WHITE WINES XMAS 2018
Sette bianchi deliziosi, sette assaggi memorabili girovagando tra Italia e Francia. Ecco le nostre proposte “in bianco” per un Natale da non dimenticare.
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MACERATO CATARATTO 2017 – FERRACANE
“Un vino d’altri tempi”, campeggia sull’etichetta di questo bianco, che racconta lo stretto legame con la tradizione di Marsala. Diciassette giorni di macerazione sulle bucce, per un vino di carattere, che “guarda al passato con gli occhi del presente”. Giallo intenso, aromi ampi di ibisco, mandorle e frutta tropicale. Il sorso è strutturato, con tannini decisi, ottenuti dalla lunga macerazione. Un bianco non bianco, che può accompagnare piatti di carni strutturate, come un maialino in crosta.
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GRECO DI TUFO DOCG CONTRADA MAROTTA 2015 – VILLA RAIANO
Questo bianco è figlio di terreni di origine vulcanica, che ne segnano nettamente il profilo olfattivo. Giallo paglierino con luminosi riflessi dorati, si caratterizza per un bouquet intenso, ricco e a tratti sorprendente: aromi minerali e agrumati, con intriganti nuance di frutta e fiori gialli. Al sorso è avvolgente, con buona tensione sapida in chiusura. Abbinabile a tutto pasto, anche con le carni bianche e i formaggi di media stagionatura.
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OLTREPÒ PAVESE CAMPO DELLA FOJADA RISERVA 2013 – TRAVAGLINO
Un Riesling renano che non dimentichi tanto facilmente, per quel giallo dorato luminoso che ruba gli occhi e quegli aromi impetuosi d’idrocarburi, che si intervallano ritmicamente a ricordi agrumati, di erbe aromatiche e spezie. In bocca è un trionfo minerale, con buona struttura e morbidezza, che ne riempie il palato. Il file rouge al naso, come in bocca, è la sontuosità. Un bianco, che fermenta e affina in acciaio, per passare un anno in bottiglia prima della messa in vendita.
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SANCERRE LES BELLES DAME 2015 – GITTON PÈRE & FILS
Cinque ettari piantati su terreno silex, con vigne tra i 35 e i 50 anni. È questo l’identikit de Les Belles Dame, che si caratterizza per finezza e forza. Una danza di aromi tropicali e speziati, tracce salmastre e iodate, che si ripresentano al sorso con vibrante coerenza. Affina per 10 mesi in acciaio e barrique. Fratellino minore del Silex Galinot, altra straordinaria etichetta della stessa maison, che vi consiglio di provare.
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RIESLING D’ALSACE “CALCAIRE” 2012 – DOMAINE ZIND-HUMBRECHT
Paglierino con riflessi dorati, naso intrigante di mandarino, con immensi soffi minerali. Il sorso è teso, con un’immediata traccia sapida, che permane a lungo, supportata da piacevolissime note agrumate e di fiori gialli. Il Domaine Zind-Humbrecht è una garanzia di rispetto del vitigno: 100% terroir nel calice. Splendida potenzialità di evoluzione: da tenere in cantina e dimenticare per qualche anno, virerà verso note d’idrocarburi, oggi solo accennate.
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IL BIANCO 2017 – QUARTA GENERAZIONE
Appena duemila bottiglie per questo Fiano del Vulture in purezza, che affina tre mesi sulle proprie fecce, opera seconda di Giovanna Paternoster. Giallo paglierino lucente, con riflessi dorati. Soffi di ginestra, suggestioni di erbe aromatiche e fiori gialli, su trama minerale. Un vino estremamente complesso, che cambia nel calice istante dopo istante. Grande personalità in bocca, con finale lungo ed elegante. Una vera sorpresa, da sorseggiare lentamente.
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POUILLY FUMÉ “H.D. – HAUTE DENSITÉ” 2011 – CHÂTEAU DE TRACY
“Quando l’alta densità crea l’eccellenza”: un bianco potente, fine e complesso, che potrebbe essere definito – a ragione – con questa battuta. Straordinarie le sfaccettature olfattive, minerali, fruttate e speziate, per un sorso contraddistinto da carattere e persistenza. La scelta di avere un appezzamento che raggiunge le 17 mila piante per ettaro, dà i suoi frutti: potere della natura, intelligenza dell’uomo.