GRAND HOTEL FLORA, IL SALOTTO DI VIA VENETO
“A Roma scendo al Flora. Vi si respira un profumo che non si trova in nessun altro luogo… delizioso, sapiente aristocratico”. Così scriveva nel 1930 Paul Valery di questo hotel, mentre più tardi un certo Federico Fellini avrebbe dichiarato scherzosamente “Vado al Florae totus floreo”. Lo frequentano come ospiti negli anni a seguire anche attrici come Rita Hayworth e Joan Crawford oltre a personalità del calibro Cassius Clay e il presidente Richard Nixon.
Crocevia di celebrità internazionali, intellettuali e artisti, il fascino del Grand Hotel Flora si respira sulla scena frondosa di Villa Borghese, all’incrocio di una delle strade più famose del mondo, Via Veneto. È già dall’ingresso che si percepisce il prestigio di questo hotel del gruppo Marriott: la facciata è impreziosita da cariatidi curve sotto i balconi, finestre incorniciate da lesene e colonne, dove emergono stemmi di città regali: Torino e Roma, Firenze e Verona. Varcando la soglia del Grand Hotel, si incontrano subito i décor eleganti e dal tocco glamour e fresco dell’area lounge.
Nel 1905 lo stabile era parte dei terreni abbandonati dalla nobile famiglia romana Borghese per poi diventare durante tutto il XX secolo, scenario e centro di alcuni dei momenti più significativi della storia della città. Oggi è stato restituito ai suoi antichi fasti da una radicale ristrutturazione voluta da Salvatore Naldi, l’attuale proprietà, divenendo il segno tangibile di una pagina di storia che segna un’ulteriore tappa della rinascita della storica e celebre via Veneto, nella Capitale.
L’hotel di sei piani, ha 129 camere e 24 suites, sei sale meeting con strumentazioni tecniche all’avanguardia, una palestra e una meravigliosa “SPA suite” con circa 20mq di terrazzo privato e riservato con jacuzzi esterna e sauna.

Massimo Piccolo
Punto di riferimento della struttura anche il Flora Restaurant guidato dallo chef Massimo Piccolo che porta in tavola sapori mediterranei e tradizionali rivisitati con tecnica e passione, per una idea di cucina radicata nel territorio italiano con un carattere spiccatamente regionale e capace di parlare a una clientela romana, nazionale e internazionale.
La terrazza al settimo piano, il Flora Roof Restaurant & Cocktail Bar, è il “fiore all’occhiello” di questa destinazione perché accoglie “en plein air” la sua clientela con colazioni con vista sulle bellezze di Roma e aperitivi al tramonto con Djset, cena e after dinner, tra da due ambienti: l’area lounge per aperitivi e dopo cena e la zona ristorante che corre sul lato lungo della facciata dello storico palazzo. Se quest’ultimo ambiente ospita una mise en place più classica, che non rinuncia al tovagliato bianco per dare un tocco di charme tutto italiano, la seconda area si caratterizza per il décor che pur restando elegante punta a un glamour fresco, con tavolini in ferro battuto, cuscini bianchi e verdi delle sedute e dei divanetti.
La vista unisce in un colpo d’occhio magiche istantanee senza tempo della Città Eterna con il sottostante e verdeggiante paesaggio di Villa Borghese e la vista delle vicine Mura Aureliane con la celebre Porta Pinciana, gioiello architettonico con le sue torri e il suo arco di travertino e l’incredibile vista sulla Roma antica, rinascimentale e barocca che sconfina raggiungendo i cavalli alati dell’Altare della Patria, il Vaticano con la sua magnificente Cupola di San Pietro insieme a un generoso scorcio dell’immortale Anfiteatro Flavio.
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