ALL ABOUT WHISKY: HIGHLANDS, SPEYSIDE, ISLANDS
Il whisky scozzese nasce con delle tipicità che derivano principalmente dalle zone di produzione. Per disciplinare le zone scozzesi di distillazione sono sei ma, osservando la cartina geografica, siamo fermamente convinti che ci siano tre macro-zone, all’interno delle quali sono presenti delle nicchie.
Queste macro-zone sono: Higlands, Lowlands e Islands. Le loro sottozone caratterizzate da una tipicità ancora maggiore, posso classificarle come segue: nelle Highlands si ha lo Speyside, nelle Lowlands abbiamo Campbeltown e fra tutte le varie isole svetta Islay.
Una doverosa premessa, prima di studiare le caratteristiche di ogni zona: oggi, con l’aumento della tecnologia e a causa di esigenze di mercato sempre più variegate, in ogni zona si possono trovare single malt con caratteristiche che non sono propriamente native. Per fare un esempio banale, non è raro trovare un whisky pesantemente torbato nello Speyside. A nostro modesto avviso questo comporta snaturare e standardizzare la produzione. La bellezza della tipicità produttiva sta nel poter riconoscere un territorio in un sorso.
Highlands
Insieme alle Lowlands è fra le aree territorialmente più estese. Il territorio delle Highlands è quello che nell’immaginario collettivo, grazie anche a film iconici come Highlander – L’Ultimo Immortale con Christopher Lambert e Sean Connery, viene identificato con la parola Scozia. Il whisky distillato in questa zona può differire molto da distilleria a distilleria, anche se i suoi tratti peculiari sono molto morbidi, fruttati e corposi con le spezie che si fanno ben sentire, con a volte una lieve torbatura. Quelli in prossimità della costa risentono della salinità del mare. Le distillerie più famose sono: Glenmorangie, Glencadam, Ardmore, Oban, Tullibardine. A proposito: glen significa valle.
Speyside
Il fiume Spey è una risorsa d’acqua fantastica. È una zona veramente piccola come estensione geografica e si trova all’interno delle Highlands. Il numero di distillerie operative al suo interno è enorme. Non è, infatti, un caso che questa particolare zona sia anche conosciuta col nome di “Malt Whisky Country”. Qui si concentrano indicativamente la metà delle distillerie di tutta la Scozia. Giusto per fare alcuni dei più famosi nomi, abbiamo Balvenie, Cragganmore, Glen Grant, Glenfiddich, Glenlivet, e il mitico Macallan. Ma potremmo continuare a citarne all’infinito. Sono prodotti morbidi e delicati. Il miele e la frutta risaltano in tutti i loro malti. È molto frequente l’utilizzo di legni americani, che conferiscono una nota vanigliata e di caramello.
Islands
Le isole di questa zona sono: Orcadi (Highland Park e Scapa), Mull (Tobermory), Skye (Talisker) e Jura (Isle of Jura), Lewis con Abhainn, Arran con l’omonima distilleria e Raasay con la neonata distilleria. Queste sono le isole che circondano il perimetro della Scozia. Tra queste non abbiamo citato forse la più famosa: Isaly che fa zona a sé e verrà raccontata nel prossimo capitolo. Alcune scuole di pensiero le vogliono accomunare alla regione delle Highlands, ma la loro varietà e diversità le fa essere una delle sei zone. Ovviamente, grazie alla loro distanza che le fa essere praticamente in tutta la parte occidentale della Scozia, fino ad arrivare all’estremo nord, i prodotti che offrono sono estremamente diversi tra loro e variegati. La parte che però le accomuna è una torbatura non troppo invasiva e molto elegante, seguita da iodio ed erica. Sono whisky decisi e importanti.