IL GELATO D’ARTE DI GABRIELE VANNUCCI
In via Scialoja a Firenze, Gabriele Vannucci, Maestro AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), apre “Gelato” (ge-là-to), laboratorio artigianale dove l’arte pasticcera incontra il gelato. E non solo. Gelato è una gelateria ma è al tempo stesso un progetto molto più complesso. Uno scrigno di bontà che raccoglie i tesori della sua esperienza maturata come pasticcere e come gelatiere. La storia professionale di Gabriele Vannucci inizia a Prato a soli sedici anni, nel laboratorio del Maestro Luca Mannori. Un’esperienza fondamentale che dopo tre anni lo porterà prima a New York, poi a Monaco dallo Chef Franck Cerutti all’Hotel de Paris nel ristorante Luis XV, tre stelle Michelin e firma dello Chef Alain Ducasse. Lì apprende i segreti della pasticceria francese: tecnica, varietà, maestria. A Londra conosce la cucina molecolare; si inserisce nella brigata del Fat Duck di Heston Blumenthal, miglior ristorante al mondo nel 2005; miete successi. Seguiranno una serie di prestigiose collaborazioni tutte italiane in qualità di pastry chef tra cui Castel Monastero e Il Piccolo Principe di Viareggio (2 stelle Michelin), che lo completeranno al punto da permettergli di entrare a fare parte, nel 2017, della prestigiosa Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Tra i più giovani mai ammessi.

Gabriele Vannucci
Il gelato di Gabriele Vannucci non è una semplice preparazione. La dozzina di gusti proposti sono frutto di collaborazioni d’eccezione instaurate da Gabriele Vannucci sul territorio, una tra tutte quella con Simone Moschini, eclettico coltivatore della provincia senese con cui porterà in gelateria la frutta e la verdura da lui coltivate, materie prime prodotte da una filiera etica, locale e figlie di ricerca e valorizzazione del territorio.

Keith Haring
Accanto ai grandi classici come limone, fragola, nocciola, pistacchio, amarena, cioccolato (il Maestro ha selezionato masse di cacao provenienti da Ecuador, Costa d’Avorio e Venezuela) fiordilatte e stracciatella, Gabriele Vannucci creerà signature ice cream flavours ispirati ai suoi celebri dessert e proposti a rotazione, con una variazione data anche dalla stagionalità. Come Andy Warhol, gelato al cioccolato bianco, mango e banana che riporta in coppetta i sapori del suo celebre dessert; o Frida, Magritte, Dalì.

Banana Andy Warhol
Altra forma inedita sarà la Coppetta Degustazione Vannucci, il punto di unione tra gelateria e pasticceria, l’esperienza di un dessert di alta pasticceria nella quotidianità di un gelato. Realizzato espresso al banco, racconta al grande pubblico una pasticceria esclusiva che finalmente potrà essere degustata al di fuori dell’alta ristorazione.

Frida
Accanto a un prodotto squisito, artigianale, eccezionale come il gelato nato da materie prime selezionate, che si racconta al palato per la ricerca e la cura in ogni passaggio della produzione, nascono altre delizie, le molte anime di Gabriele Vannucci. La Crema Vannucci, la riscoperta e la riproposizione di un gusto dimenticato dell’arte gelatiera, il Malaga, che il Maestro ha reinterpretato in un gelato base crema allo zabaione, con uvetta macerata nel Vermouth nato dagli alambicchi di Fermenthinks, la prima distilleria urbana di Firenze con cui Vannucci ha scelto di collaborare per la realizzazione del prodotto.
Il Panettone, proposto nella versione classica, al caffè (con la collaborazione di Mokaflor), e al Negroni, una Limited Edition 2022 con l’esclusivo Vermouth Vannucci.
gabrielevannucci.it
Cover: Bansky