BARBACOA MILANO, IL PROTAGONISTA È IL VERO CHURRASCO RODÌZIO BRASILIANO
Unico in tutta Europa, Barbacoa Milano è la vera churrascaria brasiliana dove è possibile godere della tradizione del classico Churrasco Rodìzio, ossia la degustazione di vari tipi di carne cucinati alla griglia. Il churrasco rodìzio è una delle tradizioni più popolari della cucina brasiliana: originario del sud, nelle Pampas, si è poi diffuso in tutto il Paese e al Barbacoa si può sperimentare in un modo speciale. Servita ai tavoli con un sistema di rotazione da abili Passadores, la carne arriva sul piatto con i tipici spiedoni chiamati Espetos. Tredici tagli di altissima qualità cotti “alla spada” sulla tradizionale churrasqueira e proposti con diversi contorni come banane fritte, manioca, polenta, patatine fritte, Barbacoa rice e farofa all’uovo e pancetta.
Fra i tagli lo Scamone, il taglio per eccellenza, e da cui si ricavano la maminha e nella sua parte finale chiamata Codone, la famosissima picanha. Da servire al sangue o a media cottura, è il taglio preferito dai brasiliani e anche il più richiesto al Barbacoa, perché estremamente gustoso e tenero. La Gobba di Bue è un taglio di carne mista e appetitosa, da arrostire intero per circa quattro ore; grazie allo strato di cellophan in cui è avvolto durante la cottura, mantiene la tenerezza e tutto il suo gusto inconfondibile. Ottima anche la pancetta croccante e le costine alla griglia. Oltre a questi tagli il saporito Controfiletto all’aglio o al gorgonzola, il tenero e gustoso Biancostato, il French Rack d’agnello, specialità del Barbacoa. Nella sala centrale un ricco buffet offre un vasto assortimento di antipasti da godere prima di iniziare l’experience churrasco. Trenta diverse opzioni che variano dai consueti salumi e formaggi, omaggio al made in Italy, alle più insolite insalate fredde, vegetariane e non.
Quando si parla di barbecue lo chef Jeferson Finger è un punto di riferimento. Da 20 anni si occupa di garantire lo standard qualitativo nei ristoranti Barbacoa in Brasile e nel mondo, curando personalmente il prodotto. Oltre ad essere presente negli eventi internazionali di ABIEC (Associazione Brasiliana dell’Industria della Carne), con cui ha contribuito ad aprire le porte delle relazioni commerciali tra il Brasile e il mondo.
Barbacoa è eccellenza e unicità, parte di un Gruppo che vanta oltre 30 anni di storia. Con sei locali in Brasile e nove in Giappone, quello milanese è il sedicesimo ristorante del Gruppo, l’unico in Europa. “Abbiamo più ristoranti in Giappone (9) che in Brasile (6); i giapponesi sono un popolo davvero appassionato di carne e del rodìzio dove si può mangiare tagli diversi”. “Proporre l’autentico Churrasco a Milano è una grande sfida, ma siamo convinti sia la piazza ideale per vincere le scommesse più ambiziose in fatto di enogastronomia” commenta Jeferson Finger che con Rudy Franceschi manager di Barbacoa Milano insieme ad altri 22 preziosi collaboratori di cui tre brasiliani formati direttamente in Brasile, si occupa dell’ospitalità milanese nella sua interezza valorizzando la cultura plurale e storica del barbecue.
Il benvenuto al locale, 180 coperti suddivisi in diversi eleganti ambienti ricavati dell’ex Cinema Istria nel quartiere Maggiolina, è con la Caipirinha, il cocktail simbolo del Brasile. Preparata con cachaça, zucchero di canna, lime e tanto ghiaccio, può essere sorseggiata al bancone bar per ingannare l’attesa o come ouverture alla serata.
Non mancano anche i drink classici tra cui Spritz, Daiquiri, Margarita o la Caipiroska, interpretata anche con frutta esotica. Anche la cantina è ben fornita con circa 140 etichette tra cui Champagne e grandi vini come Le Serre Nuove dell’Ornellaia, Gaja e Masseto. Menzionato nella Guida Michelin e nella Guida Espresso, Barbacoa Milano è un vero punto di riferimento di alta qualità per chi vuole immergersi nel mondo della miglior carne alla griglia uno dei modi più antichi di cucinare. Gli indiani Arawak, nei momenti di festa, arrostivano la carne sui carboni ardenti al di sopra di una griglia di legno chiamata Barbacoa, che ha dato il nome al gruppo.