VILLA SANT’ANDREA, CUCINA ETNICA SICILIANA
L’allure di una dimora storica edificata nei primi del Novecento sulla baia da cui si scorge capo Sant’Andrea – il promontorio che impreziosisce con le suggestive grotte la costa di Mazzarò e la contigua riserva marina di Isola Bella – ammalia e dona la percezione della ricercata esclusività dell’ospitalità siciliana di lusso.
Dagli anni cinquanta non è solo ambita del jet set internazionale, Villa Sant’Andrea è meta d’elezione sia per le famiglie che per una fuga romantica e custodisce i valori del patrimonio etnografico e le suggestioni degli scenari paesaggistici, culturali e artistici di Taormina. Villa Sant’Andrea è la residenza sulla spiaggia più evocativa di Sicilia, dove coniugare leisure, comfort assoluto ed ogni desiderio di benessere, sport, escursioni e intrattenimento.
Charme mediterraneo in un contesto vibrante della propria evoluzione storica, che anche quest’anno propone un calendario di proiezioni cinematografiche sulla spiaggia: Cinema&Champagne è la rassegna che ripercorre i più iconici film italiani, prendendo posto in prima fila tra le cabanas della spiaggia privata, vivendo il mare senza soluzione di continuità.
Eventi per approfondire le proposte di degustazione della ricercata carta del Bar di Villa Sant’Andrea, curata dal Food&Beverage Manager Alfio Liotta, ricercatore e selezionatore di distillati ed elisir officinali espressivi della biodiversità del territorio dell’Etna. Tra i tanti drink proposti, l’Etna Spritz incuriosisce per gli aromi esperidati e l’elegante passionalità, un signature cocktail che è stato l’unico italiano ad essere indicizzato nella classifica internazionale dei migliori masterpiece del bere miscelato, stilata da Condé Nast Traveller Magazine USA.
Dalle intime sale interne e dal dehors, sul mare si specchiano i riflessi delle luci della mise en place del ristorante Oliviero e ritorna l’eco della risacca sulla battigia di ciottoli policromi, come le sfumature dei sapori mediterranei della cucina dell’executive chef Agostino D’Angelo. Coniugando inflessioni cosmopolite e l’avanguardia della tecnica alla passionalità degli ingredienti selezionati tra i presìdi slow food regionali, lo chef istoria i menù con gli ologrammi stilistici delle sue esperienze professionali estere ma sempre nella celebrazione della stagionalità e dell’identità delle sue origini trapanesi.

Lo Chef Agostino d’Angelo
La semola di grano duro siciliano, attraverso la ritualità della sapiente e millenaria gestualità, si fa cous cous, aurea preparazione che crea una matrice condivisa tra tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Grano siciliano che profuma di frutta secca e camomilla, di elicriso e maggiorana, che rivela una ricchezza minerale che ammalia il palato anche in purezza, cotto al vapore nei tradizionali tegami in ceramica.
La proposta stilistica di Agostino D’Angelo supera il trend della cucina fusion identificando l’originalità all’origine delle preparazioni, mutuando il carisma dagli ingredienti selezionati per narrare agli ospiti internazionali, la storia di una cucina, quella siciliana, che perpetua influssi mediorientali, asiatici e nordafricani.
Il cous cous codificato dallo chef, evoca i sapori familiari tramandati da generazioni ma brilla dell’elaborazione magistrale: nell’intensità della salsa di pesce si distinguono le complessità del pescato di scoglio e dei crostacei, che si specchiano nella voluttuosità dei mitili e dei filetti più pregiati. Cotture multiple e calibrate per trasporre l’esperienza corale di una portata che ha in sé il messaggio universale di condivisione e uguaglianza, iridescente delle spezie dolci e della trama eclettica della mandorla tostata.
Una proposta, quella del ristorante Oliviero, che s’interfaccia con le esigenze di disimpegno delle serate in spiaggia e che riesce a far convergere l’attenzione sul trionfo dei sapori del pescato e delle preparazioni espresse, curate al pari del fine dining. Il cous cous sarà presto protagonista di una serata tematica, per celebrare l’estate durante un evento esclusivo.
Il mare cangiante della costa di Taormina rapisce fin dal primo sguardo, la sua brezza si screzia delle fragranze del giardino esotico e del roseto del parco, nell’abisso balsamico della resina dei pini secolari e degli agrumi. I paesaggi mutano nella latitudine ascensionale che fa di questo eden mediterraneo un luogo elettivo, in cui il lusso non è mai ostentazione, ma si rivela nella devozione ai dettagli e nella gioia dell’ospitalità.