NUOVA ZELANDA VS. LOIRA

La Pellegrini S.p.A. non importa e distribuisce solo grandi champagne come Jacquesson, Agrapart e Roger Pouillon ma è specializzata nella selezione, importazione e distribuzione su scala nazionale di vini e distillati di alta qualità. Le etichette commercializzate, provenienti sia dall’Italia che dalle principali zone produttive mondiali, sono punti di riferimento nel mercato dei vini e distillati. Le aziende selezionate per la distribuzione sono espressione autentica dell’identità del proprio territorio di origine e i loro prodotti rispondono ai requisiti fondamentali di unicità, con la consapevolezza da parte dei produttori della propria responsabilità nei confronti delle tradizioni e della cultura, con scelte improntate al rispetto della natura e dell’ambiente.

Alchimia

L’Alchimia, il nuovo ristorante a Milano di Alberto Tasinato, dove l’accoglienza è confortevole, la cucina rassicurante ma d’autore, il servizio curato, in un ambiente dall’atmosfera rilassata e familiare, è stata protagonista di un pranzo informale dove abbiamo degustato vini della Valle della Loira, in contraltare a vini del nuovo mondo, in abbinamento ai piatti dello chef Davide Puleio.

 

Lunch tasting experience

dry snakcs

Vouvray Brut Méthode Traditionelle Domaine Champalou (87/100)

Versione spumantizzata dello Chenin, prodotto con il metodo tradizionale. Spumante di bella rotondità con una certa mineralità presente e un finale gradevolmente amarognolo. Le viti di Chenin, su terreni argilloso-calcarei, producono uve che vengono raccolte a piena maturità. Il mosto fermenta in contenitori di acciaio inox; segue una permanenza sui lieviti prima della messa in bottiglia. Vino da aperitivo.

 

 

battuto di peperoni con capperi e formaggio di capra

Sauvignon Blanc 2017 Greywacke (90/100)

La vendemmia viene effettuata durante la notte e la vinificazione avviene in acciaio inox. Classici sentori di sauvignon blanc, come la foglia di pomodoro, combinazione di frutta estiva matura, pesche bianche, mandarini, melone cantalupo, profumi floreali di fiori di limoni ed erbe aromatiche quintessenza del terroir di Marloborough. In bocca rotondo, bella dolcezza di frutta esotica, pompelmo e agrume candito. Sauvignon Blanc deliziosamente aromatico, ben bilanciato, esuberante, che conserva però il gusto e la freschezza tipica varietale.

 

Pouilly-Fumé La Moynerie 2016 Michel Redde (89/100)

 

100% Sauvignon proveniente dai vigneti del comune di Saint Andelain, con un terroir Argilloso con presenza di silex, dal comune di Tracy sur Loire, con terroir argillo calcareo portlandiano, e dal comune di Pouilly sur Loire, terroir di Marne Kimmeridgiane con una resa di 45 hl/ettaro. Vinificato e affinato in vasche di acciaio inox, in tini di legno e botti grandi, per circa 10 /12 mesi. Esprime la complessità dei tre principali terroirs della Moynerie, unisce il gusto speziato della pietra focaia con la rotondità e la persistenza data dai terreni calcarei.
Più dolce al naso del precedente, quasi non si direbbe che è un sauvignon, note di frutta esotica, al palato, invece, lo troviamo un po’ citrico, con una bella freschezza, mineralità, struttura e una bella acidità agrumata. Vino piacevole, rotondo, pronto.

Risotto Milano – Roma

 

 

Wild Sauvignon 2015 Greywacke (91/100)

Fermenta in vecchie botti di rovere con lieviti indigeni ed affina per circa 6 mesi sempre in legno, È una versione più complessa del sauvignon blanc. Ha una struttura notevole, profondità ed opulenza, un bouquet di pasticceria, brioche, marmellata di albicocca, crème brûlée con note di vaniglia, infuso di timo, note fruttate di ananas mature, pesca gialla. Palato generoso e di grande struttura.

Sancerre Blanc Cuvée d’Antan 2015 Henri Bourgeois (90/100)

100% sauvignon, da viti di circa 65 anni è stato elaborato il Sancerre d’Antan, senza filtrazione né chiarifica. All’origine, una piccola parte di Sauvignon venne piantata nel 1936 sui pendii più ricchi di silice. Bassa resa, fermentazione in barrique per 4, 5 o 6 mesi e poi maturazione sui lieviti. Vino fine ed elegante, equilibrato, con una bella florealità, leggera nota balsamica, e legno ben digerito.

 

piccione arrosto, sedano rapa e salsa ai frutti rossi

 

Pinot Noir 2014 Greywacke (91/100)

Le vigne di Pinot Noir vengono coltivate sulle colline delle Southern Valleys. Il vino è deliziosamente fragrante e intenso. Il bouquet di prugne nere e ciliegie è completato da dolci sensazioni floreali. Al palato le sensazioni di frutta matura si combinano a toni affumicati di vaniglia con cenni di erbe secche e spezie su una struttura viva e delicata.

