RICCARDO PARISIO: “BEVABBÈ” APRO ANCHE “SOCCIA”
«Bevabbè è un’esclamazione, ma anche un modo di essere: significa non prendersi troppo sul serio, guardare avanti con filosofia, magari con un buon bicchiere di vino o un buon cocktail in mano». (Riccardo Parisio, titolare di Bevabbè e Soccia).

Bevabbè
Era il 2013 quando Riccardo Parisio si convinse a lasciare il lavoro che lo vedeva impegnato nella ristrutturazione di edifici industriali e nella realizzazione di loft, per intraprendere una carriera nella ristorazione trasferendosi a Riccione, meta favorita delle sue vacanze estive d’infanzia.
E così che un emiliano trapiantato in Romagna, ha realizzato il sogno di portare un angolo della sua Bologna nella patria della movida.

Soccia
Dopo cinque anni e un locale di successo avviato, il Bevabbè, Riccardo ha deciso di aggiungere ulteriore senso alla sua “bolognesità”, dando vita a una contemporanea bottega d’altri tempi: Soccia. Alimentari – Panino e Vino.
Bevabbè

Bevabbè
Nato nel 2014 come salumeria e formaggeria con vini, Bevabbè si è evoluto nel tempo, guadagnandosi fin da subito l’attenzione dei clienti, e non solo, per la qualità dei prodotti e per l’arredamento ricercato, composto da pezzi di design anni Sessanta e Settanta. “Ho scelto di non dare a Bevabbè nessun sottotitolo: ho agito d’istinto, perché sapevo che il locale si sarebbe modellato sulle nostre inclinazioni e sulla voglia di offrire una proposta innovativa, leggera e anticonvenzionale”, spiega Riccardo. “Quando ho aperto il Bevabbè il mio sogno era quello di diventare uno degli osti bolognesi che avevo tanto amato nella mia giovinezza: avere il mio locale, godermelo con gli amici, assaggiare nuovi prodotti e nuovi vini, e imparare il mestiere, anche sbagliando”.

Bevabbè, cocktail
Cocktail bar, locale per aperitivi, stuzzicheria e piccolo bistrò: Bevabbè è tutto questo, e molto di più. Tante diverse modalità di vivere l’esperienza gastronomica, unite dallo spirito e dal carisma del fondatore e patron – nonché anima del locale.
La vera innovazione di Riccardo è stata far capire alla città e ai visitatori che i salumi non erano solamente quelli che si mangiavano come ripieno delle piade servite dai chioschi sul lungomare. Fermarsi ad ascoltare la storia della provenienza dei prodotti che si trovavano sul tagliere e degustarli con calma era qualcosa di tanto semplice quanto speciale.
La storia di Riccardo parte da lontano, quando inizia a lavorare nel mondo dell’edilizia, recuperando grandi spazi da ristrutturare e successivamente rivendere. “Il Novecento è sempre stato il mio periodo preferito: è il secolo in cui si sono realizzati i più grandi e veloci cambiamenti della storia dell’umanità. Se penso al design, mi piacciono gli anni Cinquanta e Sessanta, il fermento che si registra fino ai primi Settanta. Gli oggetti di design di quel periodo rendono subito un locale caldo e accogliente, come gli ambienti che preferisco”.

Il ferro da stiro come schiaccianoci
Ecco quindi che il Bevabbè, fin dalla prima apertura, comincia a riempirsi di oggetti singolari che attirano l’attenzione dei clienti: le lattiere contadine e le caraffe usate come vasi di fiori sui tavoli, la collezione di antichi ferri da stiro usati come reggilibri, lo schiaccianoci al bancone per invogliare i clienti a servirsi e abbandonare per una volta l’idea dell’aperitivo con le patatine.

Bevvabè, il team
“Il locale funziona se a funzionare è la squadra. Cerco sempre di capire le inclinazioni dei miei collaboratori, di assecondarli e di affidare compiti e responsabilità che li possano rendere felici”. La cucina del Bevabbè è fatta di tante piccole cose preparate con amore: dal semplice comfort food come le polpette alla parmigiana di melanzane, dalle tartare di carne alle tigelle, perfetto accompagnamento di salumi e formaggi. Ed è proprio sui salumi e sui formaggi che la fantasia di Riccardo si è sbizzarrita, riuscendo a dare vita a un ecosistema che in pochi possono vantare nel proprio locale. Lui sceglie, seleziona, assaggia i prodotti proprio come, da gourmet e appassionato, farebbe nella cucina di casa, e poi li propone ai propri clienti.

