LA PIEDIGROTTA: UN PARADISO DI “PIZZA & CHAMPAGNE”

Se ci si trova a Varese nella centrale piazza Garibaldi e si vuole gustare una pizza napoletana verace, basta prendere la via Romagnosi e lì troviamo La Piedigrotta, pizzeria aperta da Gaetano Cioffi, originario della costa Amalfitana, nel lontano 1974. Il patron dal 2003 è il figlio Antonello, che la gestisce insieme alla moglie Daniela, di Manfredonia, conosciuta nel 1997 e poi sposata nel 2000. Antonello Cioffi è un uomo dal carattere schivo e silenzioso, mai al centro dell’attenzione, ma persona determinata, creativa e visionaria.

Antonello Cioffi

Quando si entra alla Piedigrotta pensi di trovarti in una classica pizzeria napoletana, ma dopo aver aperto la carta del menù experience e la carta dei vini ti rendi conto che hai attraversato la porta dello Stargate. L’importanza della materia prima è fondamentale per Antonello, sempre alla ricerca della migliore qualità, molto attento al menù, dove mette a frutto la sua creatività nello studio di diversi stili di pizza. È un innovatore, un sognatore della pizza, personaggio di estro e inventiva, straordinario, difficile da definire “solo un pizzaiolo”: ama sperimentare creando pizze dalle innumerevoli varianti.

La Piedigrotta è uno dei locali per eccellenza di Varese e non solo, e per chi ama lo champagne, oltre alla pizza, qui trova il Paradiso: la carta degli Champagne (e dei vini) è cosi ampia che si possono scegliere etichette importanti ad un prezzo accessibile, ma anche vecchie annate ormai introvabili, una lista impressionante, da ristorante pluristellato.

 

Ed ecco la cronaca di una delle nostre tante esperienze a Varese …

 

Pignacolada di Ravello

 con

DOM RUINART 2006 (96/100)

 

Champagne che vide la luce per la prima volta nel 1969 con l’annata 1959. 100% chardonnay, proveniente per il 37% dal versante nord della Montagne de Reims, precisamente dai villaggi di Sillery e Puisieulx, che danno delle uve con più materia e quindi grazie alla loro struttura si adattano bene a un lungo invecchiamento, e per il 63% dalla Cote des Blancs, prevalentemente Chouilly, Le Mesnil sur Oger e Avize, fermentazione alcolica in acciaio a temperatura controllata, con un dosaggio extra brut di 4,5 g/l. Vino setoso e delicato, con un’ottima texture, grazie a una fermentazione malolattica ben fatta, evitando la nota burrosa. Elegante al naso, note floreali per poi virare sull’agrume dolce, cedro, frutti bianchi maturi con una leggera speziatura, sentori di caffè, e la classica nota di tostatura degli ottimi Chardonnay di Borgogna. Queste note si ritrovano al palato, con sentori di brioche e aromi tostati su un finale di note agrumate con un’acidità vellutata e una piacevole mineralità. Bella complessità e struttura. Un Borgogna con le bollicine.

 

Tagliatella di margherita

con

ULYSSE COLLIN LES MAILLONS ROSÉ DE SAIGNÉE EXTRA BRUT (93/100)

100% Pinot noir da vecchie vigne di circa 50 anni a Les Maillons lieu-dit a Barbonne-Fayel, fermentato in barrique e dosato 2.4 g/l, annata non dichiarata la 2013, poiché rimane solo 24 mesi sui lieviti. Il rosé de Saignée è lo stile più difficile, ma Olivier dimostra un grande savoir faire con una macerazione sulle bucce da 1 a 3 giorni secondo la vendemmia. Vino di grande carattere con note preponderanti di pepe rosa, frutti piccoli rossi, more, fragole e mirtilli, con una colorazione affascinante e una rispondenza gusto olfattiva sensuale e un finale minerale e sapido.

 

Tris di sushi pizza

con

L’ARTISTE DI LECLAPART (95/100)

 

100% chardonnay della Montagne di Reims, Trepail, con un fermentazione per metà in barrique di 15 anni e l’altra metà fermentata in acciaio, malolattica svolta, 36 mesi sui lieviti e con un dégorgement del 2011. Seduce per la sua maturità, grazie all’invecchiamento in bottiglia, bella complessità ottenuta grazie alla fermentazione alcolica effettuata con lieviti indigeni, nuance di zest di agrume, limone e pompelmo, che si mescolano armonicamente ad aromi di caffè in torrefazione, superba espressione di chardonnay. In bocca attacco vivo e denso, dovuta al dosaggio zero, e l’assenza di liqueur d’expedition dona una tensione e una forza vitale che conduce fino al finale leggermente amarognolo di agrumi, sostenuto da una stupenda mineralità.

e

DOM PÉRIGNON P2 1998 (98/100)

 

Assemblaggio di 45% di Pinot Noir, 55% di Chardonnay con un dosaggio di 6 g/l. Elegante e intenso, naso complesso e fresco, note floreali, note agrumate dolci, pompelmo, nuances di erbe aromatiche e officinali, frutta secca, nocciola, una nota iodata che si mischia a sentori di frutti rossi. I molti anni sui lieviti, con il bouchon liege, dove lo champagne si nutre dei lieviti, danno anche delle note tostate e di torrefazione. Bella freschezza al palato, complesso, teso, rivela una forza vitale e una rara tensione, sublimata da una mineralità salina e iodata. Energia vibrante, perfetto equilibrio tra acidità e materia, con un finale minerale alla ricerca dell’armonia che lascia la bocca dolce di arancia rossa.

 

www.piedigrottavarese.it