HOFSTÄTTER, NUOVI VINI SINGLE VINEYARD
L’esclusivo salotto-degustazione milanese di Martin Foradori Hofstätter, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, è stato l’occasione per fare il punto sulle novità che riguardano l’azienda e l’attuale situazione geopolitica della viticoltura altoatesina. Sul tavolo i nuovi vini da singolo vigneto firmati J. Hofstätter, Vigna Castel Rechtenthal Gewürztraminer e Barthenau Vigna Herbsthöfl Pinot Nero, la quinta generazione con Niklas ed Emma, da marzo 2024 ufficialmente alla guida della cantina, le unità geografiche aggiuntive dell’Alto Adige e le novità connesse, il tema del vino senza alcol.
In primo piano la scelta di Martin di lasciare spazio ai figli, dopo 32 anni di impegno in azienda, per dedicarsi ai vigneti in Saar con cui da quattro anni produce Steinbock Zero, il vino fermo senza alcol, e Steinbock Zero Sparkling, entrambi ottenuti da uve varietà riesling e presenti con successo sul mercato come alternativa per tutti coloro che non bevono o non possono bere alcolici. “Centomila bottiglie prodotte, il 90% Sparkling” afferma Hofstätter, “con il 70% della produzione richiesta dal mercato in Italia. Il canale che ha risposto immediatamente è stato l’hotellerie internazionale a cui è seguito l’interesse della grande distribuzione con la creazione di due private label per due importanti realtà”.

Niklas e Martin Foradori Hofstätter
Se in Italia la polemica sul vino dealcolato non sembra arrestarsi, perdendo l’opportunità di occupare una buona fetta di mercato e di poter indirizzare gli esuberi oltre che alla distillazione forzata, alla produzione di prodotti no o low alcol, con Martin Foradori Hofstätter il dibattito si fa costruttivo: “ognuno di noi può pensare dei vini dealcolati quello che vuole, sta di fatto che il consumo degli alcolici in generale sta cambiando. Se vogliamo chiudere gli occhi e andare avanti a fare polemica, va benissimo. Germania, Francia e Spagna ci hanno sorpassato da tempo, e Torres in Spagna sta addirittura costruendo un’intera cantina per la produzione di vini senza alcol e pianificando vigneti dedicati”. Prossima l’introduzione sul mercato (gennaio 2025) di un secondo sparkling dealcolato. “Sarà un riesling kabinett, Qualitätswein mit Prädikat, classificazione paragonabile alla nostra Docg, dunque un no alcol di qualità più elevata rispetto a Steinbock Zero Sparkling. Un kabinett ha già di per sé un alcol inferiore e una quantità di zucchero superiore” sottolinea Martin, “elementi grazie ai quali non è necessario intervenire sul prodotto finale. Dealcolo, imbottiglio e aggiungo CO2”.
Accanto al progetto vini dealcolati Hofstätter non ha smesso di lavorare alla valorizzazione di alcune sue parcelle di Gewürtraminer e Pinot Nero. Vigna Castel Rechtenthal Gewürztraminer e Barthenau Vigna Herbsthöfl Pinot Nero sono le due altre grandi espressioni del territorio presentate al salotto-degustazione, due nuove etichette da singolo vigneto che incarnano cinque generazioni di esperienza e l’impegno nella valorizzazione dei terroir unici dell’Alto Adige, che con l’annata 2024, hanno anche una doppia classificazione: non solo come vini “Vigna” (in quanto ottenuti da singolo vigneto) ma anche come vino UGA, Unità Geografica Aggiuntiva, ufficiale in Alto Adige dal 2024. “Non ho dati ufficiali in merito, non so ancora quante delle 86 unità siano state utilizzate dalle cantine. Vedremo più avanti in che direzione andrà l’Alto Adige. Ho sempre creduto nelle UGA come ci ha creduto mio padre e ancora prima mio nonno. Il mio sogno sarebbe stato avere una sola unità geografica aggiuntiva e una sola varietà. Ma chi conosce bene l’Alto Adige sa che non è possibile. Il futuro è specializzarsi”.
Quello che emerge dall’assaggio del Gewürtraminer Castel Rechtenthal 2022 e del celebre Vigna Kolbenhof 2022, è l’importante cambiamento della stilistica del vino. Entrambi vengono fermentati in botte grande e sostano sui lieviti 24 mesi. “Il consumatore cerca prodotti freschi, di buona acidità. Con la vigna del castello di Rechtenthal, che dista solo 300 metri in linea d’aria dalla vigna Kolbenhof (stessa altitudine), abbiamo vinificato un terroir specifico di Termeno, completamente esposto a sud e ubicato a monte del ruscello del Rio Inferno, dove l’inversione termica tra giorno e notte è davvero molto forte”. Anche il Pinot Nero Barthenau Vigna Herbsthöfl 2020, la new entry, ottenuto dalla particella di Pinot Nero situata a 450 metri, nel punto più alto di Mazon, dove la Tenuta J. Hofstätter ha contribuito a scrivere la storia del Pinot Nero altoatesino, mostra la ricerca estrema della freschezza, la purezza di un terroir che dal 1959 permette vini eleganti, equilibrati, con caratteristiche varietali uniche.
DEGUSTAZIONE
VIGNA CASTEL RECHTENTHAL GEWÜRZTRAMINER 2022
Il Vigna Castel Rechtenthal Gewürztraminer 2022 nasce nell’omonimo vigneto, sui ripidi versanti che si innalzano maestosi sopra il Castello di Rechtenthal, ai piedi del Monte Roen, la cima più alta di Tramin-Termeno (2.116 metri di altitudine). Sulle sue pendenze, che raggiungono il 60%, matura il Vigna Castel Rechtenthal Gewürztraminer che rivoluziona l’interpretazione di questo vitigno, esprimendo un profilo moderno e versatile, dove freschezza, leggerezza e delicate note agrumate regalano una piacevolezza che richiama il sorso.
BARTHENAU VIGNA HERBSTHÖFL PINOT NERO 2020
Il Barthenau Vigna Herbsthöfl Pinot Nero nasce esclusivamente dalle uve dell’omonimo vigneto nell’area vocata della tenuta Barthenau, situata a Mazon. Affiancherà altri due Pinot Nero da singolo vigneto di Mazon firmati J. Hofstätter: Barthenau Vigna S. Urbano e Barthenau Vigna Roccolo. È proprio dalle viti frutto di una selezione massale della Vigna Roccolo, il più antico vigneto di Pinot Nero dell’Alto Adige (allevato a pergola e piantato nel 1942), che nasce questo nuovo “single-vineyard wine”.