Bevabbè
Oggi accanto ai salumi, ai formaggi e ai vini dell’Emilia, si è sviluppata una delle più interessanti proposte di distillati della regione che può contare su bottiglie rare e da collezione di nomi come Hibiki, Yamazaki, Caroni, Macallan, Higlander, e il Bevabbè è diventato un locale aperto a diversi tipi di esperienze gastronomiche, dal brunch all’aperitivo, fino alla cena e al dopo cena, con una cucina semplice ma con personalità e l’innovativa formula dei taglieri serviti con cocktail di alto livello.

Bevabbè
C’è un dettaglio del Bevabbè che colpisce ogni cliente, che sia o meno appassionato di cocktail e distillati: dietro al bancone, disegnato personalmente da Riccardo, fanno bella mostra di sé diverse bottiglie di distillati, ordinatamente disposte in fila e raggruppate per brand, annata e tipologia.
Caroni, il rum «storico», rum agricoli, scotch whisky (spesso da collezione), whisky giapponesi, gin (non troppi, “perché la moda del gin è quasi agli sgoccioli” commenta il giovanissimo e talentoso bartender Mattia Pannone), oltre a una bella selezione di vermouth e bitter.
Tra le etichette da collezione si segnalano prodotti come Hibiki 12, 17, 21 – Edizione limitata in confezione di legno del Monte Fuji e Hibiki Harmony 30th Anniversary, Macallan Edition 1-2-3-4 e Macallan Edizione Fine Oak 8-10-15-18-21 anni, Nikka 10- 17-21 anni, la serie completa Caroni dal 1974 al 2000, Higlander 25-30 anni, e Yamazaki 12-18 anni.
Soccia

Soccia, il team
Soccia, invece, è il nuovo progetto gastronomico di Riccardo che, come il Bevabbè, fatica a entrare in una sola definizione: “Soccia nasce dalla voglia di lasciare il segno e far conoscere al mondo tutti quei prodotti e quegli artigiani che meritano di avere uno spazio anche fuori dal nostro locale”: da qui l’idea di dare vita a una bottega d’altri tempi, ma in chiave contemporanea.
“Soccia nasce dalla voglia di lasciare il segno e far conoscere al mondo tutti quei prodotti e quegli artigiani che meritano di avere uno spazio anche fuori dal nostro Bevabbè” spiega Riccardo.

Soccia
Partendo dalla constatazione della perdita di una grande tradizione popolare, quella delle botteghe alimentari, Soccia intende diventare un marchio e una casa per tutti quei prodotti che rappresentano la qualità all’italiana, a partire dai salumi e formaggi, principi del tagliere alla bolognese, fino ai sottoli, alle paste e ai vini Triple A.
Agricoltori, artigiani, artisti. È questo il significato di Triple A, una sigla che negli ultimi anni ha portato alla ribalta lo straordinario lavoro di alcuni dei più grandi vignaioli italiani. Una sigla facilmente riconoscibile pensata per distinguere un certo tipo di bottiglie da quella standardizzazione del gusto che rischia di appiattire molti, troppi vini.
E sono proprio questi i vini che si trovano da Soccia, e che lo rendono l’unica bottega della regione completamente dedicata a questa tipologia di vini. La selezione parte da 213 etichette, destinate a crescere nel tempo. Selezione e formazione sono, infatti, i cardini attorno a cui ruota il progetto vino di Soccia: al banco della bottega saranno infatti organizzati degustazioni e appuntamenti speciali con i vignaioli, per imparare a conoscere il vino attraverso gli occhi e le voci di chi lo produce.

I panini di Soccia
“Il mio sogno” spiega Riccardo “è che Soccia diventi il punto di ritrovo per tanti piccoli artigiani che sono interessati a produrre cibo di qualità. La grande distribuzione ha lasciato un grande vuoto, quello delle botteghe di una volta, che sono state spazzate via dai supermercati. Perché quindi non provare a colmare quel vuoto?”
Dunque, c’è un motivo per cui Soccia ha tutte le carte in regola per diventare un format gastronomico di successo: “Sono un progettista di natura: il Bevabbè ha avuto una crescita che non avrei mai previsto quando ho deciso di trasferirmi a Riccione: per questo ha iniziato a farsi strada l’idea di costruire un marchio che possa essere esportabile anche in altre città”.
Bevebbè
Viale Filippo Corridoni, 37
Riccione
Tel. +39 347 239 9470
Soccia alimentari
Viale Filippo Corridoni 28
Riccione
Tel. +39 0541 141 6970
Photo credits Stefano Bertolucci Doc Visioni