SALOTTO VALADIER, ELEGANZA SENZA TEMPO
Entrando nel Salotto Valadier, un ristorante in via della Torre Clementina, nella parte storica di Fiumicino, si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo. Ambiente d’eleganza d’antan, calici vintage, piatti che sembrano essere usciti dalla credenza della nonna, paralumi a sospensione in raso con frange: nessun dettaglio è fuori luogo. A portare avanti il progetto è Francesca Carli, figlia d’arte (suo padre, Carmine Carli è il patron del noto ristorante Le Brocchette, sul lungomare di Fiumicino), affiancata dal marito Andrea Ragno e dal fratello Matteo Camodeca.
Francesca, imprenditrice di successo e mamma a breve, ha ereditato dal padre la passione per la ristorazione e il savoir-faire dell’accoglienza. “Da quando sono nata, i miei genitori avevano un ristorante di carne, e mia madre mi diceva che, non appena ho iniziato a camminare andavo in giro per i tavoli per prendere le ordinazioni” racconta, ridendo, Francesca, e continua ricordando che “in realtà loro mi hanno sempre spinto a fare altro nella vita. Mi suggerivano di studiare, andare all’estero”. Presto Francesca si è resa conto di voler aprire un chioschetto sul mare.
Qualche anno fa, dopo aver fatto una stagione al ristorante del padre, insieme ad Andrea e Matteo, i tre ragazzi si sono dedicati all’apertura di Azul, un delizioso ristorantino sulla spiaggia, letteralmente pieds dans l’eau, dove poter godere del relax sul mare di Fiumicino, tra i tramonti e una buona cucina di pesce. Azul si è subito rivelato un successo, e poco dopo è nato un altro progetto. A dicembre 2023 è stato inaugurato infatti Salotto Valadier, un sogno ambizioso che prende il nome dall’architetto che ha progettato il palazzo sulla strada, storicamente conosciuta come Borgo Valadier, un ristorante che vuole portare gli ospiti dal mare direttamente nel calore del salotto di casa.

Risotto con assoluto di gambero rosso, salsa di datterino arrosto e crumble al cacao
Come molti altri locali siti nei palazzi in quella zona, anche Salotto Valadier ha due ingressi – uno su via della Torre Clementina e l’altro su via degli Orti – che uniscono le tre sale, capaci di ospitare intorno agli ampi tavoli di legno massello una sessantina di persone. L’attenzione particolare merita la centrale Sala delle Rocce, in cui è stata recuperata l’originale conformazione dei muri del palazzo, datato fine Ottocento. Ci si poteva aspettare che anche il menù (interamente di pesce) fosse altrettanto vintage, in linea con l’ambiente: ma per contrasto la proposta gastronomica punta sì, sui sapori tradizionali di cucina marinara, ma rivisitati con un pizzico di creatività. I piatti portano la firma dello chef Simone Chindamo, con al suo fianco ai fornelli Davide Leone.

Carciofi con seppie fritti dorati
La proposta gastronomica si apre con i classici Crudi e una selezione di Ostriche, per essere seguiti da Polpo su vellutata grezza di ceci al lime e rosmarino o Pescato locale panato con crema di cavolo romanesco, taralli e mandorle tostate. Deliziose le Polpettine di pesce con maionese al basilico, sfiziosi i Carciofi con seppie fritti dorati. Si prosegue con i primi, dall’immancabile Spaghetto alle vongole alla Fettuccina al nero di seppia con cozze e pecorino, o il Risotto con assoluto di gambero rosso, salsa di datterino arrosto e crumble al cacao. Nei secondi il pescato fresco locale la fa da padrone, sempre nel rispetto della stagionalità e dei “capricci” del mare. Molto consigliata la Grigliata mista del salotto, ma anche un Trancio di ricciola con cicoria e coulis di peperoni o il Calamaro locale, fritto, grigliato o gratinato. Anche i dolci sono realizzati dallo chef Chindamo, dalla Tartelletta con crema pasticciera al fondente, nocciola tostata, namelaka al cioccolato bianco e gelée al lampone, alla Cheesecake al caramello salato cremoso, al Tiramisù e al Semifreddo con coulis di frutti di bosco. La carta dei vini è interamente curata da Francesca Carli, e contiene sia le etichette “must have” che le referenze di nicchia. C’è da dire che ad aggiungere fascino al “salotto di casa” c’è Poldo, un bellissimo bassotto di Francesca, che ogni tanto fa un giro delle sale con l’aria da padrone d’altri tempi, educato e discreto.
salottovaladier.com
Cover: Matteo Camodeca, Francesca Carli, Andrea Ragno