COLLIO, IL PINOT BIANCO FA RUMORE
Da vino di seconda scelta a grande vino bianco. La strada tracciata dalle sei cantine della Rete d’impresa del Pinot Bianco nel Collio è sempre più in discesa. Basta assaggiare le annate degli ultimi 10 anni, che noi abbiamo associato a sei titoli di scrittori e poeti friulani. Dici Pinot Bianco e in molti non sanno ancora dove collocarlo.
Eppure, dal 2021, almeno ufficialmente, c’è qualcuno (più di uno) che sta provando a colmare questo gap e a promuovere questo vitigno, lì dove si esprime meglio. Quel qualcun prende il nome di Rete d’impresa del Pinot Bianco nel Collio (jamesmagazine.it) ma in pochi anni gli obiettivi si sono consolidati e i risultati si vedono, anche grazie alla nuova generazione, che oggi si impegna a comunicarlo con maggiore forza e determinazione.
L’obiettivo comune è quello di accompagnare il Pinot Bianco del Collio verso l’ingresso al mondo dei grandi vini bianchi internazionali, senza paura. “La credibilità è il nostro marchio di fabbrica -, spiega Ornella Venica di Venica & Venica, portabandiera del progetto assieme a Russiz Superiore, Livon, Toros, Castello di Spessa e Komjanc – nel tempo la costanza qualitativa e la serietà della proposta ci daranno ragione”.
Le sei (non più sette) famiglie produttrici nel Collio hanno scelto dunque come (co)protagonista della loro produzione il Pinot Bianco, vitigno francese d’origine che ha trovato in Friuli Venezia Giulia – e in quest’area particolare – un luogo privilegiato in cui esprimere pienamente e con grandissimi risultati le sue doti di finezza, eleganza, carattere e buona acidità, con note delicate di frutta a pasta gialla e agrume maturo.
L’eleganza e la longevità tra le qualità principali, lo dimostrano le annate più vecchie che tutti i produttori hanno messo da parte e sono sempre disponibili a metterle a confronto. Dal Tàlis 2013 di Venica & Venica al Sanserf 2015 di Castello di Spessa, passando da Cavezzo 2016 di Livon, dalle 2018 di Komjanc e Toros fino alla 2020 di Russiz Superiore.
LA “LIBRERIA” DEI MAGNIFICI SEI
TÀLIS 2013 VENICA & VENICA
Pinot Bianco Collio Doc
“Tàlis” significa tarassaco in Friulano, un carattere identitario del pinot bianco, e qui le vigne sono inerbite con sovescio a file alterne, con erbe spontanee. Il vino si presenta con un colore giallo paglierino intenso. Al naso sprigiona un profumo elegante e pulito, persistente e di intensità crescente. A risaltare maggiormente le note di nespola e di fiori di gelsomino che lasciano spazio a una delicata vena minerale. Al palato il sorso è fresco, ricco di sapidità, con interessanti rimandi floreali e fruttati.
Libro: Una Vita (Italo Svevo)
venica.it
CAVEZZO 2016 LIVON
Pinot Bianco Collio Doc
Il vitigno situato in località Cavezzo (Ruttars) nel comune di Dolegna del Collio è costituito da marne oceaniche e argilla. Dopo la vendemmia a mano, va in pressa e fermenta per il 20% in barrique di rovere, il restante in acciaio a temperatura controllata, per continuare la maturazione negli stessi contenitori per circa sette mesi, poi assemblato e imbottigliato. Dal colore giallo paglierino dorato, al naso ha note di acacia e gelsomino accompagnate dalla mela, dalla pesca e dalla frutta secca. Il gusto è elegante e pieno, sapido, fresco e persistente.
Libro: Il Canzoniere (Umberto Saba)
livon.it
SAN SERFF 2015 CASTELLO DI SPESSA
Pinot Bianco Collio Doc
L’uva viene poi pressata con un processo soffice, il mosto viene poi raffreddato con decantazione a freddo in vasche inox. Primo travaso direttamente in barrique, per affina in barrique per 6 mesi secondo annata. Un vino di potenza e struttura, con note di lychee sinergicamente legate a sfumature di frutta candita, viennoiserie e pietra focaia. Il sorso è espansivo e intenso: si avviluppa incalzante, con un’acidità spiccata e una vena iodata viva ben tratteggiata.
Libro: La Coscienza di Zeno (Italo Svevo)
castellodispessa.it
PINOT BIANCO COLLIO DOC 2018 TOROS
A Novali Cormòns la vendemmia del Pinot Bianco avviene i primi di settembre. Dopo una pressatura soffice a polmone temperatura controllata, affanna brevemente in barrique in piccole percentuali. Dal colore giallo paglierino brillante, ha un profumo floreale e di crosta di pane, un sapore caldo ce un’ottima lunghezza sul finale. Suggerito accanto a un risotto di pesce, piatti di mezzo anche a base di uova, minestre di verdure.
Libro: L’armata dei fiumi perduti (Carlo Sgorlon)
vinitoros.com
PINOT BIANCO COLLIO DOC 2018 KOMJAC ALESSIO
Dopo la vendemmia manuale nella seconda decade di settembre, l’uva subisce una spremitura soffice in pressa pneumatica, a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox. Dal colore giallo paglierino, al naso il bouquet è fruttato, in bocca è minerale, si pare a note floreali, di frutti a polpa gialla. Di buona struttura il vino di abbina bene a minestre sostanziose, risotti di carni leggere, lessi di carne bianca.
Libro: Quello che ho da dirvi (Boris Pahor)
komjancalessio.com
PINOT BIANCO RISERVA COLLIO DOC 2020 RUSSIZ SUPERIORE
La vinificazione e la fermentazione dopo la raccolta delle uve, per un 5% surmature, vengono separate dal raspo. Dopo la macerazione a freddo e una lieve pressatura, la fermentazione e la maturazione avvengono in botti di rovere. L’affinamento del vino dura circa tre anni sui lieviti e un anno in bottiglia. Dal colore giallo paglierino intenso con riflessi oro – verdi, al naso riporta note di mela matura e fiori, crosta di pane e note dolci. Il gusto è avvolgente, pieno e corposo. L’equilibrio tra sapidità e morbidezza porta ad un finale molto lungo che si sviluppa in note calde.
Libro: Ragazzi di vita (Pier Paolo Pasolini)