HOTEL HASSLER, UNA CAREZZA NEL SALOTTO ROMANO
Immaginate di trovarvi in una delle più belle piazze di Roma, a Piazza di Spagna. Camminate su questa passerella, che in primavera si ricopre di fiori, lasciando poi alle spalle le leggende sulla Barcaccia di Pietro Bernini. Arriverete in un hotel che è il simbolo dell’ospitalità romana e tempio del lusso, l’Hotel Hassler. La vacanza qui diviene una carezza, mentre Roma riempie gli occhi e tutto è cura e attenzione per i dettagli. Sarà anche perché Roberto E. Wirth, unico proprietario, considera l’Hassler Roma la sua passione, la sua casa e l’eredità di famiglia. Il suo impegno, la sua dedizione e il suo tocco personale rappresentano ciò che ha permesso all’albergo di essere considerato come uno dei migliori d’Europa e location prediletta dei viaggiatori che visitano la Città Eterna. Tra questi ci sono star internazionali. Una passione quella per il turismo che lo ha portato ad ottenere premi che hanno riconosciuto l’importanza dell’Hotel per la vita economica e sociale della Capitale: l’Independent Hotelier of the World 2005 della rivista Hotels, il Premio in Economia dal Campidoglio dal Sindaco Veltroni, il premio Marco Aurelio 2006 per il Turismo dal Vice Sindaco Mariapia Garavaglia.

Roberto E. Wirth
Un Hotel storico, creato alla fine del XIX secolo da Alberto Hassler e che è stato portato alla fama internazionale dopo che, all’inizio del XX secolo, Oscar Wirth ne ha preso le redini. “Il figlio di Oscar, Roberto E. Wirth, nato sordo profondo, nonostante ciò è riuscito a portare avanti questo progetto” afferma la project manager Giulia Grill. Questo racconta già molto della sua forte personalità “non a caso non dobbiamo perdere una caratteristica particolare: ovunque in Hotel, nei saloni, nelle camere o da Imàgo Restaurant, si incontrano tante sculture di tartarughe, provenienti da ogni parte del mondo. È il suo animale preferito: hanno una vita lunghissima, sono resilienti e seppur lentamente, raggiungono il traguardo”.

Hassler Penthouse
Chi soggiorna all’Hotel Hassler ha la possibilità di scegliere suite incantevoli come quella del settimo piano, la suite Villa Medici. Uno stile unico ed originale, contemporaneo ma con molti accenti classici e una terrazza panoramica completamente a disposizione degli ospiti anche per eventi “fortemente voluta da Roberto E. Wirth perché era una innovazione una suite con una terrazza così grande” continua Giulia Grill. All’ottavo piano una suite ancora più speciale: 330 mq, circondati da ampie vetrate che fanno entrare Roma in ogni angolo, inclusi gli spaziosi bagni che offrono anche docce con getti d’acqua a pioggia e cromoterapia. Una suite da vivere con assoluta privacy dato che l’accesso al piano è consentito solo a chi soggiorna. Il suo décor contemporaneo ed elegante è completato da un sistema di musica e illuminazione di ultima generazione. Ad esaudire ogni desiderio, c’è un maggiordomo personale che si occupa di ogni richiesta.
Non manca nemmeno uno spazio per il benessere della mente e del corpo: all’ Armovero SPA, massaggi e trattamenti di bellezza esclusivi, sauna e bagno turco e un Fitness Center con macchine per il cardiofitness e l’area pesi. Qui si potrà acquistare anche Amovero Profumo, la fragranza ideata da Roberto E. Wirth.

