PARISII BOCCA DI LEONE 88, INTIME CONNESIONI CREATIVE

Il Boutique Relais in via Bocca di Leone 88, firmato Parisii Collection è un luogo con un’anima in cui arte, design e artigianato sono i protagonisti. Siamo a pochi passi da Piazza di Spagna, tra boutique di lusso ed edifici di interesse culturale come Palazzo Nuñez-Torlonia costruito nel 1660 dall’architetto Giovanni Antonio De Rossi, su progetto del Bernini.

Pochi metri più avanti, al primo piano di un palazzo d’epoca del XVI secolo si trova questo boutique relais, secondo gioiello di Parisii Collection, nato appena dopo quello di via della Purificazione, dalla visione di Grazia Parisi, manager con esperienze decennali nel mondo della moda e dell’hôtellerie e Alberto Grignolo, tra i fondatori del portale di moda Yoox.

Alberto Grignolo

In questi due Boutique Relais, la patronne Grazia Parisi ha espresso la propria visione dell’ospitalità di lusso: eleganza priva di ostentazione, in cui il soggiorno diviene una esperienza, in ambienti intimi in cui si respirano connessioni creative. Una occasione anche intellettuale dunque, verso intuizioni che si manifestano nelle forme e negli spazi, in suggestioni visive che rendono unico il soggiorno. Grazia Parisi dall’esperienza nel mondo della moda, riprende quella rivoluzione discreta del quiet luxury che tanto predilige la manifattura di alta qualità e che spiega la scelta di valorizzare nella sua collezione di hotel, il lavoro artigianale, la ricerca dei materiali e realizzazione di ogni dettaglio, rispettando l’allure storica del palazzo, in cui trova sede l’hotel.

Grazia Parisi

Una consapevolezza quest’ultima che ha guidato la scelta delle cromie degli ambienti perché come racconta Grazia “È stato durante la fase di demolizione che ho trovato la vera natura dei due diversi Relais. In un caso, a via della Purificazione, si è scoperta una vetrata che è diventata poi il cuore della struttura grazie al lavoro di Marco Victor Romano con l’opera Cànone Bianco mentre qui, nei nuovi spazi di via Bocca di Leone, casualmente, sempre smantellando vecchi pannelli, è venuto alla luce il soffitto originale dal quale, insieme ad Antonio Agresti, abbiamo fatto derivare la scelta della tinta di ogni stanza, ognuna ispirata ai colori di questa meravigliosa opera”.

Le camere di Parisii Bocca di Leone sono cinque e non sono solo luoghi pensati per riposare ma ambienti intimi e raffinati perfetti per vivere una vera e autentica esperienza: si va dalla Suite di 40 metri quadrati con un’entrata indipendente, che è la camera Verte Sauge, alla delicata Rose Poudré, dall’intima Acqua alla luminosa e avvolgente Bordeaux, fino alla luminosa e speziata Safran con cortile interno privato. La direzione dell’hotel è seguita da Riccardo Armonti che, con il suo staff, accoglie il cliente con piccole attenzioni, dalla frutta fresca al welcome coffee fino alle amenities come saponi vegetali e paraben free, pronto a soddisfare i desideri degli ospiti, perché Parisii sia la loro dimora romana.

Antonio Agresti

Alla realizzazione del progetto di Parisii Bocca di Leone, durato nel complesso un anno, ha lavorato Antonio Agresti. L’architetto e designer, dirigendosi verso la giusta scelta di cromie, materiali, superfici e texture, riesce nell’obiettivo di far ritrovare all’ospite un ambiente riposante, quasi “spirituale”, in contrasto con la maestosità di Roma perché con le sue parole “C’è molta attenzione a cosa vive l’ospite in termini percettivi: nella Verte Sauge per esempio, l’ospite per entrare nella suite attraversa prima un ambiente di “purificazione”, totalmente color salvia. Non vede subito la camera, ma solo dopo aver toccato il legno per aprire le porte, che sono senza pomelli, entra all’interno della camera. È fondamentale il gesto del toccare e dello scoprire”.

Così Agresti sviluppa i temi dell’esperienza sensoriale dello spazio, sia tattile che visiva, delle elaborazioni legate all’inconscio, alla memoria, alla timeless e all’humble beauty. L’ingresso delle camere è già un’introduzione al motivo dominante della struttura, la testiera lignea dei letti, che estendendosi oltre le dimensioni del giaciglio crea un unico segno, molto forte in cui entra in gioco il colore, che presta il nome alle cinque camere. La scoperta entra in gioco anche nel soffitto d’epoca della Verte Sauge, ritrovato all’inizio dei lavori e restaurato dalla storica dell’arte Cecilia Bartoli. I bagni sono ancora un richiamo al passato: hanno tutti il lavandino in marmo a ricordare i lavabi di una volta ma anche le fontane di Roma. In dialogo con l’antico, Agresti sceglie brand di design come Flexform per il divano e i tappeti, De Padova per le sedie, Maison de Vacances per le poltroncine della reception, Serax per gli accessori e le lampade fatte a mano delle zone di transito, Audo Copenaghen per le lampade dei comodini, Olivari per le maniglie e Firmani per i pomelli.

Ma soprattutto si mescolano sapientemente al design, le opere d’arte contemporanea selezionate dall’artista Marco Victor Romano: episodi di sospensione artistica capaci di donare un’aurea allo spazio in cui sono collocate. Il progetto espositivo, vede protagonisti le sue stesse opere insieme a quelle di Orsi Horvath, Gianluca Quaglia, Germano Serafini e Valentina Vannicola: artisti che secondo Marco Victor Romano “oggi propongono una loro personale modalità di espressione d’arte contemporanea, lavorando su molti livelli e attuando una sorta di pratica filosofica. All’apparenza c’è una chiave di lettura ma andando a fondo si trova dell’altro: simboli che rimandano ad altri contesti che portano ad altre conoscenze. Sono lavori misteriosi ed esoterici nel senso del messaggio nascosto che si deve scoprire, conoscere e riconoscere”. Per la mostra “Cosmo” attualmente in corso presso Parisii Bocca di Leone 88, sono messi a disposizione degli ospiti dei QrCode con descrizione delle opere.

 

parisii.it