IL BOTTACCIO, CHARME E ARTE IN TOSCANA

Il Bottaccio è un luogo magico, il posto giusto per fuggire dalla pazza folla estiva e per rigenerarsi. A Montignoso, ai piedi delle colline di Forte dei Marmi, situato dove un tempo c’era un frantoio del XVIII secolo, con tanto di ruota del mulino ad acqua ancora funzionante e trasformato in un’elegante casa di campagna, Il Bottaccio diventa per mano dei coniugi D’Anna – galleristi, mecenati e proprietari di un collegio privato inglese – un hotel de charme, un rifugio intimo per coloro che amano l’arte e la natura.

Luxury Suite

Solo otto suite una diversa dall’altra, ciascuna con particolarità che le rendono uniche, difficile scegliere perché sono tutte splendide ed estremamente accoglienti. Per esempio la Luxury Suite Mandy è dotata di una scenografica ed ampia vasca da bagno in marmo Portoro, estratto dalle cave di Lerici, che riveste anche le pareti del bagno, con un volto ellenistico scolpito nel bianco Carrara, opera dell’artista Mandy Voltz, da cui la suite ha preso il nome, e si affaccia su un giardino, circondato da un muretto di antiche pietre del luogo che garantisce la totale privacy; mentre la Luxury Suite Belvedere dispone di una terrazza raggiungibile da una scala in legno massello con balaustra, opera dell’artista Simone Scapini, che conduce al soppalco e all’esterno. Da qui si può ammirare il tramonto sul mare o le colline ricoperte da folti uliveti.

Royal Suite

La Prestige Suite è composta da due camere da letto separate, quindi ideale anche per una famiglia, per una vacanza in piena privacy. È una delle suite più intriganti sia per la luminosità, che per come è articolata con antichi bassorilievi dell’epoca romana, e soffitto con travi a vista con decorazioni dipinte sulle assi nella seconda camera. Ma la più gettonata è sicuramente la Royal Suite, la preferita dalle coppie per la luna di miele.

Royal Suite

All’interno sono conservate due antiche macine per la produzione dell’olio, di cui una trasformata in una grande vasca da bagno, un camino del ‘700 fiorentino e un bagno con ceramiche di Vietri e marmo verde di Tessaglia che ricopre le pareti della doccia ricavata in uno spazio dove un tempo c’era il bagno turco e con un soppalco dove trova posto una piccola palestra privata. Tutte le suite sono contraddistinte da preziosi tappeti persiani, mobili antichi accanto a pezzi di design e quadri antichi.

Il Bottaccio affascina anche per il curatissimo giardino costellato di fiori colorati, salotti in ferro battuto, comodi lettini in rattan ed opere d’arte antiche e contemporanee, che costituiscono il fil rouge della struttura. Qui regna solo il silenzio e il rumore dell’acqua del torrentello che attraversa questa oasi verde di pace. Altrettanto scenografica è la location dove si cena: la sala della piscina, dove si mangia a bordo dell’acqua tra tappeti orientali, antichi dipinti e sculture di artisti contemporanei.

Triglie croccanti con funghi chanterelle

La cucina è affidata da oltre trent’anni alle mani esperte dell’executive chef Nino Mosca, nativo della Campania, con un passato di musicista, ai fornelli è un autodidatta, non ha frequentato corsi, ma ha imparato tutto sul campo: poeta ed amante dell’arte, delizia i commensali con le sue creazioni, connubio di equilibrio ed estro, con sapienti accostamenti che esaltano al meglio i sapori mediterranei, retaggio delle sue origini partenopee, insieme a quelli toscani, la regione che ormai è diventata la sua seconda terra.

Risotto Madras con scampi, funghi porcini e curry

Due ispirazioni gastronomiche, a partire da Mare Nostrum, dedicato al mar Mediterraneo, e Terrae Nostrae, concentrato sulle tradizioni ed eccellenze italiane, che si fondono insieme in un viaggio esclusivo di sapori e profumi e che si concretizzano in piatti come il Crudo di crostacei del Tirreno con tartare di cernia di fondale; i Calamaretti scottati su schiacciata di patate e rucola selvatica; la Ricciola di fondale sous vide con caponata di melanzane bianche; le Triglie croccanti con funghi chanterelle. Tra i primi spiccano gli Agnolotti ripieni di astice con leggera fonduta al gorgonzola; il Risotto Madras con scampi, funghi porcini e curry. In carta non possono mancare piatti di carne che si ricollegano alla tradizione toscana come il Medaglione di cinghiale al Brandy e mosto d’uva o il Filetto di manzo con lardo di Colonnata in salsa al Chianti.

Cassata napoletana con salsa allo Strega

La creatività dello chef si esprime anche nei dolci, con un tocco di sud, come nella Cassata napoletana con salsa allo Strega; “Reginella”, semifreddo di mandorle e ciliegie con salsa alle amarene e la golosa Torta al cioccolato fondente con salsa al caffè.

La carta dei vini offre un’ampia scelta di etichette locali, italiani e internazionali delle aziende più prestigiose e anche con qualche chicca, meno conosciuta.

Vivere il Bottaccio è un’esperienza unica, un sogno che diventa realtà, non per niente la struttura fa parte della collezione Relais & Châteaux.

 

 

bottaccio.com