“DA LAGO A LAGO” IN UN PICCOLO VIAGGIO GOURMET

È un brivido quello che avvolge l’imbrunire sul Lago di Como mentre la sera racconta di affanni quotidiani che si sciolgono a fior d’acqua in piatti gourmet. Da Lago a Lago, in una cena a 4 mani e 5 Stelle Lusso, in cui Giuseppe Vigna, chef di Villa e Palazzo Aminta di Stresa sul Lago Maggiore, e Stefano Mattara chef a Vista Palazzo Lago di Como, narrano di Sandra, il lucioperca ai limoni di Cannero e croccante di polenta, o di Bombe di Lago, bombardoni di Gragnano al persico, tra profumi d’oriente del mandarino cinese e il gusto agrodolce della salsa ponzu.

Giuseppe Vigna e Stefano Mattara

Il lago, luogo di vita e di vacanze per troppo tempo accantonato come un abito démodé, oggi rivive in nuove opportunità fatte di lusso e benessere tra Ville e Palazzi di charme. Soggiorno e ristoro regale in Villa e Palazzo Aminta, dove è possibile cenare contemplando la bellezza del Lago Maggiore racchiusa nel piccolo golfo che guarda alle Isole Borromee. Fiore all’occhiello della città di Stresa di proprietà dell’Ammiraglio Capece, di cui porta ancora il nome dell’amata moglie Aminta, oggi, restaurato secondo gli antichi splendori, è di proprietà della famiglia Zanetta. Dimora che rispecchia la raffinata sensibilità per il bello e per l’arte di Beatrice e Roberto Zanetta, all’interno della quale i due ristoranti gastronomici, “I Mori” e “Le Isole”, hanno consolidato la loro filosofia di regionalità e di tradizioni italiane.

Villa e Palazzo Aminta

Ristorante Le Isole

Allo stesso modo, sulle rive del Lago di Como, nel pieno centro storico di una cittadina che pullula di giovani, d’internazionalità e che mette in pace l’anima rasserenata da una pacata natura circostante, c’è Vista Palazzo Lago di Como. Il calore è quello di 18 suite sapientemente arredate tra stoffe pregiate e morbidi sofà per vivere un’esperienza familiare giocata tutta sull’intimità. Al quarto e ultimo piano, come in un salotto di casa, il rooftop accoglie l’Infinity Bar e il Ristorante Sottovoce. Stefano Mattara e la sua mini brigata di 4 uomini, vive la cucina come un crocevia di esperienze tra materie prime italiane e contaminazioni d’oriente.

Piatti figli della tradizione e del territorio che a cavallo tra Piemonte e Lombardia, attingono ora al risotto in cagnone, ora al gusto semplice del pesce di acqua dolce come il luccio. Cena ben costruita che si articola in una successione di esperienze che seguono una filosofia di pulizia gustativa tra piatti che gravitano tra la centralità del gusto e la sincerità dei sapori. Giuseppe Vigna prima stimola le papille gustative con Il Cremino al basilico e mantecato di luccio su un croccante di frolla di segale, poi regala la Trota in bellavista in una rivisitazione moderna concepita al furmagin e guanciale, in tartar, e in affumicatura. Stefano Mattara esalta invece gli alimenti poveri come le arborelle o la trota. Le prime nella sua versione di Le mie arborelle in saor, panate nel panko, su una terra di olive taggiasche, e pensate poi su una cipolla cotta nella cenere con uvette, pinoli e un pizzico di miele. La seconda, La Trota salmonata con patchoi, funghi shitake e caviale di olio al sesamo, nell’interpretazione che si allinea al mondo cosmopolita del lago.

Un progetto di ristorazione fortemente voluto da Cristina Zucchi, general manager di Vista Palazzo Lago di Como, che ha ideato il primo di una serie di eventi gastronomici rafforzando la grande amicizia che lega le due famiglie dell’ hôtellerie di lusso.

 

 

vistalagodicomo.com

 villa-aminta.it

 

Cover: Bombe di Lago