S.PELLEGRINO YOUNG CHEF ACADEMY 2023, GIOVANI TALENTI CRESCONO
Un evento top in una location doc: la serata dello scorso 5 ottobre le imponenti sale dell’Hangar Bicocca, meraviglioso esempio milanese di architettura industriale da tempo deputato a eventi e mostre ad alta creatività, hanno ospitato la premiazione, seguita da una cena di gala, della quinta edizione del premio S.Pellegrino Young Chef Academy 2023, ambizioso progetto internazionale di scouting e formazione di talenti in cucina.
Due gli anni di competizioni per 15 finalisti (in origine erano ben 166 i partecipanti), che si sono sfidati nella gran finale meneghina, evento di due giorni durante il quale i promettenti giovani chef, provenienti da ogni parte del globo, hanno portato in tavola il meglio di sé, mostrando talento, creatività, sostenibilità e visione per il futuro della gastronomia. È stato Nelson Freitas a conquistare la giuria, con il suo signature dish Triglia rossa croccante, riccio di mare e aglio nero fatto in casa, ideato in collaborazione con il suo mentore, Filipe Carvalho.
Le motivazioni di questo premio da parte della giuria di chef internazionali, i “cinque saggi” Pía León, Riccardo Camanini, Hélène Darroze, Vicky Lau e Nancy Silverton: le sue competenze di alta cucina, la selezione attenta degli ingredienti e la bellezza del piatto, oltre alla forza dei messaggi che ha voluto e saputo trasmettere. E nel suo piatto è evidente il profumo dell’oceano per un protagonista, il pesce (arrivato direttamente dalla terra natale di Nelson, il Portogallo, appositamente per questa competizione), di cui viene utilizzata ogni sua parte.
Il motivo di un contest di questo tipo è nelle parole di Michel Beneventi, amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino: “S.Pellegrino Young Chef Academy nasce perché il gruppo crede fortemente che la gastronomia possa rendere il mondo un posto migliore e avere un impatto reale sulla società, ma affinché questa visione si realizzi serve formare, motivare e aprire la strada ai giovani talenti”. Una serata importante terminata, si accennava più sopra, con una cena placée, o gala dinner se si preferisce, con i piatti che guardano alla cucina regionale emiliana dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura e dei suoi chef, responsabili in cucina dei diversi ristoranti del famoso chef modenese. Nessuna sorpresa negativa, per palato e occhio, e neppure perplessità nelle proposte presentatie tutte di alto e originale livello; lo stesso, quindi, di quelle selezionate e premiate durante la serata meneghina.