DOM PÉRIGNON ROSÉ, TRA LUCE E OSCURITÀ

Dom Pérignon Rosé rappresenta la seduzione di qualcosa di raro, è l’altra faccia del Dom Pérignon. Creato nel 1959, fu degustato nel 1971, in occasione della sfarzosa cena organizzata a Persepoli dallo Scià di Persia, per commemorare i 2500 anni della fondazione dell’impero persiano di Ciro il Grande.

Dom Pérignon Rosé 2009 (photo credits Hugo Mapelli)

Il Rosé di Dom Pérignon nasce per superare i limiti della creatività, attraversando uno stargate in nome dell’audacia e avventurandosi in territori sconosciuti per affrancarsi dalle convenzioni dell’elaborazione dello Champagne. È l’ispirazione a creare la forza che guida Dom Pérignon, riflette un impulso profondo che abbraccia il rischio, una vibrazione che esprime il brivido dell’ignoto con il desiderio di aprire nuovi orizzonti. Rivela il desiderio senza tempo di esplorare i confini del possibile, coglie lo splendore rosso del Pinot Noir nella sua primordiale radiosità e ne cattura l’energia vitale in un assemblaggio complesso e deciso, poiché Dom Pérignon Rosé incarna in maniera vibrante la luce e l’oscurità.

Dom Pérignon Rosé 2008

La Champagne non è zona vocata per i vini rossi, integrare la potenza, la tensione, l’oscurità del Pinot Noir rosso in un vino bianco è la sfida. Il contrasto tra luce e oscurità è il fine ultimo di Dom Pérignon Rosé, omaggio al Pinot Noir vitigno che richiede grande maestria e umiltà, che rifletterà la luce sfavillante. È uno champagne composto di tre elementi: il Pinot Noir, lo Chardonnay e il Pinot Noir in rosso che sarà il vero protagonista. L’obiettivo è far vibrare il Pinot Noir, il paradosso di un vitigno così nero da un lato a prestarsi all’assemblage con la vinificazione in bianco, in una visione estetica che segue un cammino particolare.

Vincent Chaperon

Si ricerca un marchio stilistico, e una dimensione per raggiungere la visione dell’armonia richiesta dallo Chef de Cave, Vincent Chaperon. L’essenza di Dom Pérignon Rosé è l’essere, luminoso, complesso, raggiante, sensuale, seducente, intenso, ricco di elementi di contrasto che combina Chardonnay e Pinot Noir in equilibrio perfetto, rivelando uno spirito selvaggio e sensuale, chiaroscuro e magnetico. Per Dom Pérignon c’e sempre un’interazione tra il suo ideale estetico e la personalità̀ della singola annata, un dialogo tra freschezza e maturità̀, tra luci e ombre.

 

 

Dom Pérignon Rosé 2008

armonia sfavillante

Assemblaggio del 59% di Pinot Noir di cui il 14% vinificato in rosso proveniente essenzialmente dal lieu-dit Vauzelles ad Aÿ e dal lieu-dit Champs de Linotte a Hautvillers e del 41% di Chardonnay. Il dégorgement è avvenuto nel 2021, dopo un affinamento di 12 anni sui lieviti con un dosaggio di 5 g/l. L’annata 2008 fu caratterizzata dalla predominanza di cielo grigio e velato, condizione singolare in un decennio con annate solari, fino al mese di settembre, quando in maniera miracolosa, ad inizio della vendemmia, il 15 settembre, le condizioni erano perfette: cielo blu e vento. La maturità delle uve superò le aspettative, raggiungendo un equilibrio eccezionale ed i grappoli erano perfettamente sani. Il colore aranciato con riflessi ramati rivela la sua tensione, sospesa tra maturità e giovinezza e il Pinot Noir riluce in tutto il suo splendore e in ogni sua tonalità. All’olfatto la complessità del bouquet lo rendono provocante, si apre su profumi fruttati di lampone e fragoline di bosco, sentori floreali di iris e fleur d’orange, speziature di pepe bianco, frutta secca, note tostate ma soprattutto prevalgono gli aromi agrumati straordinari di mandarino e arance tarocco. Al palato mostra vivacità, profondità e concentrazione. Le sensazioni tattili sono setose, la leggera struttura tannica del Pinot Noir è avvolta nella trama fresca, caratteristica dell’annata ed esplode vibrante in bocca la nota agrumata dell’arancia rossa. Questa vibrazione racchiude il brivido dell’ignoto, infondendo la fresca percezione di Dom Pérignon Rosé, come un invito all’esplorazione. Il finale, dalla sottile nota di mandorla amara, rivela una infinita persistenza minerale, salina e iodata. È negli anni più austeri e freddi che ritroviamo i grandi rosé, il vino rosso apporta quel supplemento agrumato necessario per supportare la mineralità e questa nuova opera d’arte di Dom Pérignon è una delle più belle espressioni in assoluto. Dom Pérignon Rosé Vintage 2008, millesimo iconico in Champagne, ha il desiderio di rivelare la sua visione di armonia che prende forma nelle tensioni, in equilibrio tra polarità̀ e dualità̀, tra l’ombra e la luce, tra lo Yin e lo Yang. Champagne leggendario poliedrico.

 

Dom Pérignon Rosé 2009

incarnazione del frutto

Assemblaggio del 56% di Pinot Noir di cui il 13% vinificato in rosso proveniente essenzialmente dal lieu-it Vauzelles ad Aÿ e dal lieu.dit Champs de Linotte a Hautvillers e del 44% di Chardonnay. Il dégorgement è avvenuto nel 2022, dopo un affinamento di 12 anni sui lieviti con un dosaggio di 5 g/l. L’annata 2009 ebbe un inverno rigido con delle nevicate, seguita da una primavera calda e piovosa. L’estate fu calda e soleggiata e la vendemmia iniziò il 12 settembre in condizioni perfette dando uve in ottima salute e maturità, con una meravigliosa espressione aromatica. Colore ramato, all’olfatto è ampio, armonioso, voluttuoso, libera tutte le sfumature aromatiche del Pinot Noir dal ventaglio di aromi di frutti neri, cassis e ciliegie, le speziature di pepe rosa, zafferano e zenzero, un bouquet floreale di gelsomino ed angelica, all’agrumato di arancia rossa, tamarindo e chinotto, sino a sentori di cacao e cioccolata, note boisé di legno orientale e di torrefazione. Al palato è sensuale, equilibrato, elegante, rotondo, complesso, vibrante. Sviluppa con magnificenza tutta la sua generosità ed energia. È dotato di una struttura molto elegante di grande finezza e complessità aromatica interminabile, il Pinot Noir, dai tannini leggeri, si esprime con splendore e maestria, con una effervescenza setosa che carezza il palato, sino ad un finale seducente, minerale e salino, di incommensurabile piacere. Dom Pérignon Rosé 2009 affascina per il suo carattere intensamente vivace, dove troviamo il frutto a dominare. Champagne magistrale.

 

 

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Cover: Photo credits Hugo Mapelli