SPECIALE SAN MICHELE

Un terroir decisamente particolare, inserito nel contesto del Parco Agricolo Regionale lombardo, vive a due passi da Brescia. Un piccolo microcosmo enologico chiamato Monte Netto, un altopiano dove la vocazione per le uve Trebbiano e Marzemino conferma la straordinaria attitudine del luogo. Un vero e proprio gioiello se si pensa che qui, proprio come a Sauternes, la Botritys Cinerea di tanto in tanto fa la sua apparizione. A goderne sono alcuni filari di uve Trebbiano della cantina San Michele, vigneti posti su questo piccolo promontorio di suoli argillosi, dove succede che in quegli autunni che avanzano caldi e miti, tra notti umide e giornate soleggiate, sugli acini faccia capolino quella particolare forma di muffa che ingannata dall’umidità mattutina cerca il proprio nutrimento nel cuore dell’acino. Accade così che con la buccia indebolita arricchisca la polpa di zuccheri, sviluppando nuove, intense armonie. Condizioni rare che Mario ed Elena Danesi, i giovani titolare di cantina San Michele, hanno saputo valorizzare. La prima vendemmia nel 2012: quasi per caso nasce Otten, duemila irripetibili, preziose bottiglie. Le uve di Trebbiano vinificate tradizionalmente diventano unicità, peculiarità, personalità, gusto, longevità.

Per noi Otten non è solo un vino, Otten è una visione, costituita da ogni sua singola annata” afferma Mario Danesi “Otten è un progetto in continuo divenire, dove il risultato sarà sempre maggiore della somma delle parti” L’ordine di assaggio, puramente causale, segue l’ispirazione scandita da nasi regali, ampi, luminosi, complessi. Armonie che si evolvono in profumi di pesca bianca, albicocca matura, pistilli di zafferano, curcuma, cedro candito. Il sorso è sostenuto da un’acidità sorprendente, che affianca tensione, succo, maturità. Un valzer di Chopin, una fuga di Bach, un altro mondo, un tuffo al cuore, un esempio incomparabile di come il territorio scelga sempre d’indirizzare il vitigno.

 

James’ Tasting

Otten 3 2018

94/100

La gioventù che ha la forza della complessità, dell’armonia innata, di quella tridimensionalità celebrata al naso come una batteria di fuochi pirotecnici: apre la frutta tropicale, lo zafferano, le albicocche candite, i profumi d’anice, il miele millefiori, i ritorni di salsedine, il profumo della brezza marina. L’eco della freschezza prolunga la piacevolezza di una trama ricamata tra complessità e ricchezza.

 

James’ Tasting

Otten 2 2015

92/100

La seconda eccezionale annata. La vendemmia sul finire di ottobre di uve surmature, botrizzate, perfette, generose. Un naso che si lascia attendere e che svela a poco a poco una struttura ricca e avvolgente. Profumi salmastri in una trama coesa di frutta a polpa gialla in confettura, la carezza delle spezie mediorientali, il cumino, la curcuma, la noce moscata, la pungenza dell’agrume che delinea un contorno di tensione acida. Un sorso in cammino tra la recente giovinezza e la bellezza della maturità.

 

James’ Tasting

Otten 1 2012

95/100

Una forza indescrivibile: la seduzione che stordisce, intriga, promette. Pochi filari di Trebbiano vinti quasi per caso, in un autunno perfetto, da una generosa muffa nobile; la scoperta, l’emozione, la meraviglia di un evento incomparabile. Il naso è stupefacente avvolto da una continua stratificazione di sensazioni olfattive che s’intrecciano costantemente. L’albicocca disidratata si avvicenda con lo zafferano, il cedro con la curcuma, si svelano resine, muschi, ricordi salmastri, mentre la sofficità dell’uvetta avvolge il palato. Vibrano all’unisono in una tensione minerale che accompagna il sorso, infinito, intenso, teso e salino.

 

 

sanmichelevini.it