MONTECUCCO, FEDELTÀ AL TERRITORIO DELLA MAREMMA TOSCANA
La Maremma Toscana è la dimora del Montecucco: una storia recente che parte dall’alto e da lontano. Dall’alto de Monte Amiata che ne disegna i confini tra le denominazioni Brunello di Montalcino e Morellino di Scansano, da lontano per la colonizzazione dei monaci e l’incastellamento del territorio, dettandone i tempi dello sviluppo. Una denominazione a cui riconosciamo la bellezza di paesaggi scarsamente antropizzati, abitati nei secoli senza che ne venisse alterato il vitale equilibrio naturale. La vite e l’olivo sono i pilastri dell’economia locale, diventati elementi imprescindibili del paesaggio a cui si alternano pascoli e le vallate dei fiumi Orcia e Ombrone. Un’attenta analisi orografica ci rivela come sia proprio il fiume Orcia a segnare il confine orientale di un territorio antico che ci invita a dialogare con l’ambiente, a superare il provincialismo del pregiudizio che rifugge l’appiattimento della conoscenza, per indurci a scoprire una denominazione recente i cui segni distintivi sono indubbiamente passione, serietà, patrimonio di saperi.
Un’area di produzione che abbraccia 7 comuni (Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano), tutelata dal Consorzio Tutela Vini Montecucco che raggruppa 68 produttori su oltre 500 ettari di vigneto, con una superficie vitata totale di circa 800 ettari mentre le bottiglie prodotte sono 1,2 milioni su 1,8 milioni annui.
È solo toccando con mano le dolci colline maremmane, lungo questo cammino che dal Monte Amiata corre verso il Tirreno, che si può cogliere tutta la vocazionalità vinicola dove, il Sangiovese (riconosciuto ufficialmente nel 2011 Montecucco Docg) si esprime con personalità, energia ed eleganza. La Denominazione di origine controllata, nata peraltro più di un ventennio fa (era il 1998), vanta insieme alla Docg il 70% di produzione bio (qualche realtà è anche biodinamica). Da qualsiasi lato la si guardi si percepisce la grande varietà vegetale, faunistica e produttiva, la biodiversità di un’area che ha saputo preservarsi, un’intera filiera che grazie al Consorzio di Tutela è sottoposta, dalla produzione all’imbottigliamento, ad un accurato sistema di tracciabilità che garantisce ai consumatori di tutto il mondo la qualità.
Degustazione
Peteglia Montecucco Doc Vermentino 2019
L’azienda agricola di Marco ed Emanuele rappresenta un virtuoso esempio di azienda toscana. Un microcosmo di 8 ettari dove si producono le 10mila bottiglie di questo Vermentino maremmano da vendemmia tardiva: Montecucco DOC. Solare, polposo, è un sorso assolutamente varietale, sapido e minerale che chiude energicamente in un finale di mandorla dolce.
Le Maciarine Montecucco DOC Rosso 2018 Maciarine
A Seggiano, ad un’altitudine di 400 metri e terreni vulcanici, troviamo il Sangiovese di Federico e Michela Vigni. L’azienda che conta 4 ettari di vigneto di proprietà, dal 2015 produce questo Maciarine, un Montecucco di carattere e struttura. Naso vinoso, succoso ed elegante, profuma di melagrana, ribes, spezie mediorientali, tabacco.
Tiniatus Montecucco DOC Rosso 2018 Le Pianore
Un agriturismo dove rigenerarsi nel cuore della Maremma e apprezzare, tra terre vulcaniche e brezze tirreniche, Tiniatus Montecucco, un blend di uve Sangiovese 60% e Merlot 40 %. Caldo e avvolgente, è un sorso dritto e balsamico che accoglie la macchia mediterranea, la ciliegia croccante, ritorni di mallo di noce e note eleganti di brace.
Montecucco Sangiovese DOCG 2016 Campinuovi
L’incontro e l’esperienza di Daniele e Nadia danno vita a questa etichetta di Montecucco Sangiovese da fermentazione naturale in tini di rovere. Il profilo olfattivo è pacato, inaspettato, avvolgente. L’incedere del frutto rosso, la grafite, le pungenti note fumé, gli accenni di frutta a pasta gialla lo rendono teso, raffinato, particolarmente ricercato.
Montecucco Sangiovese DOCG 2016 Montenero
L’annata eccezionale ha permesso di portare in bottiglia un Sangiovese dalle mille espressioni. La fermentazione attivata con pied de cuve si protrae per circa venti giorni. Segue un lungo affinamento in botti grandi da 40 hl per ulteriori 18 mesi. Rosso rubino brillante con sfumature granato, è ricco, armonioso, persistente. I tannini, svolti e maturi, accompagnano una beva nitida che ricorda il mirto, i fiori di zagara e il karkadè.
Montecucco Sangiovese DOCG Riserva 2016 Otto Ettari
Tanto carisma e un’importante struttura per questo Montecucco Sangiovese Riserva. Ha un colore di grande vivacità con contorni sfumati che virano al granato. Il profilo del naso introduce la ciliegia, il tamarindo, l’agrume candito. Si apre alle erbe officinali, ai richiami di brezza marina: chiude con personalità in una trama coese tra un pugno di sale e un soffio di freschezza.
Ad Agio Montecucco Sangiovese DOCG Riserva 2016 Basile
foto di qualità non disponibile
Impatto ambientale zero per questa azienda agricola biologica in località Cinigiano. Vitigni autoctoni e internazionali danno vita, da una superficie di 8 ettari, a 50mila bottiglie. “Ad Agio” è l’espressione preziosa in sole 3500 bottiglie numerate di Montecucco Sangiovese Riserva. Con 24 mesi di maturazione in tonneaux di rovere di Allier e Troncais, e ulteriori 24 mesi in bottiglia racconta intimamente il territorio, il grande potenziale, la meraviglia di un Sangiovese dritto, sapido, vulcanico.
La Querce Montecucco Sangiovese DOCG 2014 Poggio Mandorlo
Un progetto frutto di un’amicizia che prende corpo a Seggiano, ai piedi del vulcano Amiata. Un Sangiovese in purezza che cristallizza l’annata umida e piovosa tracciando quasi una sensazione di brevità. Profumi varietali di fiori essiccati, di ribes e confettura di ciliegie, accolgono quell’umanità del sorso che contraddistingue il territorio di Montecucco. Rimane viva la bocca sapida e verticale che integra, in un corpo fitto e un tannino pronto, il lungo affinamento in botti grandi.
consorziomontecucco.it