Sancerre Rouge Le Gaveron 2014 Henri Bourgeois (92/100)

100% Pinot Noir. Le uve provengono esclusivamente da una vigna di 1, 30 ettari piantata nel 1997 su un terroir di marne kimmeridgiane, situato a ovest di sancerre sulla punta della Côte des Monts Damnés. Le uve sono raccolte manualmente al raggiungimento della perfetta maturità. La fermentazione alcolica avviene in legno con frequenti rimontaggi che permettono una migliore estrazione degli aromi, e del colore. Dopo il soutirage il vino viene travasato in cuve inox dove resterà per 6 mesi, la fermentazione malolattica e l’affinamento di circa 10 mesi avvengono in demi-muids da 615 litri e barrique da 228 lt. Vino dal colore profondo con riflessi granati che presenta un naso complesso con note di piccoli frutti rossi, speziate e cioccolatose. I tannini fini e setosi conferiscono grazia a un vino di già strutturato con un finale eclatante sul ritorno gusto olfattivo dei frutti rossi e del cioccolato.

 

Tiramisù Alchimia

 

Vouvray Les Tries 2015 Domaine Champalou (92/100)

100% Chenin blanc da terreni argilloso-silicei. Le uve mature vengono raccolte acino per acino, alla ricerca di concentrazione e aromi. La pigiatura è lunga e delicata, così come la fermentazione. È un vino emozionante, la cui dolcezza, complessità e finezza sono un’esplosione di sapori. Note di frutta matura, albicocca disidratata, bella freschezza e sapidità al palato. Questa cuvée eccezionale viene prodotta raramente, solo quando l’annata è ideale.

Decisamente un incontro e non uno scontro tra il Vecchio mondo, dove la tradizione e il “savoir faire” dominano e il nuovo mondo dove si cerca di sopperire alla mancanza di tradizione sempre alla ricerca di qualcosa di migliorativo e con un’ innovazione che guarda al futuro senza remore del passato e che può dare vini che meravigliano.

Greywacke

Kevin Judd è uno dei pionieri di Marlborough. Il suo percorso di vita è legato fortemente all’immagine del vino neozelandese. Inglese di nascita, cresciuto in Australia, si trasferì in Nuova Zelanda nel 1983 e presto divenne il winemaker fondatore a Cloudy Bay, ruolo che mantenne per le prime 25 vendemmie. Nel 2009 fondò la sua nuova azienda, Greywache, così chiamata dal nome delle pietre di arenaria di colore grigiastro presenti in molti luoghi della Nuova Zelanda. Kevin e sua moglie Kimberley adottarono il nome per la prevalenza di questi ciottoli di fiume nel terreno del loro primo vigneto piantato a Rapaura, Marlborough.

Greywacke è un’azienda con attenzione alla qualità e i vini sono basati sulle due varietà classiche, il Sauvignon Blanc, prodotto in due differenti versioni, e il Pinot Noir. Oggi le uve di Greywacke provengono da vigne non giovani, situate nelle centrali Wairau Plains e nelle Southern Valleys di Marlborough.

Michel Redde

La Moynerie è un’azienda di circa 42 ettari situata in una posizione privilegiata nel cuore dell’appellation Pouilly sur-Loire. Thierry Redde, figlio di Michel Redde, è il proprietario dell’azienda, e conserva fedelmente le tradizioni ed il mestiere di “vigneron”, una volta riservato ai monaci (da cui il nome “La Moynerie”). La sua filosofia si riassume nel voler raggiungere la migliore espressione del vitigno, del terroir e del millesimo attraverso la vigna e il vino.

Una parte dei vigneti è situata sulle magnifiche coste che dominano il fiume, esposte a sud, i cui terreni argilloso-calcarei donano vini ricchi, armoniosi ed eleganti. I restanti 15 ettari di vigneti sitrovano nella zona di Saint Andelain, i cui terreni argilloso-silicei apportano mineralità e tipicità ai Pouilly Fumé. Nel 2001 la cantina è stata rinnovata, i metodi di lavorazione, sia nelle vigne che in cantina, sono improntati a perpetuare lo stile della Maison.

Henri Bourgeois

Da dieci generazioni la famiglia di Henri Bourgeois coltiva la vigna nel cuore del territorio di produzione di Sancerre e di Pouilly Fumé. Partendo da due ettari nel 1950, Henri Bourgeois e i suoi figli Rémi e Jean-Marie hanno costituito un appezzamento divenuto oggi di 72 ettari, ripartito tra le migliori esposizioni, su un totale di oltre 120 parcelle. Negli anni ‘80, la costruzione di una cantina moderna e rispettosa dell’ambiente. Ogni vino prodotto riflette inoltre le grandi differenze che si ritrovano nei vari terreni della zona, donando ai vini una spiccata tipicità legata al terreno oltre che al vitigno.

Domaine Champalou

L’azienda familiare Domaine Champalou si trova nell’appellation Vouvray, nel cuore della valle della Loira. Qui sui terreni argillosi situati sulla riva destra del fiume la complessità dello Chenin, chiamato localmente “Pineau de Loire” si esprime a meraviglia. A seconda dei terreni e della vinificazione, questo vitigno eclettico permette di ottenere vini spumanti o bianchi: secchi, demi-sec o quando la stagione lo permette anche vini liquorosi. La famiglia Champalou coltiva 21 ettari di Chenin, principalmente nel comune di Vouvray. I metodi seguono le tradizioni contadine a partire dalla scelta di associare il ritmo biologico della vigna a quello della luna. L’esito di alcune operazioni viene migliorato dal loro buon posizionamento nel calendario lunare, sia che si tratti di normali lavorazioni, della vendemmia o dell’imbottigliamento dei vini. In campagna si utilizza solo ciò che la natura offre, elementi naturali grazie ai quali si minimizza l’influenza negativa dell’umidità. Quando necessario vengono effettuati trattamenti con composti naturali e biodegradabili nel suolo.

www.pellegrinispa.net