solo fame. Andare al ristorante ai nostri tempi vuol dire cercare di vivere un’esperienza, un’emozione, una scoperta, magari in un’atmosfera di convivialità per condividere i propri pensieri e le sensazioni. Non sempre riusciamo a trovare il posto giusto che soddisfi tutte le nostre esigente estetiche e gourmet, ma ce n’è uno al Porto turistico di Roma, a Ostia, che rappresenta il meglio della ristorazione 2.0. Si chiama semplicemente Lux, splende di una luce riflessa nel mare tra i candidi yacht e dell’incredibile bravura della chef Micaela Di Cola, altrimenti conosciuta come Mikychef.
Lei ha un volto più che noto, con le sue presenze su Rai 2 e per essersi occupata, come “home economist”, di diversi set cinematografici e pubblicitari. Ma Micaela è anche una donna sensibile e generosa: in passato, è salita più volte sui camion della Protezione civile come volontaria per cucinare per i terremotati di Leonessa – impegno che le è valso la Medaglia d’Onore – e per Amatrice.
Per poter trasmettere le sue conoscenze alla sua nuova brigata di Lux, Micaela ha abolito la divisione tra le partite e tutti sanno fare tutto: “I miei collaboratori devono avere conoscenza dei vai passaggi di ogni piatto” spiega la chef “Non c’è margine di errore nell’eseguire una ricetta se si seguono le procedure corrette e si concentra la passione che porta a scegliere questo mestiere, così duro”. Al Lux, per il periodo di formazione dedicato alla cucina, la chef ha voluto che fosse presente anche il personale di sala, che oggi conosce la storia di ogni piatto, e sa narrarlo al meglio al tavolo, vini in abbinamento compresi. “Credo nel mio team, in ognuno di loro, hanno tutta la mia fiducia!” afferma entusiasta Micaela.
Oggi vedere una donna al comando della cucina è ancora poco consueto. Vedere una donna giovane e bellissima, dotata di una rara sensibilità, di un’eccellente creatività, e di un forte carisma, è quasi sorprendente. Ma sapere che il ristorante in questione è gestito da ben tre donne, molto diverse ma tanto simili, è esaltante. Anna De Fazio, responsabile degli eventi, Silvia Leone, general manager, e Micaela Di Cola, executive Chef – sono loro il team vincente scelto dall’ imprenditore Alessandro Fraschetti: le Tre Grazie che hanno saputo dare a Lux personalità, bellezza ed eleganza, tutta al femminile.
“Noi tutte, Silvia, Anna e io, puntiamo a riappropriarci delle bellezze di Ostia, restituendole l’immagine che merita” racconta Micaela “Siamo qui per raccontare il fascino del litorale della capitale perché torni ad essere conosciuto come il meraviglioso territorio che è in realtà, dagli antichi e preziosi reperti archeologici ai bei pontili, dal mare ai palazzi Liberty, e perché no, per l’offerta gastronomica”.
Lux Restaurant Lounge, questo è il nome completo del ristorante, è un locale luminoso e sofisticato, sito su una banchina di fronte agli yacht ormeggiati. Il mare qui fa da padrone: nelle belle giornate e nelle tranquille serate ci si può accomodare all’esterno per gustare la cucina di pesce al suon di sciabordio delle onde e di voci di gabbiani. Ma se si alza il vento, c’è poco da fare: tutti dentro, in un’ampia sala color grigio perla, impreziosita dai dettagli color rosa rame, contornata dai morbidi divanetti di velluto e le poltroncine accoglienti. La sensazione di trovarsi su una lussuosa nave da crociera, cullata dalle onde, è decisamente piacevole, perciò non resta che lasciarsi andare e godersi la serata.
Il menu, creato da Mikychef, seduce con semplicità anche i palati più viziati ed esigenti. Particolare attenzione viene data al patrimonio gastronomico laziale, insieme alla migliore materia prima garantita dai fornitori di pesce del territorio regionale. Il viaggio del gusto inizia con pane e olio, una sorta di bigliettino da visita personalizzato della chef. Olio montato a crema e insaporito con le alici, è servito con i grissini, una morbida focaccia barese e le fettine di pane integrale.
Tra gli antipasti ci sono tanti crudi, valorizzati grazie agli abbinamenti con le salse e i condimenti creati appositamente. Particolarmente apprezzabile il fatto che la chef usi il pesce del Tirreno poco conosciuto dai più, come, per esempio, la tracina. La troviamo nel Tris di mare, assieme alla ricciola e al gambero viola, impreziositi dalle erbe aromatiche. Piacevole il gioco caldo-freddo, morbido-croccante, bianco-rosso nella Tartare di tonno alla menta con l’hummus di ceci e pane Guttiau dorato. Equilibrato il battuto di Gamberi rossi di Mazara su una soffice crema di burrata, contornato da una leggera salsa di datterini e le zeste di lime candito. Insolito l’incontro del Nord e Sud nella Tartare di salmone che viene affumicata al momento, servita con i cubetti di finocchio croccante e il morbido avocado, completata dalle gocce di panna acida all’aneto.

Tartare di salmone
I primi piatti incuriosiscono e ingolosiscono già alla lettura, anche se c’è sempre un fuori menu a sorpresa, come un classico piatto di Spaghetti alle vongole oppure una semplicissima – per il modo di dire – pasta ai tre pomodori. I sapori del pomodoro fresco, pomodoro cotto e pomodoro confit, mantecati con una manciata di Parmigiano, creano il gusto tridimensionale che riporta indietro nel tempo. Il Mezzo pacchero con tartare di pescato e il suo ristretto è un’altra sorpresa per il palato. I pesci utilizzati per questo concentrato di gusto sono tutti i pesci poveri e decisamente saporiti del Tirreno che venivano usati dai pescatori. Scenografica ed esplosiva “La Caprese che non ti aspetti”: ravioli di bufala con scampi, pomodori confit e acqua di pomodoro. Mikychef è convinta che il pomodoro mangiato nella sua stagione, così come il pescato o qualsiasi altro prodotto di terra e di mare, in quel preciso periodo riesca a dare il massimo di gusto con il minimo di trasformazione. E come darle torto?
Poi arriva il momento ludico, quello dello street food. Un soffice Maritozzo ripieno di una coloratissima Catalana di ricciola a carpaccio e gocce di salsa rosa, è perfetto per essere gustato anche in barca, con la brezza marina tra i capelli e il sapore salmastro in bocca. Invece il piatto successivo, il morbido e il croccante di Polpo rosticciato con crema di legumi piccanti e la granita di sedano è un modo di assaporare il mare, seduti comodamente a tavolo, con vista sul porto.

Polpo rosticciato con crema di legumi piccanti e granita di sedano
Chef Di Cola saprà stupirvi anche con i dolci. Una deliziosa pannacotta, morbida e setosa, è un vero ricordo dell’infanzia. Sfiziosa la tartelletta con la crema al limone e la meringa, accattivante la cheesecake destrutturata con crumble di arachidi e ricotta di pecora, rinfrescante la composta di frutta cotta, servita con il sorbetto di anguria.
La carta di vini, come il menu, è creata in modo per dare risalto soprattutto a diverse etichette laziali. Non mancano tuttavia le più interessanti referenze nazionali e, naturalmente, una selezione di bollicine, italiane e francesi.
Dunque, una serata passata da Lux, gestito tutto al femminile, a gustare il territorio, ricreato dalle mani di una chef molto speciale, è o non è una vera esperienza che vale la pena di vivere?
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