CASTELLO DI BOSSI, MERAVIGLIA DEL CHIANTI CLASSICO

Il viaggio comincia in una delle zone più antiche e prestigiose del Chianti Classico, siamo al Castello di Bossi. La prima torre della struttura risale addirittura al 1099 ed è una testimonianza straordinaria della propria antichità, inoltre sul territorio, sono state trovate addirittura tracce di vigneti provenienti dall’epoca romana. Nel 1450 il castello fu trasformato in una forma difensiva quadrilatera, che ancora oggi domina il paesaggio circostante. All’interno della proprietà vi sono anche due chiese consacrate e recentemente ristrutturate.

Già citato in testi dell’XI secolo ha un’estensione di 650 ettari, di cui 124 coltivati a vigneto, dove troviamo filari di Sangiovese, vitigno principe, come sappiamo, del Chianti Classico e della Toscana in generale; non mancano anche Cabernet Sauvignon e Merlot, le cui viti furono piantate a Bossi circa quaranta anni fa, probabilmente fra le prime in questa zona.

Le viti affondano le sue radici in terreni ricchi di tufo, argille gialle, sabbie limose e sassi spezzati, a un’altitudine media di circa 350 metri sul livello del mare. Non manca poi un’ottima esposizione e un microclima particolare. Tutto questo fa sì che le uve siano sane, con potenzialità notevoli e con una struttura molto simile a quella dei grandi vini di Montalcino. Prodotto di maggior pregio il Chianti Classico Riserva Berardo, dal colore rosso rubino intenso, con una bella limpidezza, una freschezza che risalta all’olfatto e note che richiamano china e tamarindo.

Il Castello di Bossi è una cantina ma anche un agriturismo. Fondato nel 1984 da Marco Bacci e portato avanti oggi anche dalla famiglia. La loro missione è sempre stata quella di creare vini ed esperienze di alta qualità che rappresentino la tradizione e la cultura della terra toscana. Il progetto della famiglia Bacci, proprietaria di Castello di Bossi dal 1984, comprende anche altre quattro tenute tra la Maremma, Montalcino e il Chianti Classico. Si comprende bene quindi il ruolo che hanno queste realtà sul fronte dello sviluppo del turismo del vino in Toscana.

Le cinque aziende (Castello di Bossi, Tenuta di Renieri, Barbaione, Renieri e Terre di Talamo) coprono oltre 900 ettari vitati dai quali nascono 21 etichette di vino fra vini rossi, bianchi, rosé, dolci e spumanti. La guida dell’azienda è in mano a Marco Bacci, che insieme a suo figlio Jacopo e l’imprenditore internazionale Serguei Beloussov stanno costruendo un brand toscano di sempre maggior prestigio. Qui l’amore per la terra si traduce in una particolare attenzione nei confronti dell’ambiente. Azienda 100% biologica e totalmente alimentata a energia pulita, con 600 ettari di pannelli solari.

 

 

castellodibossi.it