Andrea Antonini e Roberto E. Wirth
Al sesto piano troneggia il ristorante Imàgo dove a pranzo o a cena “si può assaggiare il futuro”, usando un’espressione che piace tanto a Roberto E. Wirth. Non è retorica perché in effetti, l’Executive Chef Andrea Antonini compirà 30 anni questa estate e si dice “il più vecchio della brigata”. Andrea Antonini vanta una lunga esperienza in Spagna con i fuoriclasse della cucina mondiale di El Celler de Can Roca e di Quique Dacosta, entrambi 3 stelle Michelin e in Italia con un altro tre stelle come Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba. Dal 2019 è a capo della cucina di Imàgo Restaurant con grande successo, ottenendo la consacrazione della stella Michelin. Certamente si conferma il fiuto di Roberto E. Wirth nello scegliere talenti e appurando l’indiscussa modestia di Antonini, possiamo dire con fermezza che Imàgo è un sodalizio tra i sensi che riesce sempre a sorprendere con un menù che vede certamente piatti iconici ma che in larga parte cambia, seguendo le stagionalità e solleticando la curiosità dell’ospite che ritorna perché non vuole farsi sfuggire l’occasione di provare una nuova esperienza. Antonini si affida esclusivamente a padelle e casseruole, per lavorare e cuocere i prodotti solo sul momento. Il fuoco è, infatti, il principe della sua cucina: “Il sapore e il gusto” ci racconta Antonini “che si ottiene con cotture brevi e vivaci sono inarrivabili rispetto a qualsiasi altra tecnica: gli umori sigillati e mantenuti all’interno di carni, pesci e verdure, permette di non perdere idratazione, valori nutritivi e profumi. La mia cucina è concepita per esprimere puro piacere: un piacere forte, sorprendente, equilibrato ma anche terribilmente spinto verso sapori affilati e dalla grande personalità. È una visione originale e potente, con cui spero di colpire al cuore i nostri ospiti: si innamoreranno ancora una volta dei piatti di Imàgo!”. I suoi piatti parlano italiano, nonostante si rivolgano a una clientela per lo più internazionale e lo fanno usando il linguaggio rassicurante dei sapori della cucina mediterranea, riproposti con piglio creativo e un guizzo contemporaneo.

Hassler Bistrot, Salone Eva
Chi invece preferisce delle preparazioni tradizionali, può optare per la cucina dello chef Marcello Romano in Hassler Bistrot, nel rinomato Salone Eva, dall’atmosfera elegante e ricercata. Una cucina semplice ma curata, alla portata di tutti. Una cucina italiana di territorio con piatti della tradizione romana e partenopea, contaminazione questa dovuta alle origini dello chef, campano di nascita ma romano di adozione.
Per gli amanti dei Rooftops, è in arrivo una bella novità: dal 13 maggio, il ristorante Imàgo salirà al settimo piano sulla terrazza dell’hotel Hassler per proporre, dalle 18 alle 22, il nuovo menù primaverile dello chef Andrea Antonini e un percorso nella maestosa carta dei vini che annovera oltre 1700 etichette tra blasonati vini italiani e internazionali, raccontati da Marco Amato, Restaurant manager, e dal sommelier Alessio Bricoli.

Il Palazzetto
Sono infinite le possibilità di godersi la vacanza romana soggiornando all’Hassler ma le sorprese non si esauriscono tra le splendide sale e le terrazze panoramiche dell’Hotel. Infatti, in cima alla Scalinata di Trinità dei Monti, attraversando la strada che porta in Piazza di Spagna, c’è Il Palazzetto, un luogo che è stato per molti anni il ritiro di una nobile famiglia romana che preferiva soggiornare qui anziché nel loro palazzo storico in Piazza Mignanelli, proprio per l’unicità e il prestigio dell’edificio. Nel 1999 Roberto Wirth lo ha acquistato, con l’intenzione di espandere il marchio dello storico hotel situato sulla Piazza Trinità dei Monti. Oggi, il Palazzetto, un gioiello architettonico di rara bellezza e valore storico, racchiude tra le sue storiche mura due terrazze panoramiche che ospitano il Wine Bar, dove si possono degustare ottimi cocktail, quattro camere d’albergo oltre a un meraviglioso spazio per eventi privati.