MAIO RESTAURANT ANCHE SOTTO IL CIELO DI ROMA
Dopo il successo di Milano con vista sulle guglie del Duomo, Maio Restaurant & Rooftop replica sui tetti di Roma, con un nuovo design e concept su una delle terrazze più belle della città, sviluppato su due piani, al 6° e 7° piano de La Rinascente di via del Tritone e con vista panoramica sulla Capitale.
L’apertura romana è il risultato del viaggio imprenditoriale dei fratelli Alessandro e Massimo Maio, che nel 2007 li ha portati dal Piemonte a Milano per aprire il loro ristorante, punta di diamante della Food Hall de La Rinascente Duomo.
La formula del locale è all day long, ovvero è aperto dalla mattina per la prima colazione, poi per il pranzo con una carta con piatti leggeri ma sfiziosi come la Maio Ceasar Salad con pollo cotto a bassa temperatura, o l’Insalata di gamberi al vapore, ananas in osmosi, coriandolo e crispy noodles. Maio Restaurant & Rooftop propone anche una pausa pomeridiana con un’offerta che spazia dai sandwiches alle insalate, a degustazioni di formaggi e salumi, per stuzzicare il palato prima di cena, momento clou per rilassarsi dopo una giornata di lavoro, in cui viene proposto un menù più ampio.

Luca Seveso
La cucina è affidata all’executive chef Luca Seveso, che succede allo chef Umberto Vezzoli che si è occupato dell’apertura del locale. “Il passato aiuta il presente ad andare incontro al futuro” questa è la filosofia su cui si basa la cucina di Luca Seveso, classe 1969, originario di Cantù, con esperienze di rilievo in Italia e all’estero, e con 16 anni alla guida del Maio Restaurant Milano. La sua attitudine è per una cucina tradizionale indirizzata alla creatività, con la ricerca di prodotti d’eccellenza, tecniche innovative e accostamenti inediti. E con un tocco di romanità che si ritrova in alcune ricette come il Risotto cacio & pepe con lime e gambero viola, i Rigatoni all’amatriciana, il Tonnarello con vongole veraci, fiori di zucca e bottarga di muggine, o il Maritozzo homemade con crema di gianduia, aromatizzato all’Amaretto di Saronno.
Una cucina schietta ma allo stesso tempo elegante, tra cui si annoverano piatti come il Vitello tonnato cotto a bassa temperatura con caviale Kaluga Amur e chips vegetali; l’Uovo croccante alla carbonara con crema di pecorino Falisco, i quattro pepi e guanciale croccante; la Vichyssoise di porro e patate con gnocchetti di ricotta affumicata e, omaggio al Piemonte della famiglia Maio, i Raviolini del Plin ripieni con coda alla vaccinara, pomodoro, cacio ricotta e menta.
Lo chef Luca Seveso ha creato un menù ad hoc anche per il Raw Bar, plus del ristorante, per l’aperitivo e il dopo cena, suddiviso tra cotti e crudi: il Polpo rosticciato con crema di patate, aneto, salicornia; la Capasanta scottata, mela verde, coulis di lamponi; la Panzanella toscana, baccalà in oliocottura; il Pakchoi alla plancia, ikura, ponzu e miele; il Gunkan di angus con caviale, zenzero e wasabi, gambero rosso con rum e arancia e per gli amanti del crudo non può mancare l’Ostrica belon servita con perle di yuzu e scalogno.
Tutti i piatti si gustano in un ambiente accogliente e raffinato con arredi contemporanei in legno, piante, specchi e ampie vetrate che si aprono sulla grande terrazza da cui si gode la vista della bellezza di Roma.