GRAND HOTEL TREMEZZO, LA NUOVA STAGIONE

Un Palace in stile liberty, adagiato sulla sponda occidentale del Lario, con vista su Bellagio e le vette rocciose delle Grigne da sfondo, che vanta nella sua collezione anche due ville settecentesche, Villa Sola Cabiati e Passalacqua: Grand Hotel Tremezzo è un tributo a un capolavoro di destinazione, quale è il lago di Como, consacrato a mito da generazioni di viaggiatori, da quando quella voga del viaggio in Italia che si diffuse in tutta Europa sul finire del XVII secolo e che prese il nome di Grand Tour, trasformò le strade italiane in teatro di curiosità intellettuale.

Questo hotel ha attraversato anni di storia da quando è stato inaugurato durante la Bella Époque: il tempo lo ha consacrato a icona nel mondo dell’ospitalità ed oggi si prepara per vivere una nuova stagione. Infatti, dopo la pausa invernale, riaprirà al pubblico il 15 marzo. Fascino liberty ma al contempo contemporaneo, che rende vivi i ricordi di qualcosa che è stato di più di uno stile: liberty furono le movenze delle dive di teatro, i loro gioielli, alcune cadenze della poesia del tempo che qui sembrano elevarsi all’immortalità, restituendo un fascino intramontabile.

Le donne che hanno sfilato per le sue sale, sono parte della sua storia: tra queste la grande Greta Garbo che nel film Grand Hotel disse “Andremo a Tremezzo e saremo felici. Sarà divino!”. Così le suite storiche, le stesse dove hanno soggiornato, oggi prendono in prestito il loro nome e ne testimoniano il loro passaggio. È una storia tutta al femminile soprattutto perché sembra unire nel passato e nel presente, generazioni di donne che hanno saputo dare la loro personale interpretazione all’ospitalità: quella di Maria Gandola, fondatrice nel 900 del Grand Hotel Tremezzo insieme al marito Enea e quella della famiglia De Santis, che oggi alla terza generazione con Valentina firma la seconda giovinezza di questo hotel.

Al Tremezzo, ogni cosa è seducente a partire dall’ingresso: un ascensore da qui, sale al primo piano. L’hotel sembra una nave sul lago e dalle vetrate entra la sua luce dorata mentre il rosso della Lobby inondata da rose, pervade lo sguardo. Una atmosfera che regala nuove suggestioni in ogni ora del giorno. Le rose padroneggiano nella sala mentre la seta comasca diviene assoluta protagonista nella sala della musica, dove è esposta una collezione di foulard di Ratti e costellazioni di poltrone colorate vibrano sulle note del pianoforte. Sono 84 le camere e suite con vista sul lago e sul parco secolare di 20.000 mq che è un vero museo a cielo aperto: si apre con la Fontana della Felicità progettata dall’architetto Ico Parisi noto per la sua continua ricerca del legame tra arte e design e prosegue in un emozionante percorso lungo il T Garden e risalendo lungo la passeggiata panoramica che si apre allo strabiliante Belvedere.

L’hotel dispone di tre piscine: la Water On the Water, la piscina galleggiante sul lago proprio di fronte alla spiaggia privata, la Piscina dei Fiori, immersa nel verde dei giardini, e l’Infinity Pool con vista lago all’interno della T Spa, una vera oasi di benessere che offre trattamenti “a misura di lago” firmati Officina Santa Maria Novella. La cucina ha un ruolo importante, a partire dalla colazione: ogni mattina il tavolo viene riempito con un buffet ma se gli ospiti preferiscono fare colazione in camera in completa privacy, la possibilità è già inclusa anche nella tariffa notturna.

Il ristorante La Terrazza Gualtiero Marchesi, l’unico ristorante a riproporre in modo integrale i piatti iconici del “Maestro della cucina italiana”, dal riso e oro al raviolo aperto, dal dripping di Pollock al Rosso e Il Nero di Fontana, dall’insalata di spaghetti al caviale al filetto alla Rossini secondo Gualtiero Marchesi: omaggi al mondo dell’arte, da cui Marchesi, da intellettuale quale era, si lasciava ispirare. Osvaldo Presazzi, oggi executive chef e per anni suo allievo, continua questo percorso iniziato dal Maestro, il cui grande sogno era di portare il suo ristorante al Grand Hotel Tremezzo. Accanto a questa proposta, anche quelle più informali dell’“Escale Trattoria & Wine Bar”, del “T Pizza” la pizzeria con forno a legna immersa nel verde del parco secolare, “Giacomo al Lago” che ripropone i piatti di pesce di Giacomo Milano e il T Bar. Il lago di Como da qui si vive tra arte e natura: tra le esperienze da non perdere un tour del lago di Como, di villa in villa, di parco in parco con i due motoscafi Riva, Ruy e Batt magari indossando gli splenditi abiti in seta For Restless Sleepers e l’iconico foulard Mantero 1902 personalizzato per Grand Hotel Tremezzo, in vendita presso la sua boutique oppure una visita al vicino giardino botanico e la collezione d’arte permanente di Villa Carlotta di Tremezzina, costruita a fine Seicento dai marchesi Clerici e poi passata ai Sommariva all’inizio dell’Ottocento.

 

 

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