HILTON MOLINO STUCKY, LA VENEZIA COOL
L’Hilton Molino Stucky sorge sulle rive dell’Isola della Giudecca, una delle zone più autentiche di Venezia. Non si tratta semplicemente di un lussuoso albergo a cinque stelle: questo palazzone riesce a spiazzare chiunque poiché travalica completamente i canoni della tradizionale estetica veneziana. Un imponente edificio industrial style in mattoncini rossi fa dimenticare per un attimo la città lagunare, evocando le strutture da qualche parte a Brooklyn. Eppure, quando si vede questo posto e ci si rende conto di essere a due passi da piazza San Marco, subentra la meraviglia.
Siamo abituati a vivere l’accoglienza veneziana presso i grandi classici come uno sfarzoso Danieli, un elegante The Gritti o un raffinato Centurion Palace, invece Hilton Molino Stucky sfida la Venezia dei Dogi con i suoi palazzi merlettati, imponendo l’architettura puramente industriale. L’hotel è collocato in un antico mulino finemente ristrutturato e divenuto una delle strutture iconiche e più significative del periodo di recupero post-industriale. La facciata in mattoncini rossi, una torre neogotica – seconda solo al campanile di San Marco per altezza – la geometria dell’architettura hanno fatto sì che il Molino Stucky fosse considerato uno dei migliori esempi di recupero di un opificio dal valore storico e venisse annoverato tra le 100 eccellenze italiane.
Per apprezzare ancora meglio la struttura bisogna fare qualche breve accenno alla sua storia. Il primo progetto si deve all’architetto tedesco Ernst Wullekopf, che lo realizzò nel 1884 su commissione dell’industriale veneziano Giovanni Stucky, e consisteva in una struttura lineare realizzata in laterizi di colore rosso. Sulla facciata dell’edificio centrale spicca il nome «G. Stucky», sopra il quale è posizionato un complesso scultoreo rappresentante due figure femminili. Dieci anni dopo fu aggiunta una torre che rese ancora più imponente la facciata neogotica. Negli anni a seguire l’edificio fu ulteriormente ampliato fino alla sua forma definitiva che si estendeva in un’area di oltre 30.000 metri quadrati dove si producevano 50 tonnellate di farina al giorno e vi erano impiegati 1500 operai, 24 ore su 24 ininterrottamente, per la produzione della famosa super pasta Stucky e del pane.
Dopo decenni di intenso lavoro che ha dato un grosso contributo economico a Venezia, in seguito ai conflitti mondiali e alla concorrenza della terra ferma, il Molino cessò la sua attività nel 1955 e l’edificio cadde in una lenta ma inesorabile rovina. Negli anni di abbandono il Molino fu oggetto di una leggenda in quanto vennero avvistati tra le mura quei bagliori che permisero il ritrovamento del corpo di Beata Giuliana di Collalto, sepolto nel cimitero del monastero nell’area dell’attuale Molino Stucky.
Nel 1988 il Ministero per i Beni Culturali stabilì la trasformazione dell’edificio in un complesso alberghiero. Iniziò così nel 2002 un’imponente opera di restauro e adeguamento della struttura, che, nel rispetto dell’architettura originale, riportò il Molino Stucky al suo antico splendore e che aprì le sue porte ai primi ospiti il 1 giugno 2007.
Oggi, con le sue 379 tra camere e suite, diversi ristoranti e bar, la confortevole Spa, la piscina panoramica, lo spettacolare Skyline Rooftop Bar, quel gioiello dell’architettura industriale che è il Molino Stucky è l’hotel ideale per vivere Venezia da un insolito punto di vista, dovuto anche al fatto che l’isola della Giudecca è considerata la più autentica tra le altre, ancora abitata dai veneziani e sede di svariate gallerie d’arte contemporanea.

La suite presidenziale dell’Hilton Molino Stucky
Un soggiorno perfetto non può prescindere dall’esperienza enogastronomica. Al Molino Stucky ci si può coccolare al ristorante Aromi, per gustare la cucina di tradizione mediterranea, oppure vivere un’esperienza più divertente al Rialto Bar & Lounge, dove la cucina italiana si fonde con quella internazionale. Ma il luogo più ricercato di Venezia è, senza ombra di dubbio, lo Skyline Rooftop Bar. Qui non si può non prendere un aperitivo al tramonto, con un panorama unico e inimitabile affacciato su una Venezia ai propri piedi. Dall’alto dell’ottavo piano del Molino Stucky la laguna veneziana non ha segreti, offrendo agli sguardi curiosi la vista migliore sulla Serenissima con i suoi tetti, i suoi campanili e le sue cupole. Skyline Rooftop Bar è frequentato non solo dagli ospiti dall’albergo, ma anche dai veneziani che lo considerano un luogo cool in città. La drink list, a forma di tavolozza da pittore, è composta da 21 signature cocktail, ispirati ai colori di Venezia. Da provare le creazioni a base di Gin “Stucky 1895”, un gin infuso con 4 botaniche della laguna Veneta, dal sapore unico nel suo genere, leggermente sapido e con profumi intensi. Intriganti sono i cocktail Smokerita, Tintarella o El Cuban. La sera qui non mancano i dj set e la musica dal vivo, mentre nel pomeriggio ci sono le lezioni di mixology per i grandi e anche per i piccoli.

Lo Skyline Rooftop Bar dell’Hilton Molino Stucky
Sempre all’ottavo piano c’è una spettacolare piscina, un luogo privilegiato dove rilassarsi e prendere il sole con un drink in mano e una vista inequiparabile. Sempre nel tema del benessere, all’interno del Molino Stucky c’è una raffinata Spa Eforea, punto di riferimento degli ospiti dell’albergo e anche di veneziani.

La Spa Eforea dell’Hilton Molino Stucky
Ma la vera bellezza e la funzionalità di edifici così imponenti si vive quando l’hotel è al completo, senza tuttavia alcuna confusione: l’ambiente continua essere rilassante e accogliente, come Venezia comanda.