GROPPELLO LASTEROSSE: MOVIMENTO D’AMORE
È un movimento d’amore quello che si sta stringendo intorno all’antico e raro vitigno Groppello, l’autoctono trentino protagonista del progetto di recupero di LasteRosse, piccola realtà agricola dei coniugi Silvia e Pietro Pancheri. Il Groppello non è solo un vitigno, è la memoria storica del territorio, di luoghi di montagna che hanno custodito le tradizioni vinicole della Val di Non e che trovano nella condivisione, nell’amore per le passioni, nella magia di un sogno, nell’innovazione e nella ricerca, il senso e il valore dell’essere umano.

Famiglia Pancheri
Silvia e Pietro hanno dedicato al Groppello vent’anni della loro vita, un progetto che oggi, più che mai, è bisognoso di nuova linfa vitale. Sì, perché il Groppello, varietà a bacca rossa fragile e bistrattata, non riesce più a trovare il giusto spazio ampelografico, incanalato verso il vortice dell’estinzione. Sono davvero troppo pochi coloro che lo coltivano, e solo 4 i produttori che lo vinificano.
Un numero di filari sempre più ridotto lo ha pericolosamente reso una nicchia enologica, tra distese di meleti e boschi, in una terra fatta di roccia, di forti pendenze e di una agricoltura estrema. Un vino di montagna che in LasteRosse convive, in un solo ettaro di vigna, con Pinot Nero e Traminer Aromatico, direttamente coltivati, vinificati e commercializzati. È l’era moderna che forse può rimediare agli errori del passato, sviluppando nuovi propositi che incontrino una differente modernità del gusto? Perché produrre vino è un lavoro ma anche una risorsa per il territorio, è dedizione, è una felice convivenza sociale costruita tutt’intorno alla conoscenza del territorio, tra degustazioni e visite in cantina. Raccontare il Groppello significa parlare di micro-produzioni, di un lavoro completamente manuale e spiccatamente artigianale. Un’avventura che LasteRosse fino ad oggi ha condotto in solitaria e che ora cerca complici di quella stessa ventennale passione, per corroborare la ferma volontà di salvaguardia del vitigno. Il Groppello, detto anche Groppello di Revò, ci consegna nuovi panorami degustativi, sfogliando pagine antiche ricoperte da una spessa coltre di indifferenza.
DEGUSTAZIONE
LASTEROSSE METODO CLASSICO
93/100
Sono solo 780 le bottiglie di LasteRosse Metodo Classico Extra Brut, millesimo 2016, sboccatura febbraio 2020. Sono prodotte dalla vinificazione in bianco del Groppello in purezza, coltivato a 700 metri d’altezza, su pendenze significative e terreni argillosi con tracce di roccia. La prolungata sosta sui lieviti, generalmente per un periodo superiore ai 36 mesi, lo rende un’espressione concreta, accattivante, ben riuscita. La vena minerale accompagna la rotondità del sorso che profuma di mela renetta, pesca gialla, fiori di campo e noci pecan.
LASTEROSSE GROPPELLO DI REVÒ 2018
92/100
IGT Vigneti delle Dolomiti: e la mente vola subito in Trentino. In Val di Non, nelle migliori esposizioni, il Groppello matura lentamente, acquisendo profumi, tempra, energia del grande vino di montagna. Il naso incuriosisce: racconta di terra, di bacche di mirtillo selvatico, di un morso di prugna, dei ricordi di rosa canina. Deciso, a tratti felicemente selvatico, è un centrifugato di territorio e di borghi montani. Il palato coccola, accoglie, dispone alla beva, lasciando in bocca una piacevole sensazione di autenticità.
lasterosse.it