JURI ROMANO: HERITAGE, ALCHIMIA, AVANGUARDIA
La sofisticata memorabilità di un drink ha dei codici inalienabili. Alla selezione e ricercatezza dei componenti propri della formulazione, va associata la teatrale narrazione sensoriale, istoriata di espressività aromatica, raffinatezza stilistica e compendi che sappiano traslare il cliente oltre le frivolezze, compendi che siano tratti stilistici distintivi e brillanti accenti.
I bar d’avanguardia sono oggi ambite ed elettive destinazioni di convivialità, dove i drink diventano preludio ad esperienze di amabile leisure e leggiadro perpetuarsi di quella stagione così auspicata, l’onirica stagione della spensieratezza.
Dal revival speakeasy ai club più esclusivi, passando per l’istituzionalità dei bar dei grandi hotel, l’avanguardia stilistica italiana della mixology è orchestrata da una generazione di bartender che interpreta la sperimentazione coinvolgendo non solo con la formulazione propria dei drink, ma attraverso una regia emozionale e scenografica. Juri Romano alla direzione della miscelazione made in Sicily del San Domenico Palace, a Four Seasons Hotel, ha coniugato il respiro internazionale delle sue esperienze professionali ai desiderata della clientela, esigente quanto desiderosa di scoprire, inebriarsi ed innamorarsi perdutamente di Taormina.
Ai classici della miscelazione italiana ed internazionale, come sottolinea il Bar Manager, nella carta del Bar&Chiostro, si affiancano non solo i signature cocktail ma si lascia spazio a drink sartoriali elaborati su misura delle preferenze del cliente, partendo dai gusti enunciati per evocare e sorprendere attraverso suggestioni ed allegorie, nella persistenza briosa e coinvolgente delle formulazioni, senza mai tralasciare puntuali rimandi alle essenze siciliane, rivelatori al punto da apparire inediti, come uno sguardo cosmopolita sul particolare isolano.
Le note aromatiche, come un atlante sensoriale, illustrano la Sicilia, con ricercati accenti di melata d’ape sicula, nepetella di Siracusa, melassa di carruba iblea, cappero eoliano, pistacchio del vulcano Etna, gelsomino del parco botanico, distillati, rosoli e vermouth siculi, ma anche sentori gastronomici di provola dei Nebrodi al limone, peperone giallo fumé o tartufo a rendere più complesso il drink The Inspirer in stile Negroni. Complessità ma soprattutto connessioni al fine dining, i drink del San Domenico Palace sono studiati in perpetuo dialogo con il desiderio di offrire esperienze sensoriali a tuttotondo.
Empatia, audacia, ricerca, professionalità istrionica, sperimentazione e vissuto personale sono solo alcuni degli ingredienti che Juri Romano utilizza nell’ideazione dei suoi drink, istoriando trame cinematografiche da sorbire.
Drink in cui è impossibile non cogliere caratterizzazioni delle più iconiche attitudini siciliane, senza tralasciare i rimandi artistici, letterari e storici. Traendo ispirazione da uno dei più celebri romanzi di David Herbert Lawrence, L’amante di Lady Chatterley, è nato uno dei drink più celebri di Juri Romano; la coppia di aristocratici a cui si fa riferimento nella trama del romanzo, pare fosse proprio quella dello scrittore e della moglie, che trovandosi in villeggiatura a Taormina, ebbe a misurarsi con un tradimento consumato dove l’amenità lascia arbitrio agli istinti. The Lover 2.0 è solo uno dei signature drink ispirati alla storia del San Domenico Palace ed ai suoi retroscena, oltre a sorprendere con l’espressività del gin in cui vengono infusi frutti rossi, tropicali e vaniglia di elaborazione propria, evidenzia una vellutata persistenza palatale, ottenuta dalla chiarificazione proteica lattica, una delle numerose tecniche tributate dal fine dining che si associano a quelle molecolari, per conferire ad ogni cocktail un’indimenticabile allure, esotica e fatale proprio come il bacio di un amante.
Dopo gli esordi professionali negli hotel di lusso siciliani, al Grand Hotel Atlantis Bay, Villa Sant’Andrea e Villa Igiea, Juri Romano decise di intraprendere un percorso di specializzazione nel Regno Unito, spinto dalle nuove tendenze desideroso di dedicarsi all’approfondimento di ogni aspetto della mixology londinese, scalando in sette anni tutti i livelli professionali, arrivando ai vertici manageriali. Nel 2021 decise di tornare nella sua Taormina per far parte del team di riapertura del San Domenico Palace, intraprendendo la supervisione gestionale dei due bar del Four Seasons siciliano: Bar&Chiostro ed Anciovi a bordo piscina. Due visioni distinte ma complementari, espressive di autorevolezza e focalizzate sull’intercettare ogni esigenza dell’esigente clientela nel corso della giornata. Che si scorgano la baia di Naxos, l’Etna, il pittoresco panorama del centro storico di Taormina o i beni archeologici del Teatro antico dall’infinity pool, o che si goda del lussureggiante giardino tropicale del loggiato del monastero seicentesco, passando per l’intimità delle sale monumentali contigue del bar, le sofisticate alchimie della drink list restano sempre protagoniste dell’esperienza.
Divulgare la Sicilia al mondo da questo iconico eden, è la missione ultima condivisa da un team che accoglie con esemplarità e dedizione: Denise Perna, Francesco Laganà, Alessandro Malfitana, Samuele Indelicato in sala, ed il Maestro dei maestri, l’executive chef Massimo Mantarro a dettare la linea esecutiva, col prezioso e valente supporto in cucina di Francesco Gambacorta, Samuele Messina e Vincenzo Abagnale, per citare solo alcuni dei componenti delle brigate che si alternano nei vari f&b outlet della struttura del San Domenico Palace, un hotel Four Seasons.